Newsletter mensile di ISES ITALIA
In questo numero:
- PER UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO ENERGETICO
L’attuale crisi internazionale sottopone a nuovi rischi il sistema energetico mondiale e rende urgente la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo basato anche sull’energia solare. - PROGETTO ENEA PER CENTRALE TERMOELETTRICA SOLARE IN SICILIA
- I PIÙ RECENTI SVILUPPI NEL SETTORE DELLE TECNOLOGIE SOLARI NEGLI STATI UNITI
- COMUNITÀ LOCALI A ENERGIA SOLARE
LE INIZIATIVE PER LE RINNOVABILI DELLA REGIONE LIGURIA
IL PROGRAMMA TETTI FOTOVOLTAICI IN LIGURIA - NEWS
- VEICOLO SOLARE HELIOS VOLA A 30.000 METRI DI QUOTA
- NASCE IL MARCHIO DI QUALITÀ PER L’ELETTRICITA VERDE
- CONCORSO PER LA PROGETTAZIONE DI UN CAMPO EOLICO
- FUTURA, AUTO SOLARE ITALIANA ALL’AMERICAN SOLAR CHALLENGE
- GRUPPI DI ACQUISTO PER IL MERCATO DEL SOLARE TERMICO
- DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE
TETTI FOTOVOLTAICI: NUOVE RISORSE PER I SOGGETTI PUBBLICI E SITUAZIONE BANDI REGIONALI - FOCUS TECNOLOGIA
UN PANORAMA DELLA FILIERA LEGNO-ENERGIA IN ITALIA - NOTIZIE DA ISES ITALIA
PER UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO ENERGETICO
L’attuale crisi internazionale sottopone a nuovi rischi il sistema energetico mondiale e rende urgente la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo basato anche sull’energia solare.
“Noi riconosciamo l’importanza delle energie rinnovabili per lo sviluppo sostenibile, per la diversificazione delle forniture energetiche, e per la protezione dell’ambiente. Noi assicureremo che le fonti energetiche rinnovabili siano adeguatamente considerate nei nostri piani energetici e incoraggeremo gli altri a fare altrettanto. Noi incoraggeremo le ricerche e gli investimenti nelle tecnologie energetiche rinnovabili in tutto il mondo”.
Questa dichiarazione dei leader dei paesi industrializzati, fatta a conclusione del vertice dei G8 di Genova, diventa particolarmente rilevante in un mondo percorso da una drammatica e gravissima crisi internazionale che potrebbe avere ripercussioni anche sul settore dell’energia. Infatti si ripropongono gli enormi rischi di nuove tensioni e instabilità regionali e globali che accentuano la vulnerabilità di un sistema energetico mondiale già di per sé fragile per la sua insostenibilità ambientale e la limitatezza dell’approvvigionamento delle risorse che, inoltre, restano ancora inaccessibili ad una moltitudine di persone. Si può anzi affermare che l’attuale struttura energetica sia una tra le cause del divario economico e sociale esistente fra i paesi industrializzati e quelli poveri.
Infatti, secondo i dati della Banca Mondiale, 2,8 miliardi di persone, circa la metà della popolazione mondiale a stento sopravvivono con un reddito inferiore ai 2 dollari al giorno e 1,2 miliardi con meno di un dollaro. Si tratta di un mondo che preme per avere cibo, acqua potabile, case, infrastrutture igieniche e educative. Secondo alcune stime, addirittura 2 miliardi di persone non hanno accesso all’energia elettrica e con molta probabilità non l’avranno nei prossimi due decenni. Il 35% delle risorse energetiche nei paesi in via di sviluppo è costituito da biomassa (principalmente legna da ardere), e in alcune nazioni dell’Africa sub-sahariana questa percentuale arriva ad oltre il doppio; inoltre, l’efficienza del suo utilizzo è molto ridotta. L’eccessivo sfruttamento delle risorse vegetali, causato da un notevole aumento della popolazione e da una crescente domanda da parte delle città, porta inevitabilmente ad una rottura del rapporto dell’equilibrio tra l’uomo ed il suo ambiente, con conseguenze disastrose non solo dal punto di vista ecologico, ma anche da quello economico e con numerose crisi politiche e sociali. Le risorse energetiche commerciali e le tecnologie per sfruttarle sono concentrate nel mondo industrializzato: il 70% della popolazione mondiale può consumare solo il 20% dell’energia commerciale (principalmente derivati del petrolio) e grandi differenze esistono tra le comunità urbane e rurali. Considerando i consumi pro-capite di energia convenzionale, un abitante dei Pvs consuma in media circa 1/20 di un americano e 1/8 di un europeo.
La realtà è che il tipo di approvvigionamento proposto dall’attuale sistema energetico mondiale è ancora inaccessibile per i paesi poveri. Il peso della bolletta petrolifera incide moltissimo sull’indebitamento dei Pvs e questo crea una forte dipendenza verso il mondo più ricco che continua a proporre i propri modelli di sviluppo, sulla cui insostenibilità le conferme sono continue e autorevoli. L’Intergoverrnental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite conferma, nel suo ultimo rapporto, che il clima sulla terra sta cambiando a seguito delle attività umane. Il livello di CO2 nell’atmosfera è oggi a 367ppm (parti per milione) contro le 280ppm del 1860 data in cui iniziarono misure attendibili e sistematiche della concentrazione dell’anidiride carbonica nell’atmosfera. Se lo sviluppo dovesse continuare, come lo conosciamo ora, sfruttando le riserve accertate di combustibili fossili, tra 100 anni il livello di CO2 nell’atmosfera potrebbe raggiungere i valori di 540-970ppm, potenzialmente devastanti per il pianeta.
A questo proposito, l’economista e ambientalista Jeremy Rifkin affermava che “i paesi poveri devono cercare forme di sviluppo differenti da quelle in atto nell’Occidente industrializzato. L’impiego di tecnologie con impianti accentrati, ad alto consumo energetico, dovrebbe essere scartato a favore di tecnologie su piccola e media scala, con impiego abbondante di manodopera, adatte ad essere attuate nei villaggi”, in modo da favorire lo sviluppo di un sistema energetico basato sull’energia solare che non potrà essere concepito, tuttavia, con una mentalità da “combustibili fossili”. Il passaggio chiave è quello di “creare una base energetica che in ogni fase, dalla sua messa in atto, fino agli impieghi finali, cerchi di mantenere al minimo i flussi di energia e l’impiego di risorse”.
Si tratta di una necessaria transizione, che potrà essere realizzata solo con l’impegno dei paesi industrializzati e sarà essenziale che il cambiamento sia compiuto in maniera dolce o ordinata, e non in ritardo, nella fretta delle emergenze e di crisi irreversibili, con i rischi di forte sofferenze per tutti. E’ un’idea non nuova, da decenni offerta alla riflessione di noi tutti, come è anche testimoniato dalla affermazione attribuita a Thomas Alva Edison: “Noi siamo come degli affittuari di un terreno che fanno a pezzi la staccionata intorno alla propria casa per ricavarne le legna da ardere, quando dovremmo invece utilizzare le fonti energetiche inesauribili della natura: il sole, il vento, le maree. Io investirei il mio denaro nel sole e nell’energia solare. Che fonte di energia! Spero che non aspettiamo a farlo fino a quando il petrolio e il carbone finiranno”.
PROGETTO ENEA PER LA CENTRALE TERMOELETTRICA SOLARE IN SICILIA
Il 31 agosto sono scaduti i termini di presentazione del progetto ENEA per l’impianto dimostrativo da realizzarsi nell’ambito del programma triennale per il solare termoelettrico approvato dalla finanziaria 2000. Ricordiamo che per questo programma la legge finanziaria aveva assegnato all’ENEA un contributo di 200 miliardi di lire per il triennio 2001-03 (il costo complessivo previsto per il programma è di 500 miliardi di lire). Il programma dell’ENEA si sviluppa in due fasi: 1) realizzazione a breve termine di un impianto da 4 MWe in provincia di Latina presso l’ex centrale nucleare di Cirene (vedi “Ilsolea360gradi” febbraio/01); 2) realizzazione successiva di un impianto dimostrativo da 40 MWe per la produzione di energia elettrica su scala industriale.
Per coinvolgere l’industria nazionale e internazionale in tale progetto l’ENEA ha emanato nel mese di luglio un avviso con il quale ha invitato le aziende a comunicare il loro interesse a partecipare allo sviluppo ed eventualmente alla realizzazione dell’impianto dimostrativo presentando le proprie referenze tecnico-finanziarie entro il 15 settembre. Gli aspetti tecnici del progetto, le caratteristiche funzionali dei componenti e le soluzioni progettuali adottate dall’ENEA sono descritti nel documento “Caratteristiche tecniche dei principali componenti di un impianto solare da 40 MWe per la produzione di energia elettrica” (disponibile sul sito dell’ENEA – www.enea.it).
Come annunciato, viene proposto un impianto da 40 MW di potenza elettrica da realizzarsi in Sicilia (in provincia di Gela), che costituirà il prototipo di successive realizzazioni da effettuare nell’Italia meridionale o all’estero. L’impianto è del tipo a concentrazione e utilizza la tecnologia dei collettori parabolici lineari (parabolic trough) che, rispetto alle altre tecnologie solari a con-centrazione (parabolic dish e solar tower), ha dimostrato di essere più matura per la produzione di energia elettrica. Si prevede di installare circa 1000 collettori che andranno ad occupare un’area di circa 100 ettari.
I collettori concentreranno l’energia solare su appositi ricevitori, trasferendola ad un fluido termico (una miscela di sali fusi) che può raggiungere temperature di oltre 500 °C. Il fluido termico utilizzato nel circuito per l’asportazione del calore solare viene accumulato in appositi serbatoi e quindi trasferito ad un gruppo di conversione dell’energia, costituito da turbine e generatori, che produce l’elettricità con un procedimento del tutto analogo ai comuni impianti di produzione a combustibile fossile utilizzando un ciclo termico Rankine a vapore.
Per informazioni: Ing. Augusto Maccari (ENEA)
e-mail: maccari@casaccia.enea.it
I PIÙ RECENTI SVILUPPI NEL SETTORE DELLE TECNOLOGIE SOLARI NEGLI STATI UNITI
Dagli Stati Uniti questa estate sono arrivate importanti notizie per il settore delle rinnovabili. Dal punto di vista politico va segnalato il fatto che negli ultimi mesi l’amministrazione Bush, dopo aver esordito annunciando consistenti tagli ai finanziamenti per le rinnovabili, ha fatto marcia indietro, anche sotto la pressione dell’opinione pubblica e del Congresso, ripristinando in parte i fondi per il periodo ottobre 2001 – settembre 2002.
Gli sviluppi più interessanti derivano tuttavia da alcune innovazioni tecnologiche e da interessanti iniziative a favore della diffusione del solare. Il 2 agosto scorso gli scienziati dell’Università di Chicago e della società californiana “Teledyne Lighting and Display Products” hanno annunciato di aver progettato un nuovo collettore basato sui principi della Nonimaging optics (ottica senza immagini). In laboratorio questo innovativo tipo di collettore ha dimostrato di arrivare ad efficienze del 73% contro il 49% dei collettori parabolici fissi attualmente in commercio, che, a loro volta, hanno già prestazioni di gran lunga superiori ai collettori solari termici piani. Questo sviluppo conferma come sia possibile raggiungere sempre nuovi traguardi soltanto migliorando l’ottica dei sistemi solari. Dunque, il nuovo collettore consentirà di produrre calore solare a temperature molto superiori ai 100°C e potrà essere utilizzato per scaldare l’acqua, per il riscaldamento invernale e per il condizionamento estivo.
Queste stesse applicazioni possono essere svolte anche con il calore prodotto da un semplice collettore piano che, in genere, opera a temperature inferiori ai 100°C. E’ il caso della tecnologia messa a punto presso il Centro Solare della Florida e illustrata dalla rivista americana Popular Science (agosto 2001). L’acqua calda, tra i 65 e i 95 °C, prodotta dal collettore piano, viene utilizzata per produrre vapori di ammoniaca, che azionano una turbina accoppiata a un generatore elettrico; a seguito dell’espansione, i vapori si raffreddano e possono essere utilizzati per il condizionamento estivo. Questo nuovo sistema potrebbe già essere commercializzato entro due anni.
Altra interessante notizia riguarda l’accordo raggiunto tra AstroPower, leader mondiale del fotovoltaico, e una società di costruzioni californiana al fine di mettere in commercio 100 abitazioni con sistemi fotovoltaici integrati per l’autoproduzione di energia elettrica. Sembra che si stia sempre più diffondendo l’iniziativa da parte di molti costruttori edili di offrire edifici, fin dalla fase di progettazione, con l’opzione della dotazione di sistemi solari incorporati. Iniziative di questo tipo potrebbero dare un grande slancio alle tecnologie solari, se pensiamo che nel mondo vengono costruiti 7-8 milioni di nuovi edifici all’anno (oltre un milione in Europa, 300.000 in Italia). In Europa circa il 40% dell’energia primaria è consumata proprio nel settore abitativo.
La recente adozione di un approccio globale nella progettazione edilizia, il cosiddetto “Whole-Building”, ha dimostrato che è possibile costruire abitazioni solari avanzate ad alte prestazioni energetiche con costi di costruzione confrontabili con quelli sostenuti per gli edifici tradizionali, ottenendo allo stesso tempo una riduzione dei consumi energetici superiore anche al 70% e con la prospettiva che gli edifici possano produrre non solo tutta l’energia necessaria al loro funzionamento, ma persino esportarla. L’impostazione di fondo è: progettare un edificio efficiente dal punto di vista energetico e poi farlo funzionare con l’energia solare, utilizzando tecnologie integrate o disponibile nei pressi della costruzione stessa. Di un’altra notizia americana, quella dell’aereo solare Helios, diamo un resoconto a nelle News.
COMUNITÀ LOCALI A ENERGIA SOLARE
LE INIZIATIVE PER LE RINNOVABILI DELLA REGIONE LIGURIA
a cura di Danilo Berri – Ufficio Energia della Regione Liguria
Il territorio ligure è dotato di un notevole potenziale di fonti energetiche primarie di natura rinnovabile che complessivamente, secondo il Piano Energetico Regionale in corso di approvazione, potrebbero coprire circa il 28% del fabbisogno energetico regionale.
Energia da Biomassa
La maggiore potenzialità di risorse energetiche rinnovabili è rappresentata dalle biomasse di origine forestale, dalle quali si stima possa essere ricavato un potenziale energetico in grado di coprire il 12% del fabbisogno energetico (valutabile in 460 ktep/anno), ed il cui utilizzo consentirebbe, da un lato, di ottenere sensibili riduzioni di gas serra e dall’altro, positive ricadute sul territorio in termini di prevenzione degli incendi e del fenomeno di dissesto idrogeologico. Per queste motivazioni la Regione intende promuovere una giornata di lavoro sull’utilizzo della biomassa di origine forestale ai fini energetici da tenersi presumibilmente prima della fine del corrente anno.
Energia eolica
Il potenziale teorico da fonte eolica non risulta molto elevato, in quanto non supera i 13 ktep su base annua sebbene in questo settore studi approfonditi vadano compiuti in loco alla ricerca della effettiva risorsa tramite dettagliate misurazioni anemometriche. Tuttavia, in questi ultimi anni la Regione Liguria, attraverso la concessione di contributi, ha incentivato tali interventi, che hanno portato alla realizzazione dei primi due impianti eolici della Regione installati al passo del Centocroci con la collaborazione del comune di Varese Ligure (SP), per una potenza installata di 1,5 MW. Altri due impianti, per una potenza di 750 kW ciascuno, sono attualmente in avanzata fase realizzativa, grazie alla collaborazione dei comuni di Calice Ligure e di Bormida – Osiglia (SV).
Idroelettrico
Sul territorio della Regione risultano presenti molti piccoli impianti idroelettrici; di questi 24 ancora attivi per un totale di 1.260 kW di potenza nominale installata; altri 24 hanno la concessione rinunciata da ENEL e altri 39 risultano esistenti ma inattivi (5.190 kW di potenza installata e recuperabile).
Solare termico e fotovoltaico
Altra scelta operata dalla Regione Liguria è stata quella di incentivare e sviluppare l’utilizzo del solare fotovoltaico e del solare termico. Infatti l’energia solare può efficacemente integrare il fabbisogno delle famiglie soprattutto per la produzione di acqua calda sanitaria specialmente in una regione come la Liguria che ha delle condizioni climatiche abbastanza favorevoli, con degli inverni non particolarmente rigidi. La Regione ha recentemente aderito al programma Ministeriale denominato “Tetti Fotovoltaici” che sta suscitando un interesse davvero notevole, tenuto anche conto che già nel 1999 erano stati indetti in Liguria, ai sensi della legge 10/91, due bandi che, attraverso la concessione di contributi in conto capitale, incentivavano la realizzazione di impianti solari termici e fotovoltaici. Le risorse allocate nel bilancio regionale destinate al finanziamento dei due bandi del 1999 ammontavano a poco più di 3 miliardi di lire e la percentuale di contributo era fissata rispettivamente in misura del 40% per gli impianti solari termici e in misura dell’80% per gli impianti fotovoltaici, così come previsto dalla citata legge 10/91.
Il bando del fotovoltaico, a fronte di una erogazione totale di 1,1 miliardi di lire di contributo, ha consentito di realizzare 15 impianti fotovoltaici, per una potenza installata pari a 66.5 kWp e, grazie anche alla collaborazione con l’ENEL, ha portato alla connessione dei primi impianti alla rete elettrica in Italia con un contratto di scambio con i privati.
Le domande di contributo pervenute per la realizzazione di impianti solari termici sono state complessivamente 363 delle 316, risultate ammissibili, hanno comportato la concessione di contributi per lire 2,2 miliardi. Con decreto Dirigenziale n°3279 del 31/12/1999 è stata poi approvata la relativa graduatoria con la quale sono stati finanziati i primi 256 interventi, per una spesa complessiva di 1,5 miliardi di lire. Degli impianti finanziati ne sono stati realizzati attualmente 204, per una superficie complessiva di 1.504 m2 di pannelli installati. Nel grafico è riportata la suddivisione per provincia degli impianti solari termici realizzati nell’ambito di questo bando. Recentemente sono stati reperiti ulteriori 600 milioni sul bilancio 2001 e lo scorso mese di luglio sono stati concessi i finanziamenti per i restanti impianti rimasti in un primo momento esclusi.
Altre iniziative
Il crescente interesse e la sensibilità dimostrata dai cittadini liguri verso l’utilizzo di queste forme di energia hanno spinto la Regione a riproporre un nuovo bando, che, con molta probabilità, uscirà entro il corrente anno; si prevede che verranno destinate risorse per circa 3 miliardi di lire allo scopo di continuare ad incentivare la realizzazione di impianti solari termici. Inoltre, la Regione Liguria con la legge regionale 8 novembre 1996 n. 48 (ora abrogata) ha finanziato interventi nel campo delle energie alternative e del risparmio energetico. In quest’ambito sono stati realizzati un impianto con sistema innovativo di climatizzazione nel contesto del recupero e consolidamento del complesso monumentale dell’antica abbazia di S. Girolamo della Cervara nel promontorio di Portofino, 2 impianti solari termici, 2 impianti fotovoltaici al servizio di due rifugi montani, il recupero con potenziamento e automazione di due centrali idroelettriche esistenti.
Risultano ancora da realizzare o in corso di realizzazione un impianto di rifacimento di una parete solarizzata con ripristino di un impianto solare termico presso un complesso scolastico, due impianti fotovoltaici, il recupero di 7 centraline idroelettriche e interventi di varia natura tra cui in particolare l’impianto di illuminazione del centro storico di Genova ed un sistema di teleclimatizzazione con pompa di calore ad acqua di mare a Sestri Levante.
Per informazioni: Dr. Danilo Berri – Servizio Energia Regione Liguria e-mail: danilo.berri@regione.liguria.it
IL PROGRAMMA TETTI FOTOVOLTAICI IN LIGURIA
Nell’ambito della prima fase del Programma Tetti Fotovoltaici, rivolta ad alcune categorie di soggetti pubblici, dalla Regione Liguria sono pervenuti circa 15 progetti, 3 dei quali già approvati dal Ministero dell’Ambiente alla fine di settembre. Si tratta di 3 impianti FV, il primo della potenza di 10 KWp, gli altri due da 3 kWp, da realizzarsi presso strutture scolastiche nella provincia di Imperia.
Il 29 agosto è stato pubblicato il bando che avvia la seconda fase del programma nella Regione. Pubblicato sul BUR n. 35, il bando della Liguria è rivolto a tutti i soggetti privati e ai soggetti pubblici che non rientravano nelle categorie ammesse a contributo dal primo sottoprogramma. Con una successiva delibera (n. 1015 del 12/9/01) la Giunta ha apportato delle modifiche al bando introducendo degli obblighi di garanzia da parte dei fornitori, per cui i moduli FV impiegati negli impianti finanziati dovranno essere garantiti per almeno 20 anni, cioè il decadimento delle loro prestazioni dovrà risultare non superiore al 10% nell’arco di 12 anni e non superiore al 20% in 20 anni. Inoltre l’intero impianto e le relative prestazioni dovranno godere di una garanzia di almeno 2 anni. La stessa delibera fissa i nuovi termini di scadenza per la presentazione delle domande che potranno essere inoltrate fino al 3 gennaio 2002. Le domande verranno esaminate in ordine cronologico secondo la data di spedizione delle stesse.
Le risorse economiche complessive (statali e regionali) destinate al finanziamento degli impianti sono pari a circa 1 miliardo e 650 milioni di lire e verranno ripartite in uguale misura tra i richiedenti pubblici e privati. Per ognuna delle due categorie verrà stilata dalla Regione una graduatoria di merito che avvantaggia gli impianti in cui i moduli FV costituiscono o vanno a sostituire elementi costruttivi fissi della struttura architettonica.
Il bando e la modulistica sono disponibili sul sito della Regione Liguria www.regione.liguria.it alla sezione “Energia”.
NEWS
VEICOLO SOLARE HELIOS VOLA A 30.000 METRI DI QUOTA
Il 13 agosto l’aereo solare Helios dell’agenzia spaziale statunitense ha stabilito il record assoluto di altitudine, superando nel cielo delle Hawaii i 29 mila metri di quota in meno di 15 ore di volo complessive. L’altitudine maggiore mai raggiunta da un aereo prima di Helios era di 26 mila metri, riportata da un jet spia statunitense, il più veloce del mondo. La caratteristica di Helios è nella capacità di mantenere questa elevata quota in volo orizzontale e ad una velocità molto ridotta. Helios non è un superjet d’acciaio, ma un leggerissimo velivolo di carbonio e fibre di vetro pesante solo 800 chilogrammi, che raggiunge al massimo 40 chilometri l’ora, pilotato via computer da due ingegneri della base californiana dell’aviazione. Il suo corpo (vedi immagine in prima pagina) è costituito, in pratica, da una lunghissima ala di 74 metri (dieci metri in più di quella di un jumbo-jet) completamente ricoperta da celle fotovoltaiche (circa 65.000) che alimentano 14 motori elettrici ad elica con una potenza complessiva irrisoria, di appena 24 kW, pari a circa 32 cavalli (meno di un’utilitaria).
La prossima missione di Helios è prevista per il 2003, quando il velivolo, equipaggiato con un sistema di accumulo dell’energia alimentato da celle a combustibile, rimarrà in quota per 4 giorni consecutivi. In questo modo verrà dimostrata l’affidabilità e la maturità di una tecnologia che, permettendo agli aerei solari di volare per tempi prolungati, li rende idonei a svolgere varie funzioni, dal monitoraggio ambientale ed atmosferico alle telecomunicazioni, ad un costo di molto inferiore rispetto ai convenzionali satelliti.
Per informazioni: NASA – www.nasa.gov
NASCE IL MARCHIO DI QUALITÀ PER L’ELETTRICITA VERDE
Nell’immagine il nuovo marchio che contraddistinguerà produttori ed utenti di energia elettrica che si impegnano a produrre o a consumare esclusivamente energia prodotta da fonti rinnovabili come l’eolico, il solare termico e fotovoltaico, l’idroelettrico sostenibile, le biomasse e l’energia dal mare. In un mercato liberalizzato dell’energia il marchio consentirà ai consumatori di scegliere consapevolmente tra i prodotti e i servizi offerti dalle aziende che hanno deciso di utilizzare esclusivamente energia verde. Il marchio, predisposto dall’Associazione APER (Associazione Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili) e da ERGA (società del gruppo Enel), è stato approvato anche da associazioni ambientaliste (Legambiente, WWF) e dei consumatori (Adiconsum, Unione Nazionale Consumatori) ed è stato depositato in Italia, nell’UE, negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone.
Titolare e gestore del marchio è attualmente la società CESI, del gruppo Enel, per conto di un consorzio in fase di costituzione, aperto all’adesione di soggetti nazionali ed internazionali impegnati nel settore dell’energia pulita. Un’apposita Commissione di Garanzia, composta da rappresentanti di associazioni ambientaliste e dei consumatori, vigilerà sui meccanismi di attribuzione del marchio e si impegnerà a devolvere almeno l’80% dei ricavi dovuti alle “royalties” del marchio al finanziamento di iniziative per lo sviluppo delle rinnovabili.
Per informazioni: APER – www.aper.it http://space.virgilio.it/centopercentoverde@virgilio.it/
CONCORSO PER LA PROGETTAZIONE DI UN CAMPO EOLICO
Erga e Legambiente promuovono, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, il concorso di idee “Paesaggi nel vento”, per la progettazione di due impianti eolici a Cinisi (Palermo) e Pescopagano (Potenza), con l’obiettivo di sviluppare un progetto di impianto eolico correttamente inserito nell’ambiente. Attraverso il concorso si vuole approfondire il tema dell’inserimento nel territorio di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili, coinvolgendo le professionalità legate all’architettura del paesaggio, all’industrial design e all’ingegneria per ottenere un contributo progettuale alla realizzazione degli impianti. Visti gli obiettivi fissati per gli impianti (8 MW per Cinisi e 4,5 MW per Pescopagano), per i caratteri delle aree e del vento è ipotizzabile l’utilizzo di aerogeneratori con potenza di circa 600 – 900 kW.
Possono partecipare al concorso architetti e ingegneri dell’Unione Europea, regolarmente iscritti agli albi professionali. Il vincitore riceverà un premio di 25 milioni di lire; 3 progetti segnalati riceveranno un rimborso di 5 milioni di lire e almeno 3 progetti saranno menzionati. I progetti vincitori, selezionati e menzionati saranno pubblicati in diverse forme (cd-rom, pubblicazione specifica, sito web, ecc.). Gli elaborati devono essere consegnati entro il 3 dicembre 2001 alla segreteria del concorso presso la Direzione Nazionale di Legambiente.
Per informazioni: ERGA – www.enel.it/it/erga/news/html/garaidee
FUTURA, AUTO SOLARE ITALIANA ALL’AMERICAN SOLAR CHALLANGE
L’edizione 2001 dell’American Solar Challenge, importante gara di auto solari svoltasi dal 15 al 26 luglio negli USA, ha visto per la prima volta la partecipazione di una vettura italiana, “Futura 2” del Team Futura di Pescara, arrivata diciassettesima su 30 equipaggi. Il Team Futura, che ha gareggiato con i prototipi messi a punto dalle più famose università statunitensi, è più che soddisfatto del risultato ottenuto: in quasi 96 ore di gara, “Futura 2” ha percorso 3309 su 3595 chilometri totali, dalla costa orientale a quella occidentale degli Stati Uniti. La gara è stata vinta dalla M-Pulse, un veicolo da 1 milione di dollari realizzato dalla Michigan University, che ha percorso il tragitto in sole 56 ore.
Il Team Futura aveva programmato anche la partecipazione alla World Solar Challange 2001 in Australia, che avrà inizio il 18 novembre in modo da far coincidere l’arrivo nella città di Adelaide con la Conferenza mondiale dell’International Solar Energy Society (ISES). La trasferta australiana del Team è stata purtroppo cancellata a causa delle insufficienti risorse economiche, nonostante la lotteria lanciata per reperire i fondi necessari (Ilsolea360gradi, n.5/2001). Chiunque volesse contribuire allo sviluppo di quest’auto solare tutta italiana può contattare l’Associazione Futura.
Per informazioni: Associazione Futura – www.futura2.it
GRUPPI DI ACQUISTO PER IL MERCATO DEL SOLARE TERMICO
L’alto costo dei collettori viene considerato una delle principali barriere alla diffusione dei sistemi solari per il riscaldamento dell’acqua. Buona parte di questo costo è dovuto alle caratteristiche dell’attuale mercato che, in Europa come in Nordamerica, è soprattutto locale: i sistemi sono prodotti negli stessi paesi in cui vengono commercializzati e vengono per lo più venduti singolarmente da un installatore locale. In questo modo molti piccoli produttori devono incontrare la domanda di piccoli acquirenti in un mercato ancora ristretto e, di conseguenza, i costi di produzione per ogni unità risultano inevitabilmente maggiorati.
La Commissione 24 dell’International Energy Agency sta lavorando sul coordinamento tra la domanda e l’offerta attraverso la creazione di “gruppi di acquisto”, come ad esempio, associazioni di costruttori edili e di piccoli proprietari di case. L’obiettivo è di far sì che gli acquirenti possano accedere a prodotti con prezzi molto ridotti, dovuti ad un incremento di vendite con una sensibile riduzione dei costi di marketing, distribuzione e degli stessi componenti.
Durante la prima fase del programma, iniziata nell’aprile del 1998 e appena conclusa, la Task 24 si è attivata per promuovere la formazione di gruppi nazionali per l’acquisto di scaldacqua solari in 5 paesi, Canada, Danimarca, Olanda, Svezia e Svizzera. La commissione sta ora elaborando un documento finale di valutazione (disponibile sul sito dell’IEA) che comprenderà un’analisi delle strategie adottate per avviare i gruppi di acquisto, i risultati relativi alla partecipazione dei produttori, un manuale sulla creazione dei gruppi di acquisto e anche una sezione dedicata ai gruppi di acquisto “on-line”.
Per informazioni: International Energy Agency (IEA) Solar Heating and Cooling Programme – Task 24 – www.ieaTask24.org
DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE
TETTI FOTOVOLTAICI: NUOVE RISORSE PER I SOGGETTI PUBBLICI E SITUAZIONE BANDI REGIONALI
in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente – Servizio IAR
Nell’ambito di una Convenzione tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (Servizio IAR – Inquinamento Atmosferico e Rischi Industriali) e ISES ITALIA, questa rubrica de “Ilsoleatrecentosessantagradi” è dedicata alle informazioni sui programmi e le iniziative per le fonti energetiche rinnovabili del Ministero dell’Ambiente. La pagina è redatta in collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente (Servizio IAR) ed ISES ITALIA.
NUOVE RISORSE PER I SOGGETTI PUBBLICI
Per la prima fase del programma Tetti Fotovoltaici, il Ministero dell’Ambiente aveva originariamente stanziato 20 miliardi di lire, prevedendo di finanziare l’installazione di circa 200 impianti per una potenza totale pari a 2 MW.
Allo scadere dei termini per la presentazione delle domande i soggetti destinatari, comuni capoluogo e facenti parte di aree naturali, province, università ed enti di ricerca, hanno fatto pervenire al Ministero oltre 580 progetti per un totale di circa 6,6 MW (Ilsolea360gradi, luglio/agosto 2001).
Il Ministero dell’Ambiente ha pertanto deciso di stanziare ulteriori risorse pari a 23 miliardi proponendo alle Regioni interessate la ripartizione al 50% della copertura mancante in modo da rendere disponibili complessivamente 46 miliardi di lire per finanziare l’installazione dei 380 progetti, già presentati, ma in un primo momento esclusi dal finanziamento per mancanza di fondi.
L’elenco dei progetti già approvati è disponibile sul sito internet del Ministero.
LA SITUAZIONE DEI BANDI REGIONALI
E’ partito intanto anche il secondo sottoprogramma, gestito direttamente dalle Regioni e rivolto anche ai soggetti privati. A fronte di risorse del Ministero per 40 miliardi di lire, le Regioni hanno co-finanziato l’iniziativa con ulteriori 17 miliardi per un totale di 57, che consentiranno di realizzare circa 2000 impianti con 5 MWp installati; il contributo a fondo perduto è del 75%.
L’assegnazione dei contributi è regolamentata da specifici bandi emanati dalle singole Regioni a partire dal mese di agosto. Riportiamo di seguito un prospetto dei bandi già emanati e di quelli ancora in corso di pubblicazione (la situazione è aggiornata al 28 settembre). Se non diversamente specificato, i bandi sono rivolti indistintamente a tutti i soggetti pubblici e privati e riguardano l’installazione di impianti FV di taglia compresa tra 1 e 20 kWp, collegati alla rete elettrica di distribuzione ed integrati nelle strutture architettoniche. In alcuni casi le Regioni hanno fissato criteri di valutazione assegnando priorità di finanziamento a particolari categorie.
Calabria
bando pubblicato l’8 agosto sul BUR n. 83, le domande vanno inoltrate entro 120 giorni dalla data di pubblicazione.
Per informazioni: Assessorato all’Industria della Regione Calabria
tel. 0961 856313/856386 – www.regione.calabria.it (bando disponibile sul sito della Regione nella sezione Assessorato all’Industria)
Emilia Romagna
bando pubblicato sul BUR l’8 agosto. Le domande potranno essere presentate dall’1 al 15 ottobre. Il bando esclude la partecipazione dei soggetti destinatari del primo sottoprogramma, rivolto a specifiche categorie di soggetti pubblici. Bando disponibile sul sito www.emilia-romagna.it – Sportello informativo del Servizio Energia: tel. 051 283609-91.
Friuli Venezia Giulia
bando pubblicato sul BUR n. 37 del 12 settembre 2001. Il termine per spedire le domande di contributo scade il 10 dicembre 2001, ma le domande potranno pervenire anche nei quindici giorni successivi, quindi entro il 27 dicembre 2001; oltre ai tetti FV collegati alla rete, vengono finanziati anche impianti FV ad isola (contributo del 75%), impianti solari termici (contributo del 40%), installazione di caldaie a legna ad alto rendimento, impianti sperimentali per l’utilizzo delle fonti rinnovabili e per il risparmio energetico (contributo dell’80%). Sul sito della Regione (www.regione.fvg.it), alla sezione “Edilizia”, è possibile scaricare il bando e la modulistica. Sono disponibili anche i contatti dei responsabili del bando per tutte le province della regione.
Lazio
bando pubblicato sul BUR n. 25 del 10/9/01, le domande andranno inoltrate entro 90 giorni.
Bando disponibile sul sito della Regione (www.regione.lazio.it) alla sezione “Bandi e Concorsi”.
Liguria
bando pubblicato sul BUR il 30/8/01, le domande possono essere inoltrate a partire dal 13/9/01 e fino all’11/12/01. Per informazioni: www.regione.liguria.it
Marche
bando pubblicato sul BUR n. 96 del 30/8/01, le domande vanno inoltrate entro 60 giorni. Bando disponibile sul sito della regione www.marcheimpresa.net – artigianato/industria – comunicati stampa – bandi
Molise
bando pubblicato sul BUR n.17 (15/08/01); le domande vanno inoltrate entro 90 giorni. www.regione.molise.it
Piemonte
bando pubblicato sul BUR il 1° agosto. Le domande si potranno inoltrare a partire dal 1° ottobre e fino al 29 novembre 2001. Per informazioni: Settore “Programmazione e Risparmio in Materia Energetica” della Regione Piemonte, tel. 011 4321411 – www.regione.piemonte.it.
Sardegna
bando pubblicato sul BUR il 30 agosto; le domande vanno inoltrate entro 90 giorni. Il bando si rivolge esclusivamente a soggetti privati o pubblici che intendano realizzare impianti FV sulle isole minori della regione. Bando disponibile sul sito della Regione (www.regione.sardegna.it) alle voci Assessorato Industria-Incentivi alle imprese-Bandi.
Toscana
bando pubblicato sul BUR il 4 agosto. L’11 settembre è stato definito un accordo di settore con gli operatori del FV regionali la cui lista è pubblicata all’interno della delibera n. 1047 del 24 settembre, disponibile sul sito della Regione (www.regione.toscana.it) fra gli Atti della Giunta. I cittadini potranno presentare le domande rivolgendosi direttamente agli operatori a partire dalla data di pubblicazione della Delibera sul BUR, che avverrà i primi giorni di ottobre.
Per informazioni: Ufficio relazioni con il pubblico, tel. 0554 384372
Umbria
bando pubblicato sul BUR n. 41 del 29/8/01; le domande vanno inoltrate entro il 27/12/01. La Giunta regionale ha stabilito le priorità di assegnazione dei contributi che riguardano le imprese agrituristiche e le attività di produzione in zone agricole, particolarmente quelle situate in aree a parco. Bando disponibile sul sito della Regione (www.regione.umbria.it) alla sezione bandi.
Per informazioni: Servizio Energia della Regione Umbria, tel. 075 5045708-5767, e-mail: servizioenergia@regione.umbria.it
Veneto
bando pubblicato sul BUR il 3 agosto. Le domande vanno inoltrate entro 120 giorni. Per informazioni: Regione Veneto: tel. 041 2792443 (www.regione.veneto.it).
Val d’Aosta
bando pubblicato sul BUR n. 34 del 14 agosto, le modalità di concessione dei contributi sono assimilate a quelle previste dalla legge regionale 62/93 che, applicata dal 1998, prevede contributi per tutte le fonti rinnovabili (fino all’80% per l’installazione di impianti FV sia isolati che connessi alla rete). Per informazioni: www.regione.vda.it
Provincia Autonoma di Bolzano
bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 35 del 29 agosto 2001. Le domande vanno inoltrate dal 15 novembre al 30 novembre. Sono esclusi i soggetti pubblici beneficiari del primo sottoprogramma. Il bando è disponibile sul sito della provincia: www.provincia.bz.it – Per informazioni: Ufficio Risparmio Energetico, tel. 0471 414723.
Provincia Autonoma di Trento
i fondi destinati al programma tetti FV sono stati assimilati a quelli già disponibili per la legge provinciale 14/80 (Provvedimenti per il risparmio energetico e l’utilizzazione delle fonti alternative di energia), per cui è possibile richiedere i contributi nell’ambito di tale provvedimento. Per informazioni: Servizio Energia Trento, tel. 0461 495712 – www.provincia.tn.it/energia.
Per le Regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Lombardia, Puglia e Sicilia i bandi sono tuttora all’esame delle rispettive Giunte Regionali.
Per informazioni: Ministero dell’Ambiente
www.minambiente.it
FOCUS TECNOLOGIA
UN PANORAMA DELLA FILIERA LEGNO-ENERGIA IN ITALIA
a cura di Giustino Mezzalira – Associazione Italiana Energia dal Legno (AIEL)
La materia prima legno utilizzabile per fini energetici in Italia è abbondante e distribuita in modo uniforme sul territorio. I principali “contenitori” di legno-energia sono i boschi, le colture arboree agrarie (frutteti, oliveti, vigneti), gli arboreti da legno (pioppeti, piantagioni di latifoglie pregiate), le siepi ed alberature campestri, il verde urbano, i residui industriali. In genere si pensa che siano i boschi il principale serbatoio di legno-energia ma così spesso non è. In un’indagine recentemente condotta nella regione Veneto la biomassa legnosa complessivamente disponibile annualmente per fini energetici è stata stimata pari a 2.000.000 di tonnellate; quella ritraibile dai boschi non supera, nella migliore delle ipotesi, le 420.000 t.
Le stime ufficiali sulla disponibilità di biomassa legnosa in Italia sono molto carenti ed i quantitativi in gioco sono costantemente superiori, in modo significativo, rispetto a quelli che risultano ufficialmente. Ad esempio, secondo l’ISTAT, la quantità di legno utilizzato a fini energetici prodotto dai boschi e dalle formazioni fuori foresta nell’anno 2000 assommava a 5.1 milioni di m3; in base ad analisi del consumo condotte con campionature statisticamente corrette (dati ENEA-CIRM), è risultato invece che in Italia il consumo di legna da ardere da parte delle sole famiglie è di circa 28.7 milioni di m3, a cui vanno sommati i consumi dei forni a legna, delle industrie del legno, degli impianti di produzione di calore a media e grande potenza.
Un quadro completo dell’effettiva disponibilità di biomasse legnose impiegate a fini energetici in Italia è stato recentemente presentato da Davide Pettenella dell’Università di Padova in occasione della fiera FORLENER (Foresta Legno Energia) tenuta a Biella dal 27 al 30 settembre. Il documento sul tema “Lo stato delle conoscenze sulla disponibilità di biomasse legnose in Italia” (disponibile al sito: www.tesaf.unipd.it/people/pettenella/relazioni.html) conferma che i numeri del settore legno-energia in Italia sono significativi e collocano il nostro paese al secondo posto in Europa, dopo la Francia, nella graduatoria dei consumatori di legno a fini energetici.
Come italiani a questo punto dovremmo porci una interessante ed utile domanda: come utilizzare nel modo più efficiente questa importante risorsa, impiegando nel modo più efficace le scarse risorse pubbliche disponibili? I possibili utilizzi energetici del legno a fini energetici sono fondamentalmente cinque, e permettono di ricavare dal legno energia sia termica sia elettrica, impiegando una composita gamma di apparecchi termici:
produzione di calore per il riscaldamento di singoli ambienti (caminetti, stufe, cucine e termocucine a legna) q produzione di calore per il riscaldamento di singole abitazioni o di gruppi di abitazioni collegati da reti locali di teleriscaldamento (caldaie a legna a pezzi, cippata, pellettizzata di potenza compresa, indicativamente, tra 25 e 500 kW)
produzione di calore in grandi reti di teleriscaldamento (caldaie a legno cippato di grande potenza, compresa indicativamente tra 500 kW ed alcuni MW)
produzione di calore ed energia elettrica in impianti di grande potenza (impianti di cogenerazione)
produzione di sola energia elettrica (centrali a biomassa a partire da alcuni MW)
L’efficienza nell’utilizzo della biomassa e l’efficacia dell’impiego degli investimenti pubblici possono essere misurate ricorrendo ad alcuni indicatori che sono collegati al conseguimento di alcuni importanti obiettivi:
Efficienza termodinamica (rapporto tra l’energia disponibile e quella effettivamente resa all’utenza) » abbattimento di CO2 per unità di biomassa bruciata e/o di kW di energia fossile sostituito
Soglia di attivazione dell’intervento (necessità di sostegno finanziario in conto capitale o in conto interessi per far decollare un’iniziativa) » ammontare delle iniziative avviate
Valorizzazione delle risorse locali (percentuale di risorsa legnosa prodotta nei boschi e negli ambienti agricoli circostanti) » manutenzione del territorio
Tempo ritorno dell’investimento (numero di anni necessari a recuperare l’investimento effettuato) » redditività dell’investimento
In prima approssimazione è possibile dare un punteggio ai diversi tipi di utilizzo della biomassa alla luce del conseguimento degli obiettivi indicati sopra:
efficienza
soglia attivazione
territorio
redditività
Calore per singoli ambienti
++
+++++
+++++
+++
Calore a piccola scala
+++
+++++
+++++
+++++
Calore a grande scala
++++
++++
++++
++++
Cogenerazione
+++++
+++
+
+++
Energia elettrica
++
+
+
+
Nota: tanto più la soglia di attivazione è alta, tanto più basso è l’interesse ad utilizzare la biomassa per quell’impiego
Dall’analisi della tabella riportata appare evidente che l’utilizzo della biomassa legnosa presente nei diversi “contenitori” è massimamente efficiente ed efficace quando essa viene impiegata per produrre calore su piccola scala, in impianti individuali o in mini-reti di teleriscaldamento. Nella produzione di calore per il riscaldamento di singoli ambienti si sconta, infatti, lo scarso rendimento termodinamico degli apparecchi termici impiegati; nella produzione di calore a grande scala, nella cogenerazione e nella produzione di energia elettrica invece incidono in modo fortemente negativo l’alta soglia di attivazione degli interventi (si pensi alla percentuale di finanziamento pubblico necessaria per far decollare una centrale elettrica a biomassa legnosa), lo scarso collegamento con il territorio (il legno-energia si compra dove costa meno, a costo di farlo arrivare da molto lontano), la bassa redditività dell’investimento.
Purtroppo, a livello nazionale e regionale, le politiche di incentivo dell’utilizzo della biomassa legnosa a fini energetici sono state finora incentrate sulla realizzazione di grandi impianti destinati soprattutto alla produzione di energia elettrica. Basti solo citare l’esperienza dei progetti nell’ambito del CIP 6/1992, che in moltissimi casi non sono riusciti a decollare per problemi connessi principalmente all’approvvigionamento della biomassa (logistica, impatto ambientale dei trasporti, ecc.) ed al basso prezzo riconoscibile ai produttori vista la scarsa redditività dell’intervento.
I motivi per cui negli ultimi 10 anni in Italia si è puntato sui grandi impianti elettrici più che sui più efficienti ed efficaci impianti termici di piccola e media potenza diffusi sul territorio sono molteplici:
Lo “strabismo elettrico” delle politiche energetiche nazionali
La presenza di forti lobby dell’energia interessate a lucrare più sui contributi che sulla redditività industriale degli impianti
L’incapacità di dare un ruolo ai produttori agricoli, valorizzandone il ruolo di imprenditori e relegandoli al semplice ruolo di fornitori di una materia prima allo stato grezzo.
E’ dunque venuto il momento di porre in discussione le scelte di politica energetica fin qui attuate e di lanciare, anche nel caso della biomassa legnosa, politiche simili a quelle in atto per la valorizzazione di altre fonti rinnovabili. Sarebbe utile finalmente parlare di “diecimila” impianti a piccola scala, decentrati, legati alle imprese agricole, alle piccole comunità locali ed al territorio che le circonda!
Per informazioni: Dr. Giustino Mezzalira
e-mail: mezzalira@paulownia.it
NOTIZIE DA ISES ITALIA
CAMPAGNA SOCI 2001
Come diventare Socio di ISES ITALIA
Leggi sulle nostre pagine internet tutti i vantaggi di essere Socio di ISES ITALIA e i vantaggi per le Società
Per le modalità di iscrizione:
Segreteria di ISES ITALIA o sito internet: www.isesitalia.it
ISES ITALIA organizza il 9° Corso (20 ore)
I SISTEMI FOTOVOLTAICI: PROGETTAZIONE TECNICO-ARCHITETTONICA
Marina di Carrara – Carrarafiere (MS)
17, 18, 19, 20 ottobre 2001
Organizzato in occasione di ARIAMBIENTE – 1° Salone dei sistemi, prodotti, servizi e soluzioni per la qualità dell’aria nell’industria e nei centri urbani.
Per informazioni ed iscrizioni: Segreteria di ISES ITALIA
EuroSun 2002
Forum “Renewable Energies for Local Communities of Europe”
(Toward RIO+10)
Bologna, 24-27 giugno 2002
Organizzazione di:
ISES Europe, International Solar Energy Society, ISES ITALIA
Comune di Bologna, Università di Roma “La Sapienza”
Nel Forum “Energie rinnovabili nelle realtà locali europee”, coordinato, con ISES ITALIA, dall’Amministrazione municipale di Bologna, tecnici e rappresentanti degli enti pubblici affronteranno la discussione sugli attuali programmi e politiche europee, sulla promozione di progetti e di interventi a livello locale per lo sviluppo sostenibile e la diffusione delle rinnovabili.
Una particolare attenzione verrà date alle prospettive previste dall’Agenda 21.
Affiancheranno l’evento workshop tematici e corsi di formazione organizzati da ISES ITALIA.
ISES ITALIA
e-mail: eurosun2002@isesitalia.it
www.isesitalia.it/eurosun2002.htm
Dal sole – l’energia solare dalla ricerca spaziale agli usi sulla terra
di JOHN PERLIN
Versione italiana a cura di Cesare Silvi
Con un’appendice su “Breve storia del fotovoltaico in Italia” di Giuliano Martinelli
La pubblicazione “Dal sole” racconta la storia della tecnologia fotovoltaica, la più rivoluzionaria delle tecnologie solari, dalle prime scoperte scientifiche nell’Ottocento fino ai nostri giorni. Si tratta di una storia che, come sottolinea l’autore nella prefazione, aspettava soltanto di essere raccontata.
Per acquistare il volume rivolgersi alla Segreteria di ISES ITALIA o consultare il sito www.isesitalia.it (“Catalogo Pubblicazioni”)
ARTE E TECNOLOGIE SOLARI
UNA MOSTRA ITINERANTE SULLE TECNOLOGIE SOLARI
ISES ITALIA mette a disposizione di enti pubblici e privati, scuole e amministrazioni un percorso didattico-informativo sull’energia e le tecnologie solari
Per informazioni: Arch. Patricia Ferro – Elisa Modugno (ISES ITALIA)
e-mail: ferro@isesitalia.it
http://www.isesitalia.it/rinnovabili/arte/arte.htm
“SOLAR ENERGY: THE STATE OF THE ART”, NUOVA PUBBLICAZIONE PROMOSSA DALL’ISES
ISES lnternational ha promosso la pubblicazione di “Solar Energy – the State of the Art”, un volume curato da Jeffrey Gordon ed edito dalla James & James, nel quale 12 esperti riconosciuti a livello internazionale esaminano lo stato dell’arte di altrettanti settori dell’energia solare e rinnovabile.
Radiazione solare, collettori e concentratori per il solare termico, solare termoelettrico, fotovoltaico, eolico: in ogni capitolo viene esaminato il settore in questione, le attuali tecnologie e applicazioni e i possibili sviluppi. Questo libro costituisce un riferimento per operatori del settore, studenti e ricercatori, offrendo una panoramica sulla teoria, la tecnologia e le applicazioni dell’energia solare.
Il volume, 720 pagine in inglese, ha un costo di 105 $ (93 $ per i Soci ISES)
Per informazioni: ISES International – www.ises.org (cliccare su “Bookshop”)
Seminari
ENERGIA, SICUREZZA ED AMBIENTE
CLIMATIZZAZIONE ELETTRICA ED ELETTROTECNOLOGIE EFFICIENTI
Il giorno 11 maggio 2001 si è svolto presso l’Università “Federico II” di Napoli il primo di una serie di Seminari che ISES ITALIA ed ENEL Distribuzione hanno programmato di effettuare presso Università, Enti o Istituti analoghi. Hanno contribuito all’organizzazione di questa giornata le Università di Roma “La Sapienza” e di Napoli “Federico II”.
Il seminario, della durata di circa 8 ore, ha visto la partecipazione di oltre 120 (studenti universitari, progettisti, installatori, tecnici del settore, ecc.). I temi trattati dai diversi relatori, tra i quali figuravano ricercatori dell’Università di Roma “La Sapienza” e tecnici dell’Enel Distribuzione, sono stati, in sintesi:
La climatizzazione, il risparmio energetico, la sicurezza e la tutela ambientale, anche alla luce del nuovo decreto legislativo 24/4/01
La climatizzazione con la Pompa di calore elettrica
I costi di esercizio della Climatizzazione Elettrica
Dimensionamento degli impianti
La normativa di riferimento
Un secondo Seminario ha avuto luogo il 28 giugno a Scilla (Calabria) presso il Castello Ruffo, messo a disposizione dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte. Hanno partecipato oltre 220 persone.
Altri seminari di questo tipo saranno organizzati nei prossimi mesi. Per ogni informazione rivolgersi alla Segreteria di ISES ITALIA.
Hanno collaborato a questo numero:
Danilo Berri, Giustino Mezzalira
Numero chiuso il 2 ottobre 2001