Newsletter mensile di ISES ITALIA
In questo numero:
- IL SISTEMA DEI CERTIFICATI VERDI: LE RINNOVABILI NEL NUOVO MERCATO DELL’ENERGIA ELETTRICA
- ISES ITALIA INCONTRA GLI OPERATORI DEL SETTORE SOLARE TERMICO: STRATEGIE A MEDIO TERMINE PER SUPERARE LE BARRIERE ALLO SVILUPPO DEL MERCATO
- LE REGIONI BASILICATA, MARCHE E TOSCANA APPROVANO FINANZIAMENTI PER LO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI
- UN SEMINARIO SUL POTENZIALE DELLE ENERGIE RINNOVABILI NEI PARCHI
- IL MEDIOCREDITO FINANZIA LE CENTRALI EOLICHE IN ITALIA MERIDIONALE
- AGORES, IL SITO UFFICIALE DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER LE RINNOVABILI: WWW.AGORES.ORG
- PROPOSTA UN’AGENZIA EUROPEA PER LE RINNOVABILI
- SUNDAY 2000 – LA GIORNATA EUROPEA DELL’ENERGIA SOLARE
- BREVI DAL MONDO
- NOTIZIE DA ISES ITALIA
IL SISTEMA DEI CERTIFICATI VERDI: LE RINNOVABILI NEL NUOVO MERCATO DELL’ENERGIA ELETTRICA
Dal 1° Gennaio 2001 si potranno richiedere i certificati verdi per la produzione di elettricità da rinnovabili. I fondamenti del sistema. Interesse e qualche incertezza tra gli operatori per questo innovativo strumento.
Dal 2001 la produzione di elettricità da fonti rinnovabili potrà essere certificata con veri e propri titoli al portatore, i Certificati Verdi, negoziabili nella futura Borsa dell’Energia. La proposta dei certificati verdi in Italia, molto avanzata rispetto ai meccanismi previsti nell’ambito dei Paesi dell’Unione europea, è conseguenza del nuovo assetto del settore elettrico nazionale e della necessità di fornire alle fonti energetiche pulite alcuni benefici: a) un quadro di riferimento più idoneo al loro sviluppo; b) la minimizzazione del maggior costo rispetto all’energia convenzionale; c) l’avvio graduale di una logica di mercato, sebbene in un ambito parzialmente protetto.
Il sistema trova i suoi fondamenti nel vincolo legislativo di “obbligo all’acquisto” da parte dei produttori di energia da fonti convenzionali di una quota di elettricità da fonti rinnovabili, il cosiddetto “Portafoglio Verde”, e sui meccanismi di mercato (il valore dei certificati verdi viene fissato dall’incontro tra domanda e offerta).
L’impalcatura di questo particolare mercato delle rinnovabili nasce sulla base di alcune particolari disposizioni del Decreto Bersani (art. 11 del D.L. 16 marzo 1999, n.79) e con il decreto dei Ministri dell’Industria e dell’Ambiente che ne definisce più dettagliatamente il funzionamento (D.M. dell’11 novembre 1999) (fonte rinnovabile, secondo il decreto, è anche la trasformazione in energia elettrica dei rifiuti, organici e non organici). In particolare, si prevede che:
dal 2001 chi importa energia elettrica (al netto delle esportazioni) o la produce da fonti non rinnovabili (al netto della cogenerazione) ha l’obbligo di immettere nel sistema elettrico nazionale, nell’anno successivo, una quota prodotta da impianti da fonti rinnovabili entrati in esercizio o ripotenziati (questi ultimi per la producibilità aggiuntiva) in data successiva al 1° Aprile 1999;
per il 2002 la quota fissata è del 2%, ma potrà essere aumentata negli anni successivi in modo da rispettare gli impegni previsti dal protocollo di Kyoto e, al contempo, pilotare il valore dell’energia prodotta da fonti rinnovabili;
l’obbligo del 2% può essere assolto anche acquistando delle quote, rese disponibili da produttori terzi (anche autoproduttori), creando così un mercato dei certificati verdi.
I certificati verdi sono dunque titoli annuali, legati ad un certo quantitativo di elettricità prodotta da fonti rinnovabili, sono emessi per i primi otto anni e possono essere commercializzati separatamente dall’energia alla quale fanno riferimento; ciò vuol dire che, essendo un titolo “al portatore”, il certificato può essere negoziato liberamente e cambiare mano più volte prima dell’annullamento. Ad esempio, se un privato ha prodotto nel 2001 una certa quantità di energia rinnovabile, diventerà titolare del relativo certificato verde che potrà vendere a chiunque sul mercato; un produttore di energia da fonte fossile, allora, potrà coprire la quota del 2% acquistando questo certificato verde, “girandolo” al Gestore della Rete.
Ogni certificato è relativo alla produzione dell’anno di riferimento e viene utilizzato nel corso dell’anno successivo. Il Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN, società autonoma, posseduta al 100% dal Ministero del Tesoro, che paga un canone ai proprietari della rete, cioè, in particolare, all’ENEL, ora denominata società Terna), ricevuto il certificato, lo annullerà riconoscendo al titolare che lo deposita il soddisfacimento della quota di Portafoglio Verde. I certificati verdi relativi alla produzione attesa per il 2002 si possono richiedere già dal 1° Gennaio 2001 e la richiesta può essere fatta sia per gli impianti già in esercizio (ma avviati dopo il 1° Aprile 1999) sia per impianti che entreranno in produzione nel 2001 o nel 2002.
Hanno diritto ai certificati verdi anche gli impianti inclusi nel CIP 6/92, entrati in funzione dopo l’1.4.1999, che sono assegnati al GRTN, il quale li emette a proprio favore e li colloca sul mercato ad un prezzo di offerta noto a priori con sufficiente approssimazione (dato dalla differenza tra il prezzo pagato al produttori e il prezzo di vendita al distributore): tale valore si dovrebbe attestare intorno alle 100 lire per kWh.
I Certificati sono, come detto, liberamente negoziabili, con accordi diretti tra le parti o, dal 1 Gennaio 2001, mediante collocamento sul mercato attraverso la futura “Borsa dell’Energia”. Ma da cosa sarà determinato il valore dei certificati verdi? Questo aspetto è di fondamentale importanza, perché il successo del meccanismo dipenderà, in sostanza, da una loro adeguata valorizzazione. Si ritiene che il valore dei certificati verdi, più che dal prezzo a cui il GRTN collocherà i suoi “impianti CIP 6/92”, sarà determinato dall’equilibrio tra la domanda e l’offerta. L’opinione comune è che, al 2002, il 2% relativo al Portafoglio Verde si tradurrà in un volume di energia prodotta da impianti a fonte rinnovabile (entrati in funzione dopo il 1/4/99) pari a 4÷4,4 miliardi di kWh all’anno; a questa produzione corrisponderebbe una potenza stimabile di 1000-1100 MW; il valore dei certificati dipenderà dal superamento o meno di questi 1000 MW. Un ruolo importante avrà, pertanto, il tipo di politica che il GRTN ed il Governo intenderanno realizzare: ad esempio, se si dovesse coprire con nuovi impianti più del 2%, il valore dei certificati verdi si deprezzerebbe; allora, se si vorrà un sostanziale equilibrio dei prezzi, si dovrà decidere di aumentare la percentuale obbligatoria del portafoglio.
Un altro importante aspetto da ricordare è che sarà possibile cumulare i ricavi dalla vendita di certificati verdi ed i benefici ottenuti da altri strumenti di incentivazione; l’unica incompatibilità, per il privato, riguarda i contributi in conto esercizio del CIP 6/92.
Da quanto detto, il nuovo sistema appare privilegiare le tecnologie meno care e, dunque, potrebbero venire trascurate altre fonti meno competitive, comunque meritevoli di sostegno. È il caso del fotovoltaico che trova ostacoli nei suoi costi ancora elevati e nella piccola taglia degli impianti. Tuttavia sono allo studio alcune soluzioni che forse consentiranno di superare questa sperequazione.
Il grande interesse e qualche incertezza sul nuovo sistema sono emersi anche tra le fila degli operatori in occasione del recente workshop organizzato da ISES ITALIA dal titolo “Le opportunità commerciali per le fonti rinnovabili. Il nuovo mercato dell’energia ed i certificati verdi” (Roma, 10 aprile 2000).
ISES ITALIA INCONTRA GLI OPERATORI DEL SETTORE SOLARE TERMICO: STRATEGIE A MEDIO TERMINE PER SUPERARE LE BARRIERE ALLO SVILUPPO DEL MERCATO
Il 4 aprile scorso, presso la Sede di ISES ITALIA a Roma, si è tenuta una riunione tra alcuni dei principali operatori del settore solare termico ed i responsabili di ISES ITALIA allo scopo di delineare azioni e strategie comuni in grado di contribuire alla crescita del mercato ed al superamento delle barriere non tecniche. Si riportano, in estrema sintesi, i punti della discussione ritenuti prioritari dai partecipanti ed alcune linee di intervento, che potranno costituire le basi per una collaborazione a lungo termine tra gli operatori del settore e l’Associazione.
Aspetti normativi.
Si è evidenziata la mancanza di una normativa di settore che indichi le procedure di certificazione dei collettori. Si ritiene, ad esempio, necessario affiancare ai test di efficienza sui collettori piani anche certificazioni di sistema basate sulla ISO 9459-2, considerando modalità di prelievo dell’acqua calda dai serbatoi più aderenti agli andamenti orari reali dei consumi.
Incentivi al settore privato (soggetti IRPEF).
Più che incentivi a fondo perduto, si auspicano benefici di carattere fiscale, come la deduzione dalla dichiarazione del reddito del costo del sistema solare ed una drastica riduzione dell’aliquota IVA sugli impianti solari (0÷4%).
Incentivi al settore privato commerciale (soggetti IRPEG).
Non disperdere i finanziamenti in conto capitale su numerosi piccoli impianti potrebbe consentire di concentrarli più efficacemente su impianti di taglia maggiore. La Regione Lazio ha recentemente adottato un criterio simile, limitando i finanziamenti agli impianti di costo superiore ai 30 milioni di lire.
Semplificazione procedure.
L’autocertificazione è stata individuata come uno strumento per la semplificazione delle procedure necessarie sia per le domande di finanziamento, sia per le richieste di defiscalizzazione. Inoltre, si considera fondamentale, a livello nazionale, la deregolamentazione delle norme urbanistiche che ostacolano l’installazione dei sistemi solari (ad esempio, sul modello adottato dalla Provincia di Trento).
Legge 10/91.
Tra le varie azioni proposte per superare le barriere applicative alla legge 10/91, si ritiene basilare una migliore informazione tecnica ed il continuo aggiornamento del personale che valuta i progetti di impianti solari termici presso gli Uffici Tecnici Comunali, Regionali e Provinciali. Pertanto, è stata proposta la realizzazione di materiale informativo e di seminari ad hoc. Si auspica, inoltre, che il Governo segnali formalmente agli Enti Locali la rilevanza della 10/91, anche per gli impegni di carattere ambientale che il nostro Paese ha contratto.
È in corso di preparazione una proposta di attività ed iniziative a breve medio termine da parte del Gruppo di Lavoro “Solare Termico” di ISES ITALIA sulla base delle considerazioni emerse. Appena disponibile verrà diramato ai partecipanti all’incontro del 4 aprile ed ai Soci ISES ITALIA e pubblicato sulle pagine del nostro sito internet.
LE REGIONI BASILICATA, MARCHE E TOSCANA APPROVANO FINANZIAMENTI PER LO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI
Finanziamenti dalla Regione Basilicata per l’edilizia, l’industria l’artigianato e l’agricoltura
Con tre distinti bandi, la Regione Basilicata (Bollettino Ufficiale della Regione n. 22 del 4 aprile 2000) ha impegnato una somma di £ 3.814.029.000 per contributi, previsti dalla legge 10/91, a sostegno di interventi nei settori dell’edilizia, dell’industria e artigianato, del terziario e dell’agricoltura.
Bando A – Edilizia pubblica e privata (3 miliardi di lire).
Stabilisce finanziamenti in conto capitale del 30% (elevati al 40% per i soggetti pubblici) per un’ampia tipologia di interventi con sistemi solari termici, fotovoltaici (in questo caso il contributo è elevabile al 75%), combustione di residui vegetali, applicazione di tecnologie solari passive. Il bando sostiene anche interventi nel settore del risparmio energetico. La spesa massima ammissibile non potrà superare i 400 milioni di lire per i soggetti pubblici e 50 milioni di lire per i privati.
Bando B – Industria, Artigianato e Terziario (300 milioni di lire).
Ammette domande per l’installazione di impianti di potenza fino a 10 MW termici o 3 MW elettrici relativi ai servizi generali e al ciclo produttivo. Tra gli interventi possibili: sistemi alimentati a biomasse, sistemi solari termici e fotovoltaici, eolici, sfruttamento del biogas. Sono concessi contributi in conto capitale nella misura del 30% per interventi che non oltrepassino la soglia di 400 milioni di lire.
Bando C – Agricoltura (188 milioni).
Incentiva gli interventi di risparmio energetico e di utilizzo delle fonti rinnovabili nel settore agricolo (imprese e consorzi agricoli) con contributi del 50%, elevabili al 60% per le cooperative. Anche in questo caso gli impianti devono avere una potenza fino a 10 MW termici o 3 MW elettrici. Alcune tipologie di intervento: impianti a biomasse, sistemi eolici, fotovoltaici e solari termici. La spesa massima ammissibile è pari a 50 milioni di lire.
Per tutti i bandi i termini per la presentazione delle domande scadono il 3 giugno 2000.
È possibile scaricare i bandi dal sito della Regione Basilicata (www.regione.basilicata.it) e reperire i moduli per la richiesta di contributi presso gli uffici del Dipartimento Regionale alle attività produttive di Potenza, Matera, Lagonegro e Melfi.
Per informazioni: Regione Basilicata
Ufficio Infrastrutture Generali – Dr. D. Bruni
tel.: 0971 448611 fax: 0971 448630
e-mail: dobruni@regione.basilicata.it
Contributi per risparmio energetico e fonti rinnovabili nella Regione Marche
Il 12 Aprile 2000 è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale n. 40 la Delibera n. 334 della Regione Marche su “Modalità e procedure per la concessione dei contributi finalizzati ad incentivare il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”, in applicazione dalla Legge 10/91. Tutte le domande vanno riferite a progetti i cui lavori siano iniziati a partire dal 1/1/99 o da realizzarsi successivamente alla data di presentazione. La Delibera prevede:
Contributi per il contenimento dei consumi energetici nei settori industriale, artigianale, terziario ed agricolo (£ 1.325.000.000). Sono finanziati vari interventi mirati all’uso razionale dell’energia con contributi in conto capitale per una quota del 25% delle spese ammissibili. La scadenza per la presentazione delle domande è il 27 maggio 2000.
Contributi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (£ 1.400.000.000).Vengono erogati contributi del 30% per la realizzazione di impianti di potenza superiore ai 200 kW utilizzanti energia idraulica, eolica, da biomasse, da biogas (non si fa riferimento al fotovoltaico, per il quale si attendono i finanziamenti del Programma 10.000 Tetti FV). La scadenza è l’11 giugno 2000.
Contributi per l’utilizzo dell’energia solare termica (£ 220.000.000). Sono previsti contributi del 35% per l’installazione di pannelli solari termici aventi una superficie utile, per ogni intervento, di almeno 8 m2 per pannelli piani e 6 m2 per pannelli sottovuoto. La scadenza è il 27 maggio 2000.
Contributi per la diffusione della cultura energetica. Per favorire l’utilizzo delle fonti rinnovabili ed un uso razionale dell’energia la Regione promuoverà convegni, conferenze e campagne informative, anche tramite mezzi di informazione di massa, in modo da coinvolgere sia gli operatori del settore, sia gli utenti finali. Per queste iniziative la Regione ha stanziato 30 milioni di lire.
È possibile scaricare i bandi, i modelli per le domande e le relative schede tecniche dal sito:
http://www.marcheimpresa.net/strumenti/default.htm
Per informazioni: Servizio Artigianato e Industria della Regione Marche
Responsabile: Dr. Luciano Calvarese
tel.: 071 8063706 e-mail: luciano.calvarese@regione.marche.it
Sottoscritto in Toscana l’accordo di settore per il solare termico
Il 4 marzo è stato approvato dalla Giunta regionale l’accordo di settore per promuovere l’utilizzo di energia da fonte solare per uso termico con contributi in conto capitale del 25% (IlSolea360gradi, dicembre ’99), come previsto dalla delibera regionale n. 1172 del 18/10/99.
I contributi verranno concessi fino ad esaurimento dei fondi disponibili (1 miliardo di lire). L’accordo, pubblicato sul B.U.R. n. 17 del 26 aprile, è stato sottoscritto dai principali operatori toscani del settore che si sono impegnati ad installare gli impianti garantendone il funzionamento per 5 anni, a riscuotere in forma rateizzata l’importo non coperto da contributi e a presentare le fatture direttamente alla Regione.
Per informazioni: Regione Toscana
Dip.to delle Politiche Territoriali ed Ambientali – Area Energia
http://www.regione.toscana.it
UN SEMINARIO SUL POTENZIALE DELLE ENERGIE RINNOVABILI NEI PARCHI
Nell’ambito di un progetto europeo Thermie B, la Rete lombarda di “Punti Energia” ha organizzato il 7 aprile scorso, presso il Parco Adda Nord, un seminario dal titolo “Energie rinnovabili nei Parchi Regionali. Uno strumento per la sostenibilità”, dove sono stati presentati i risultati della valutazione del potenziale da energie rinnovabili disponibile nel territorio del Parco Regionale ospitante, ma anche le potenzialità in aree simili in Lombardia ed in Europa. Nell’ambito del Parco Adda Nord è stata individuata una serie di possibili impianti produttori di energia. Il tratto di fiume, compreso tra l’uscita del Lago di Como e l’immissione nel pianalto alluvionale, è già ricco di esempi di sfruttamento delle acque, da quelli storici (il battello di Leonardo) a quelli, più recenti, legati alla industrializzazione lombarda (prime centrali idroelettriche progettate per uso locale o per fornire forza motrice alla rete tranviaria di Milano). Esistono tuttavia le condizioni per lo sfruttamento di ulteriori 6 salti idraulici, che favorirebbero anche la navigazione fluviale. L’utilizzo della biomassa è limitato, a causa dell’elevata densità insediativa, ad un impiego per singole utenze, e non appare in grado di alimentare reti di teleriscaldamento a biomasse. Risultati interessanti potrebbero essere conseguiti se venisse adottata in maniera sistematica una politica di risparmio energetico, soprattutto nel settore edilizio, sia con interventi mirati all’integrazione delle fonti rinnovabili, solare termico e fotovoltaico, sia attraverso normali azioni di retrofit sugli edifici.
Il seminario ha voluto richiamare l’attenzione anche sulle logiche di Agenda 21 Locale, sulla quale i Parchi possono ricoprire un ruolo determinante e diventare soggetti per la promozione e lo sviluppo, in ambiti territoriali sovracomunali, di politiche ambientali sostenibili.
Un altro esempio interessante di utilizzo delle rinnovabili nei Parchi è lo studio di fattibilità, curato dall’Istituto di Ricerca Ambiente Italia (Ufficio per il Nord-Est), per un’area dimostrativa “Fossil Free” nel Parco Nazionali delle Dolomiti Bellunesi, dove è stato progettato, in particolare, un utilizzo ampio e “sostenibile” delle biomasse.
Per informazioni: Ing. S. Rugginenti (Punto Energia Cremona)
e-mail: cremona@puntoenergia.it
IL MEDIOCREDITO FINANZIA LE CENTRALI EOLICHE IN ITALIA MERIDIONALE
Il Mediocredito Centrale è il capofila di un piano finanziario di circa 730 miliardi di lire che consentirà la realizzazione di 283 megawatt eolici in cinque Regioni meridionali (Campania, Puglia, Molise, Basilicata e Sardegna). Gli impianti, alcuni dei quali già prossimi al completamento, saranno sviluppati dall’Italian Vento Power Corporation (IVPC) di Avellino, che avrà a fianco, in qualità di promoter, due società statunitensi: la Mission Edison Energy e la UPC, entrambe già presenti in Italia con altre iniziative energetiche a basso impatto ambientale.
Nel project financing, interamente sottoscritto da Mediocredito, potrebbero entrare due importanti istituti finanziari: l’inglese Greenwich Natwest e l’olandese Mees Pierson Fortis Bank.
L’operazione consentirà il rilancio della azienda IWT di Taranto (Gruppo Ansaldo-Finmeccanica) che costruisce macchine danesi Vestas utilizzate negli impianti IVPC. Si prevede che il 70% dei materiali necessari alla realizzazione delle centrali sia di provenienza italiana con una creazione di quasi 400 posti di lavoro.
AGORES, IL SITO UFFICIALE DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER LE RINNOVABILI: WWW.AGORES.ORG
È attivo dal 6 aprile “Agores” (http://www.agores.org), il sito ufficiale dell’Unione Europea per le energie rinnovabili. Progettato per costituire il punto di riferimento e centro di informazioni sulle rinnovabili, Agores funzionerà da sostegno informativo alle strategie comunitarie nel settore, che indicano come obiettivo al 2010 la copertura del 12% del fabbisogno energetico dell’U.E. con le fonti rinnovabili e svolgerà la sua azione anche nell’ambito della Campagna Take-Off.
Il sito è suddiviso in 4 sezioni: la politica e le strategie nazionali ed europee per lo sviluppo delle rinnovabili; le attività (progetti, studi, educazione e formazione, azioni pilota, analisi di mercato, ecc.); le informazioni tecniche sulle singole fonti ed un’ampia sezione relativa ai principali attori del settore a livello internazionale. Vengono inoltre riportate notizie, eventi, un database dei progetti e delle pubblicazioni, ma soprattutto si ha la possibilità di essere aggiornati sui programmi comunitari a sostegno delle rinnovabili.
PROPOSTA UN’AGENZIA EUROPEA PER LE RINNOVABILI
I membri della Commissione per l’industria, il commercio esterno, la ricerca e l’energia del Parlamento europeo hanno chiesto che sia istituita un’Agenzia europea delle energie sostenibili, sul modello dell’Agenzia europea dell’ambiente. Tale agenzia si occuperebbe di tutti gli aspetti delle energie rinnovabili ed avrebbe il mandato di formulare raccomandazioni sulle modalità per conseguire gli obiettivi in materia di energie rinnovabili nell’UE. La richiesta nasce anche dall’approvazione di una precedente relazione parlamentare che richiede sia un trattamento uniforme della disciplina comunitaria in materia di aiuti statali, così che tutte le forme di energia siano sottoposte alle medesime disposizioni, sia l’introduzione di una carbon tax in tutta l’UE. Gli europarlamentari sono stati concordi nell’affermare che “il sostegno delle fonti rinnovabili deve essere una questione prioritaria che richiede un trattamento separato e specifico, ma non deve essere visto come un sussidio diretto”.
Fonte: EP News (24/3/2000)
SUNDAY 2000 – LA GIORNATA EUROPEA DELL’ENERGIA SOLARE
Un evento per promuovere l’energia solare in ogni località italiana ed europea
Il SunDay ha l’obiettivo di diffondere presso il grande pubblico la conoscenza dell’energia solare e delle fonti energetiche rinnovabili. Gli eventi SunDay devono essere promossi e gestiti localmente su base volontaria. Nel proprio ambito, ogni cittadino può sensibilizzare componenti della società civile locale al fine di organizzare la giornata dell’energia solare nel Comune o nella Provincia di appartenenza.
Gli eventi Sunday2000 in Italia sono segnalati sul sito di ISES ITALIA
BREVI DAL MONDO
LE CONDIZIONI PER REALIZZARE LA PROMESSA DEL FV SECONDO GREENPEACE
Greenpeace International ha pubblicato un rapporto (“Solar Energy: From Perennial Promise to Competitive Alternative”, agosto ’99), commissionato al KPMG Bureau voor Economische Argumentatie, istituto olandese per la ricerca economica e la consulenza politica, che analizza gli interventi, a livello governativo ed industriale, capaci di rendere economicamente competitiva la tecnologia fotovoltaica (FV).
Il costo del kWh prodotto da un sistema FV è molto più alto di quello prodotto da fonte convenzionale; le ragioni principali risiedono nella ridotta domanda della tecnologia e nei suoi costi elevati; ciò crea un classico circolo vizioso: finché la domanda è scarsa, la produzione resterà ridotta e costosa, e finché la produzione è ridotta e costosa, il prezzo rimarrà alto e, di conseguenza, la domanda limitata. Come spezzare questa catena? Tre fattori possono influenzare il prezzo del FV: lo sviluppo tecnologico, i sussidi, la produzione di scala. Nel breve periodo non è ragionevole ipotizzare una sostanziale riduzione dei costi attraverso progressi tecnologici, sebbene esistano ampi margini di miglioramento dei rendimenti. Percorrere unicamente la strada dei sussidi statali è estremamente costoso (si ritiene, ad esempio, che in Olanda dovrebbero essere quadruplicati). Dunque, secondo gli autori del rapporto, la soluzione più efficace sta nell’aumentare la produzione di celle e moduli FV di un fattore 25 rispetto al maggior impianto produttivo oggi in funzione; questo consentirebbe la riduzione di un fattore 4 del costo dell’energia da FV, tale da renderlo molto vicino alla competitività economica. Sarebbe pertanto necessario realizzare un impianto produttivo con una capacità di 500 MW, di cui viene dimostrata la fattibilità tecnologica.
Con l’acquisto di azioni della Royal Dutch Shell, per un totale di 250.000 Euro, Greenpeace ha intrapreso una vasta campagna per forzare la compagnia petrolifera olandese ad investire in energia solare. Il 9 Maggio 2000 si terrà l’annuale Assemblea Generale della Shell, durante la quale Greenpeace presenterà appunto la sua proposta di realizzare il mega impianto. Una proposta simile è stata lanciata anche all’Assemblea Generale della BP Amoco del 13 Aprile da parte di SANE BP, un gruppo di azionisti della BP Amoco formatosi in occasione di una campagna ambientalista contro la realizzazione di un impianto per l’estrazione di petrolio nel circolo polare artico.
Per informazioni: Greenpeace International
http://www.greenpeace.org.uk
(Dalla sezione del sito dedicata alle energie rinnovabili è possibile scaricare l’intero rapporto)
APERTE LE CANDIDATURE PER IL PREMIO KARL BÖER
La commissione per il premio “Karl W. Böer Solar Energy Medal of Merit” dell’Università di Delaware (USA) invita a presentare le candidature per l’edizione del 2001. Il consueto premio biennale (40.000 $), viene assegnato alla personalità che nel corso degli ultimi anni ha particolarmente contribuito a promuovere l’utilizzo dell’energia solare attraverso attività imprenditoriali, di ricerca o di divulgazione.
I vincitori delle precedenti edizioni sono stati autorevoli personaggi come il presidente statunitense Jimmy Carter, per il suo impegno nella mobilitazione dell’opinione pubblica internazionale sull’energia solare (1993); David E. Carlson, per la scoperta e la diffusione commerciale delle celle fotovoltaiche a film sottile in silicio amorfo (1995); Adolf Goetzberger, per la sua leadership nella comunità internazionale dell’energia solare e per la fondazione del Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems (1997); Stanford R. Ovshinsky, per l’attività pioneristica nella ricerca sui semiconduttori amorfi e per i risultati ottenuti nello sviluppare tecnologie a basso costo per le celle a film sottile (1999).
La Commissione che si occupa di esaminare le candidature è composta principalmente da esponenti statunitensi del settore; tra questi, il presidente dell’American Solar Energy Society (ASES) e il direttore del National Renewable Energy Laboratory (NREL). La scadenza per la presentazione delle candidature è il 1° settembre 2000.
Per informazioni sul premio e sulle modalità delle candidature:
http://www.udel.edu/iec/index.html
ASTRASOLAR OFFRE OPPORTUNITÀ PER ENTRARE NEL MERCATO FV
L’AstraSolar, nuova compagnia del settore fotovoltaico nata da una joint-venture tra la statunitense Astropower e la spagnola Atersa (IlSolea360gradi, 11/99), è alla ricerca di partner anche esteri per ampliare la sua rete di MODCOs (Module Manufacturing Company), cioè di società che si occupino dell’assemblaggio e della commercializzazione dei moduli FV. Le celle ed i componenti del sistema FV verranno fornite dall’impianto produttivo dell’AstraSolar situato a Valencia, in Spagna.
La società spagnola offre dunque l’opportunità, ad operatori anche di recente esperienza, di entrare nel mercato del fotovoltaico, garantendo ai suoi nuovi partner assistenza tecnica e finanziaria, addestramento e sostegno nello sviluppare strategie di marketing.
Una parte consistente del sito di AstraSolar è dedicata a fornire tali informazioni in maniera dettagliata.
Per informazioni: AstraSolar
http://www.astrasolar.com
NOTIZIE DA ISES ITALIA
CONTINUA L’ESPERIENZA DEL TAVOLO-RETE
Al secondo incontro del 12 aprile grande attenzione al ruolo degli Enti Locali
Con il secondo incontro, tenutosi il 12 Aprile presso il Ministero dell’Ambiente su invito del prof. Gianni Silvestrini continua l’esperienza, promossa da ISES ITALIA in occasione del Forum Solare di Bologna, di un TAVOLO-RETE, che riunisce associazioni, coordinamenti ed organismi che operano nel settore delle rinnovabili (FER) e sono interessati ad approfondire le problematiche e le barriere alla loro diffusione e a proporre possibili azioni per rimuoverle (IlSolea360gradi, 3/2000). Tra gli argomenti della riunione, il ruolo degli Enti Locali, in particolare dei Comuni, molti dei quali già fortemente impegnati nell’applicazione dell’Agenda 21, a volte con l’adozione di provvedimenti che vanno anche al di là di quanto stabilito dalle indicazioni approvate a livello nazionale.
L’incontro ha offerto la possibilità di segnalare i numerosi vincoli ambientali ed architettonici che ostacolano lo sviluppo delle FER e chiedere, in una sede istituzionale tra le più autorevoli, le opportune verifiche sull’applicazione dell’obbligo prescritto dall’art. 26 della Legge 10/91 su tutti gli atti pubblici ed i contratti di appalto. Da più parti si è lamentata, inoltre, l’inadeguatezza degli strumenti legali che non consentono di applicare le nuove tecnologie in edilizia, settore da riqualificare completamente e che, dal punto di vista energetico, mostra chiari segni di obsolescenza. Hanno completato il quadro delle rimostranze sugli ingiustificati ritardi e la gestione dei programmi nazionali (Comune Solarizzato e 10.000 Tetti FV) che stanno ostacolando, di fatto, il decollo dell’industria delle tecnologie solari in Italia, paese che tarda a sviluppare una seria politica industriale del settore.
La recente adozione di varie misure a favore delle rinnovabili (l’adozione dell’IVA al 10% per gli impianti solari, il Portafoglio Verde al 2% ed i certificati verdi, il meccanismo del Green Pricing con le sue potenzialità, la direttiva sulla liberalizzazione nel mercato del Gas che obbligherà i distributori ad avere una quota da FER) è comunque il segnale positivo che è possibile fare ancora di più. Le specifiche caratteristiche di mercato di ogni tecnologia, pur tenendo ben presente il generale contesto – indirizzato sempre più verso una maggiore integrazione – fanno ritenere opportuno il proseguimento di incontri separati per i vari settori (vedi solare termico sopra).
Il prof. Silvestrini ha raccolto le questioni emerse e, sintetizzate alcune iniziative a livello nazionale a favore delle FER, ha sottolineato l’importanza che avrà la capacità degli operatori di sfruttare i nuovi strumenti del mercato dell’energia. Ha poi auspicato la continuazione e l’eventuale allargamento di questo tipo di riunioni anche ad altri soggetti, quali ad esempio i rappresentanti dei consumatori e dei sindacati.
Numerosi intervenuti hanno espresso l’auspicio che tale organismo informale, e perciò agile e diretto, si dimostri capace di individuare percorsi ed elaborare proposte sul tema delle FER, costituendo una “lobby” in grado di evidenziare e denunciare le molti sovvenzioni, dirette ed indirette, alle fonti energetiche convenzionali, così come le contraddittorie posizioni dell’UE in campo energetico. Un “Manifesto delle Rinnovabili”, è stato evidenziato, potrebbe essere un primo fondamentale strumento per conseguire risultati concreti, in cui contemplare un programma rivolto specialmente agli Enti Locali.
Una terza riunione del TAVOLO-RETE è prevista a fine Maggio. Per i verbali completi della 1a e della 2a riunione rimandiamo al sito internet di ISES ITALIA.
PROGETTO SULLA STORIA DELL’ISES E DELL’ENERGIA SOLARE
Invito alla presentazione di proposte e tesi di laurea
Nel 2004 cade il 50° anniversario della fondazione di ISES International e nel 2005 il 50° anniversario della prima conferenza mondiale sulla scienza dell’energia solare.
In vista di questi appuntamenti ISES International ha avviato un progetto della durata di 4 anni volto a ricostruire le tappe fondamentali dello sviluppo della propria organizzazione e delle attività di ricerca scientifica e tecnologica che hanno condotto all’attuale stato dell’arte delle moderne tecnologie solari (solare fotovoltaico, solare termico, eolico, biomasse, architettura solare, idrico).
L’invito a partecipare al progetto è rivolto ai Soci di ISES ITALIA, ma esteso anche ai non Soci; è previsto che la partecipazione sia soprattutto su base volontaria; solo alcune ricerche di particolare interesse potranno essere remunerate con le risorse messe a disposizione da eventuali sponsor.
È disponibile varia documentazione per la consultazione di studenti che intendano dedicare la propria tesi di laurea all’argomento e per ricercatori e studiosi che volessero portare un loro contributo al progetto, sia su specifici aspetti tecnici, sia su argomenti di natura più generale, da quelli di politica energetica, agli aspetti economici, al ruolo degli organismi internazionali e nazionali, legati agli ultimi 50 anni di storia dell’energia solare.
Per informazioni: Ing. Cesare Silvi (Presidente di ISES International)
e-mail: csilvi@indra.com
“LA CITTÀ SOSTENIBILE: L’ENERGIA NEL CONTESTO URBANO E LE PROSPETTIVE PER LE ENERGIE RINNOVABILI”
Discorso tenuto dall’Ing. Paolo Degli Espinosa in occasione della sua nomina a Vice-Presidente di ISES ITALIA
La relazione è consultabile sul sito internet di ISES ITALIA (Documenti)