N. 2 FEBBRAIO 1999

 

In questo numero:

  • CRESCE L’UTILIZZO DI INTERNET PER LA PROMOZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI
  • LETTERA APERTA DI ISES ITALIA PER LA VALORIZZAZIONE DEL 41%
  • LINEE-GUIDA DEL CONCETTO DI “RISULTATO SOLARE GARANTITO”
  • RISCALDARE CASE ED UFFICI CON IL SOLARE
  • LE PROSSIME REALIZZAZIONI DELL’ITALIAN VENTO (IVPC). PER L’ESTATE IN RETE ALTRI 60 MW
  • DANIMARCA: IL PARLAMENTO RESPINGE UN NUOVO SISTEMA DI INCENTIVI
  • L’INTERNATIONAL ENERGY AGENCY ORGANIZZA WORKSHOP SULL’UTILIZZO DELL’ENERGIA SOLARE NELLE CITTÀ
  • STUDIO SU IMPATTI SOCIO-ECONOMICI DELLE RINNOVABILI
  • LA PROGETTAZIONE DEI MODULI FV PER GLI EDIFICI
  • DALLA COMMISSIONE EUROPEA
  • IN BREVE DAL MONDO
  • NOTIZIE DA ISES ITALIA

CRESCE L’UTILIZZO DI INTERNET PER LA PROMOZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI

Prospettive del network ISES e di altre iniziative internazionali: la grande massa di informazioni sulle energie rinnovabili presente su internet. Mezzo miliardo di persone parleranno di rinnovabili grazie all’evento “Earth Day 2000”, che sarà lanciato a breve sulla rete.

La rapida diffusione di internet ha aperto negli ultimi anni ampie prospettive per l’informazione e la disponibilità di strumenti informatici “on line” anche nel settore dell’energia solare, dove l’informazione, come sanno gli addetti ai lavori, è un aspetto cruciale.

L’International Solar Energy Society ha colto queste nuove opportunità offerte dalla rivoluzione informatica sin dal 1994. In quella occasione ISES attivò una intensa promozione dei siti internet delle proprie sezioni nazionali, incluso il sito di ISES ITALIA. Tuttavia il maggior impegno di ISES è stato rivolto allo sviluppo di un sistema informatico, WIRE (World-wide Information Systems for Renewable Energy), che fosse in grado di rispondere alle sfide, non solo scientifiche e tecniche, del nuovo millennio. WIRE, ancora in fase di sviluppo e finora realizzato grazie ad un sostegno finanziario tedesco, costituirà una piattaforma informatica per consultazioni di diversa complessità: da documenti a carattere divulgativo accessibili a tutti, a quelli di natura scientifica, tecnologica e progettuale, accessibili esclusivamente ai Soci ISES (http://www.ises.org). I documenti provengono da ogni parte del mondo e costituiscono una enorme ed aggiornata banca dati sullo stato dell’arte delle diverse tecnologie.

L’intero progetto WIRE dovrebbe essere completamente attivato a partire dall’anno 2000 e sarà parte integrante delle offerte e delle domande di servizi di tutta la rete ISES che ha attualmente oltre 50 sezioni nazionali e Soci in oltre 100 Paesi.

I siti che trattano le fonti energetiche rinnovabili sono, in questi anni, cresciuti rapidamente sia in numero sia per la qualità delle informazioni. Ci sono siti gestiti da organizzazioni non-profit, siti con finalità promozionali che arrivano ad offrire complessi software di progettazione, come quelli messi in rete dal governo canadese per la valutazione di progetti (vedi il software RETscreen: http://cedrl.mets.nrcan.gc.ca/RETscreen/RETscreen) o dal Dipartimento per la Progettazione Urbanistica e Architettonica di Los Angeles (www.aud.ucla.edu/energy-designs-tools) per la progettazione di case solari. Altri siti sono stati realizzati dalle industrie con scopi prettamente commerciali, per la vendita di un’ampia gamma di prodotti “solari” anche per via informatica.

Internet è anche il mezzo con il quale l’Earth Day Network lancerà, il prossimo 22 aprile 1999, l’evento “Earth Day 2000”, interamente dedicato al tema dell’energia e, in particolare, alla transizione dall’uso delle energie convenzionali all’uso dell’energia solare e delle altre fonti rinnovabili. Si prevede che l’Earth Day possa mobilitare sul tema dell’energia fino a mezzo miliardo di persone in tutto il pianeta.

Per entrare nel mondo dell’informazione “on line” delle rinnovabili:
http://www.isesitalia.it (rubrica “Altri Siti”)

LETTERA APERTA DI ISES ITALIA PER LA VALORIZZAZIONE DEL 41%

ISES ITALIA ha inviato una lettera aperta ai Ministri della Repubblica e ai Presidenti delle Commissioni della Camera e del Senato per chiedere il mantenimento del provvedimento che stabilisce la detrazione fiscale del 41% delle spese sostenute per l’impiego nell’edilizia di fonti di energia rinnovabili o assimilate (Legge n. 449 29.12.97 collegata alla Finanziaria 1998), oltre la data della sua scadenza prevista alla fine del 1999.

Nei primi 15 mesi di vita il provvedimento è stato scarsamente applicato a seguito della complessità delle procedure, l’impreparazione di alcuni Uffici Tecnici Comunali nel recepimento della legge e gli elevati oneri delle concessioni comunali. Queste difficoltà hanno finito per penalizzare soprattutto gli interventi di modesta entità.

Inoltre, la durata limitata del provvedimento (2 anni) sta giocando pesantemente a sfavore della diffusione della conoscenza di questa opportunità di sgravio fiscale.

Alla luce di ciò ISES ITALIA, nella sua lettera a firma del Presidente Vincenzo Naso, ha chiesto ai Ministeri ed ai rappresentanti del Parlamento interessati all’argomento di “… mantenere lo sgravio fiscale riservato all’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e assimilate almeno fino al 2005, possibilmente semplificando, dal punto di vista delle modalità burocratiche di fruizione, il provvedimento e accompagnandolo con circolari esplicative dirette agli operatori comunali che permettano loro di superare la complessità tecnico-formale di applicazione”.

LINEE-GUIDA DEL CONCETTO DI “RISULTATO SOLARE GARANTITO”

Dalla fine degli anni ’80 nel settore del solare termico è emerso il concetto di “Risultato Solare Garantito” (GSR – Guaranteed Solar Results), soprattutto per impianti che richiedevano una superficie minima di captazione di 50 m2. Poiché utenti e ditte produttrici e installatrici di sistemi solari, da tempo, ritengono opportuno che il GSR diventi un prerequisito essenziale di ogni applicazione solare, compresi i piccoli impianti solari domestici scaldacqua (aspetto sottolineato anche dal “Programma Nazionale per la diffusione delle tecnologie solari” in fase di elaborazione da parte dell’ENEA), vogliamo esporre brevemente i suoi principi-guida.

Il principio GSR applicato ad un impianto per il riscaldamento dell’acqua per uso igienico-sanitario comporta che un impianto viene garantito per fornire annualmente un quantitativo minimo di energia per un dato consumo di acqua calda ad una data temperatura. Pertanto, un produttore che fornisce un pannello deve certificare per iscritto queste caratteristiche, che costituiscono, nello stesso tempo, un motivo di stimolo per chi produce e vende ed una garanzia per chi acquista.

Per poter mettere in pratica il concetto GSR è necessario valutare il servizio da realizzare; dunque, è necessario avere un metodo in grado di misurare il consumo di acqua calda e di verificare la parte di questa che è stata effettivamente scaldata dall’impianto solare.

Il concetto di GSR, così come è stato pensato nell’ambito di un progetto comunitario di alcuni anni fa, prevede che il cosiddetto “pool tecnico” (in genere composto da consulente tecnico, produttore, installatore e gestore) concordi con il cliente, tramite contratto, la quantità di energia che verrà fornita ogni anno all’impianto solare. Questo contratto ha una durata di 4 anni e si articola in due fasi:

Fase di verifica (primo anno)
L’impianto dovrebbe dimostrare di essere in grado di fornire la quantità di energia garantita; se, allo scadere del periodo, la produzione risultasse inferiore alle stime, il pool tecnico deve trovare una soluzione per migliorare la situazione a proprie spese.

Fase di conferma (3 anni)
La produttività dell’impianto deve mantenersi costante; durante questo periodo il contraente ha il diritto di correggere o migliorare l’impianto. Se alla fine del quarto anno l’energia fornita continua ad essere inferiore a quanto garantito, il pool tecnico è congiuntamente obbligato a risarcire il cliente in funzione del deficit energetico rilevato. Il risarcimento viene calcolato sulla base della differenza tra i risultati garantiti nel contratto e quelli registrati, in relazione ai costi complessivi di installazione: se l’installazione produce x% meno rispetto alla produzione garantita, il compenso sarà uguale a x% dell’investimento iniziale. Il risarcimento permette di mantenere invariati i tempi di ritorno dell’investimento calcolati al momento della realizzazione dello studio di fattibilità.

Fonte: “Garanzia di risultati per impianti solari termici ad uso collettivo”, Programma THERMIE – Azione n. SE17

RISCALDARE CASE ED UFFICI CON IL SOLARE

I sistemi solari termici possono essere utilizzati per integrare il calore di riscaldamento degli ambienti in ambito civile riducendo considerevolmente il carico termico dell’impianto tradizionale. Un fattore che ne ha limitato la diffusione è stata la scarsa integrabilità con i comuni impianti di riscaldamento a corpi scaldanti in ghisa o in acciaio. I comuni “termosifoni”, infatti, funzionano correttamente solo con un fluido termovettore che lavori ad una temperatura media variabile tra i 65 e i 90 °C. L’inserimento di un collettore solare in un circuito di questo tipo ne limiterebbe il funzionamento a quelle rare volte in cui il fluido nel collettore solare raggiunge quelle temperature.

I sistemi che invece si adattano ottimamente all’integrazione con un impianto solare termico a liquido sono i termoconvettori e, soprattutto, i pannelli radianti a pavimento.

I primi sono dei sistemi in cui il fluido riscaldato dall’impianto solare (e dal sistema tradizionale) viene fatto passare attraverso una batteria di tubi alettati orizzontali collegati fra loro. L’aria ambiente attraversa, per circolazione naturale o in circolazione forzata, la batteria e si riscalda velocemente. Anche in questo caso la temperatura di funzionamento ottimale è piuttosto elevata ma, rispetto ai sistemi a corpi scaldanti, i termoconvettori sono più flessibili alle variazioni di temperatura, quindi più adatti al riscaldamento con una tecnologia basata su una fonte aleatoria come il sole.

I pannelli radianti a pavimento sono dei sistemi costituiti da una serpentina di tubi che di solito sono installati a spirale, annegati nel massetto occupando gran parte della superficie del pavimento. La superficie di scambio termico con l’ambiente da riscaldare ha uno sviluppo superficiale molto maggiore rispetto a termosifoni e termoconvettori. In virtù dell’elevata superficie di scambio possono essere alimentati da un fluido a temperatura inferiore ai 40°C mantenendo ugualmente le condizioni ottimali di comfort termico. Una temperatura di esercizio vicina ai 40°C si sposa perfettamente con un impianto solare termico che in queste condizioni riesce a fornire fino al 50% del carico termico annuale dell’utenza.

LE PROSSIME REALIZZAZIONI DELL’ITALIAN VENTO (IVPC). PER L’ESTATE IN RETE ALTRI 60 MW

Dopo aver installato nel solo 1998, 76,8 MW di eolico nell’Appennino meridionale, l’Italian Vento Power Corporation (IVPC) di Avellino è già in procinto di cedere alla rete altra elettricità prodotta da turbine Vestas da 600 kW prossime all’installazione. Le macchine utilizzate sono per la quasi totalità costruite presso gli stabilimenti di Taranto della Italian Wind Technology (IWT).

Il primo impianto della IVPC ad essere operativo nel ’99 sarà quello di Rocca San Felice, con una potenza di 2,4 MW. Questo impianto è il primo dell’IVPC ad essere realizzato nella provincia di Avellino. La centrale di Alberona (FG), attualmente di 3 MW, verrà portata a 33 MW con l’installazione di 50 nuove macchine; l’allaccio alla rete elettrica è previsto per l’inizio dell’estate.

Tra la fine di maggio e l’inizio di giugno inizieranno i lavori per la centrale di Andretta-Bisaccia (AV), che avrà una potenza totale di circa 29,4 MW (49 turbine). La centrale di Rocca S. Felice e una parte della centrale Andretta-Bisaccia (10 MW), avevano ottenuto le concessioni sotto la società WEST, che recentemente le ha cedute all’Italian Vento per la loro effettiva realizzazione (in totale la WEST ha ceduto all’IVPC concessioni per impianti per circa 200 MW).

In base alle autorizzazione ottenute nell’ambito degli incentivi previsti CIP 6/92, oltre alle tre centrali elencate, l’IVPC ha in programma altri 12 progetti nell’area dell’Appennino meridionale, circa 30 MW in Sicilia e 20 MW in Sardegna, per un totale di circa 285 MW. Pertanto, al termine del prossimo biennio, la società avellinese avrà in gestione un totale di circa 490 MW.

L’IVPC sta accompagnando la sua attività industriale con una serie di iniziative, che intendono promuovere l’energia eolica (convegni, sponsorizzazioni, borse di studio, ecc.) nelle aree interessate dai suoi impianti e in particolare nella Regione Campania.

Per informazioni: IVPC srl
Via Circumvallazione, 54/H 83100 Avellino
tel. 0825 781473 fax 06 781472
e-mail: ivpc-srl@tip.it
http://www.ivpc.com

DANIMARCA: IL PARLAMENTO RESPINGE UN NUOVO SISTEMA DI INCENTIVI

Il Parlamento danese ha rifiutato di cambiare l’attuale legge (feed-in law) con un sistema in cui le società elettriche offrano una quota percentuale stabilita di elettricità prodotta da fonte rinnovabile. La caratteristica principale della feed-in law, al contrario, è nella certezza della tariffa che viene pagata per la vendita del kWh ceduto alla rete. Tale regime di incentivazione è attualmente in vigore nei paesi dove l’eolico ha avuto il suo maggiore successo, come, appunto, Danimarca, Germania e Spagna. Il nuovo modello proposto, definito “Green Labels”, è in vigore in Olanda; utilizza dei certificati che identificano determinate quantità di chilowattora e che possono essere venduti dai produttori di energia da fonti rinnovabili (ad esempio, dagli operatori eolici) alle stesse società elettriche. In Olanda l’emissione di un certificato equivale a 10.000 kWh ed è venduto ad un valore oscillante tra 35 e 44 lire per kWh. Anche le compagnie elettriche possono produrre energia pulita e, quindi, tenere per sé tali certificati. Secondo la legge olandese, la quota di energia elettrica da fonte rinnovabile che deve essere offerta dalle utility locali è del 3% entro il 2000.

La proposta di adottare lo stesso sistema in Danimarca, da parte del Ministro dell’Energia, è stata bocciata dal Parlamento, soprattutto per le pressioni operate dalle organizzazioni danesi e tedesche del settore eolico, anche alla luce dei modesti risultati ottenuti nei Paesi Bassi dove è in vigore 15 mesi.

Tuttavia è probabile che la feed-in law danese potrà subire dei cambiamenti. Infatti, è in discussione un provvedimento che prevede un sistema con un tasso di remunerazione uguale a quello attuale (circa 134 lire/kWh), ma, secondo quanto stabilito dalla direttiva europea, è stato proposto che il pagamento aggiuntivo sia a carico delle società elettriche invece che dello Stato.

Al momento, la Commissione europea sta lavorando ad una direttiva sull’accesso della elettricità da fonte rinnovabile al mercato interno (una bozza è su internet: www.wind-energie.de).

Se questa disposizione dovesse passare la legge in vigore in Danimarca, Germania e Spagna avrebbe un difficile futuro.

La discussione sui vantaggi dei diversi sistemi di incentivazione nel nuovo contesto di liberalizzazione del settore elettrico è ormai aperta in tutti i paesi europei.

L’INTERNATIONAL ENERGY AGENCY ORGANIZZA WORKSHOP SULL’UTILIZZO DELL’ENERGIA SOLARE NELLE CITTÀ

Dal 12 al 14 aprile 1999 si terrà a Zurigo (Svizzera) un workshop sul tema delle città solari. L’incontro è organizzato dalla IEA-SHAC (International Energy Agency – Solar Heating and Cooling Program) ed ha lo scopo di scambiare esperienze e conoscenze per favorire l’utilizzo dell’energia solare nelle città.

Mentre oggi sono già disponibili conoscenze ed esperienze sull’utilizzo dell’energia solare nel singolo edificio, scarse sono, invece, quelle relative all’utilizzo dell’energia solare su scala urbana.

A Zurigo, una trentina di esperti e di ricercatori avranno l’occasione per un approfondito scambio di idee, con l’obiettivo di identificare le esigenze di ricerca e dimostrazione di progetti mirati a realizzare “città solari”.

L’iniziativa dell’IEA-SHAC si collega ad altri programmi e progetti condotti a livello internazionale, tra cui il “Companion Implementing Agreements”, il programma “Solar Cities” dell’ISES, il III° Programma Quadro “RENA” dell’Unione Europea e il V° Programma Quadro di R&ST dell’Unione Europea attraverso “Le Città di domani”.

Nel corso dell’incontro verrà affrontato il problema specifico della riduzione nelle città delle emissioni di gas serra del 10% rispetto agli attuali livelli, nell’arco di 30 anni, attraverso l’ottimizzazione dell’utilizzo delle facciate esposte al sole presenti nelle aree urbane. L’energia solare sarà utilizzata per soddisfare i fabbisogni energetici negli edifici, nelle infrastrutture di trasporto, dell’acqua, dei rifiuti e per i processi industriali.

Come nel progetto “Solar Cities” dell’ISES International, oltre all’utilizzo dell’energia solare diretta, è previsto che siano prese in considerazione anche le altri fonti “solari indirette”, dall’energia eolica a quella delle biomasse.

La solarizzazione delle città comporterà lo sviluppo di nuovi processi decisionali favorevoli all’utilizzo delle energie rinnovabili, di linee guida e banche dati per le varie tecnologie selezionate, di strumenti di pianificazione per ottimizzare l’utilizzo di un mix di fonti.

A Zurigo saranno anche presentati casi di utilizzo di fonti rinnovabili in contesti urbani che, ad oggi, hanno ottenuto il maggiore successo.

STUDIO SU IMPATTI SOCIO-ECONOMICI DELLE RINNOVABILI

Secondo una relazione del Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione europea, i progetti sull’energia rinnovabile hanno un impatto socio-economico che può essere valutato e che incide sullo sviluppo delle aree rurali che ospitano tali tipologia di impianti.

Questo studio rappresenta uno dei primi tentativi sistematici di valutazione degli impatti socio-economici delle fonti energetiche rinnovabili a livello nazionale, regionale e locale.

La relazione, “Valutazione degli impatti socio-economici delle energie rinnovabili: uno studio globale per i responsabili delle decisioni”, illustra in dettaglio uno studio condotto dall’Istituto spagnolo di Prospettiva Tecnologica (IPTS) del CCR.

L’indagine ha preso in esame le possibilità di trasferimento delle tecnologie che utilizzano le fonti rinnovabili verso i paesi del bacino del Mediterraneo ed ha analizzato il loro impatto sull’ambiente naturale come pure su vari aspetti di carattere sociale ed economico.

In particolare, la relazione affronta l’impatto delle tecnologie rinnovabili sul benessere sociale, sui flussi migratori, sullo stato tecnologico, sulla cultura, sulla sicurezza della fornitura energetica e sull’ambiente.

La sezione principale della pubblicazione presenta anche un questionario, usato per analizzare “ex-post” gli impatti di questa tipologia di progetti realizzati in tutto il mondo.

Il documento è intitolato “Evaluation of the Socio-economic Impacts of Renewable Energies: Global Survey to Decision makers”. Riferimento: EUR 18113 EN

Per informazioni: CCR Ispra fax: 0332/789623

LA PROGETTAZIONE DEI MODULI FV PER GLI EDIFICI

Lo scorso 11 febbraio, presso l’Environment Park di Torino, la società D.E.A. (Distribuzione Energie Alternative), rappresentante ufficiale per l’Italia della tedesca Saint Gobain Glass Solar, ha organizzato un seminario sull’integrazione architettonica dei moduli solari fotovoltaici (FV).

Un esperto della società Saint Gobain ha illustrato diversi esempi di impianti, prevalentemente realizzati in Germania, che dimostrano come questo tipo di applicazioni abbia ormai raggiunto una maturità più che soddisfacente, tale da consentire agli architetti di sfruttare la tecnologia con ampi margini di libertà.

Facendo tesoro della vastissima esperienza acquisita nel campo della fabbricazione dei vetri della casa madre Saint Gobain, la Saint Gobain Glass Solar, è specializzata nella realizzazione di moduli FV integrabili negli edifici. Gli impianti produttivi della Saint Gobain Glass Solar assemblano le celle FV acquistate dai migliori produttori mondiali, in modo da creare tipologie di moduli che meglio si adattino all’architettura dell’edificio sul quale verranno installati.

Progettando opportunamente il vetro (misura, forma, spessore, materiale) e la cella (misura, forma, colori, disposizione geometrica all’interno del modulo), si possono, infatti, realizzare dei moduli che, integrati nelle facciate o nei tetti, permettono il raggiungimento di ottimi risultati energetici ed architettonici.

La misura massima raggiungibile da questo tipo di moduli è 200 cm x 320 cm; la loro forma può essere di qualsiasi tipo: triangolare, trapezoidale e anche delle più stravaganti. Lo spessore del vetro non è invece un parametro di progettazione libero, ma è determinato da ben precisi requisiti statici, risultanti dalla forma del vetro usata, dal peso della costruzione, dai carichi previsti di vento e neve, ecc. Internamente al vetro, la distanza possibile tra le celle di una stessa stringa varia dai 2 ai 10 mm, mentre la distanza minima tra diverse stringhe è di 2 mm.

Per informazione:
D.E.A. srl – Ing. Paolo Rocco Viscontini
Via Aliprandi, 24 – 20035 Lissone (Milano)
telefax: 039/2455720
e-mail: prv@galactica.it

DALLA COMMISSIONE EUROPEA

IL RUOLO DELLE POLITICHE LOCALI NEL SETTORE ENERGIA E AMBIENTE: UN SEMINARIO A BRUXELLES
Il ruolo delle politiche locali nel settore dell’energia e dell’ambiente sarà al centro del prossimo seminario annuale di Energie-Cités, “Città per i cittadini: che politiche locali bisognerebbe adottare nel settore dell’energia e dell’ambiente?”. Il seminario si terrà a Bruxelles nei giorni 22 e 23 aprile 1999, con la partecipazione di autorità e amministratori locali, responsabili per la pianificazione e la gestione di infrastrutture e servizi urbani, aziende municipali, agenzie energetiche locali e per lo sviluppo. L’evento sarà organizzato congiuntamente dalla città e dalla regione di Bruxelles e dall’Istituto di gestione ambientale di Bruxelles. Particolare attenzione verrà dedicata alle tematiche della qualità dell’aria e dell’ambiente e saranno presentati, inoltre, esempi pratici di gestione delle città. Obiettivo principale è di dimostrare la funzione della politica energetica locale al fine di promuovere uno sviluppo urbano sostenibile, come quello di consentire l’incontro tra i responsabili delle decisioni politiche e tecniche e di preparare proposte di azione basate su esperienze concrete.

Otto gruppi di lavoro esamineranno le possibilità di promuovere azioni pratiche nell’ambito delle seguenti questioni: qualità dell’aria e trasporti, pianificazione energetica urbana, educazione, la dimensione di genere, qualità dell’aria e cambiamento climatico, rifiuti e risorse naturali, nuove tecnologie, esclusione sociale.

L’incontro è organizzato con il sostegno della Commissione europea (Direzioni Generali XI e XII).

Per informazioni:
Energie-Cités – M.me Nathalie Moroge
2 Chemin de Palente – 25000 Besançon – France
tel. +33 3 81653680 fax +33 3 81507351
e-mail: *@energie-cites.org
Il programma ed il modulo d’iscrizione sono disponibili nella sezione
“What’s New” del sito web: www.energie-cites.org

SITO INTERNET SUI SINGOLI PROGRAMMI DEL V° PROGRAMMA QUADRO DI R&S
CORDIS, il servizio di informazione su ricerca e sviluppo della Commissione europea, ha creato un sito internet che fornisce dettagli sul Quinto Programma Quadro R&S dell’Unione europea.

Nel sito vengono illustrati i programmi tecnologici e orizzontali e le varie modalità per parteciparvi.

L’accesso e la consultazione del sito sono facilitati da una “Guida di riferimento rapida”, su: le aree di ricerca, i bandi di gara, i bilanci, le risorse a sostegno dei potenziali partecipanti, i documenti ufficiali, le attività e i risultati delle precedenti attività di ricerca, i nominativi dei responsabili da contattare.

Il sito internet da consultare è:
http://www.cordis.lu/fp5/src/programmes.htm

IN BREVE DAL MONDO

ZIMBABWE: L’INDUSTRIA AFRICANA INCONTRA L’EUROPA
Dal 29 al 31 marzo 1999 i rappresentanti dell’industria europea incontreranno ad Harare (Zimbabwe) i rappresentanti dell’industria di 20 paesi africani, al fine di discutere dello sviluppo del mercato delle fonti energetiche rinnovabili in Africa. Il “Business and Investment Forum for Renewable Energies in Africa” è organizzato dall’ADEME (Agenzia dell’ambiente e del controllo energetico) in collaborazione con partner europei e multilaterali (UNESCO) nel quadro del programma comunitario THERMIE B, diretto dalla DG XVII. Il Forum sarà seguito da visite tecniche nei giorni 1 e 2 aprile. Uno dei principali obiettivi dell’avvenimento consiste nel promuovere investimenti e finanziamenti per progetti che usano tecnologie efficienti basate sulle energie rinnovabili per lo sviluppo sostenibile dell’Africa. L’incontro prevede dibattiti, riunioni plenarie e, per i rappresentanti dell’industria europea ed africana, l’opportunità di instaurare contatti stabili.

La manifestazione si rivolge anche ai decisori politici, agli enti locali, agli investitori ed agenzie di cooperazione internazionale, ai rappresentanti istituzionali ed ai direttori di programma che operano nel settore delle energie rinnovabili. Le lingue del Forum saranno l’inglese ed il francese.

Per informazioni:
Agence de l’Environnement et de la Maîtrise de l’Énergie
M.me Bénédicte Meyer
27 rue Louis Vicat F-75737 Parigi Cedex 15
tel.: +33 1 47652021 fax: +33 1 46455236.
e-mail: Benedicte.meyer@ademe.fr

L’ESPERIENZA DANESE: SISTEMI ALIMENTATI A GAS NATURALE E SOLE
La Danimarca è un paese ricco di gas naturale, che viene estratto dall’Atlantico e distribuito nel paese dalla società Naturgas per il Nord e lo Jutland centrale. Dal 1995, su iniziativa del Danish Energy Board, la Naturgas ha avviato una campagna per promuovere la sostituzione degli scaldabagni elettrici o alimentati con olio combustibile, con scaldacqua solari e a gas. La campagna ha avuto notevole successo e già nei primi due anni sono stati installati oltre 1.000 sistemi sole/gas. Attualmente l’installazione sta procedendo ad un ritmo di oltre 4.000 sistemi all’anno.

Il successo del progetto è attribuito alle allettanti caratteristiche dell’offerta: risposta alle diverse esigenze di riscaldamento e di acqua calda per usi sanitari, agevolazione sui prezzi pagati dagli utenti (sconto praticato dalla stessa Naturgas e sostegno finanziario a fondo perduto del Danish Energy Board).

Inoltre, il programma ha stimolato l’avvio di nuove attività di ricerca e sviluppo, finalizzate ad ottimizzare i sistemi capaci di utilizzare allo stesso tempo il gas e l’energia del sole.

A OTTOBRE GARE DI AUTO, BICI E ALIANTI SOLARI IN AUSTRALIA
Dal 17 al 26 ottobre 1999 avrà luogo in Australia il “World Solar Challenge Group of Events”. La manifestazione, che ha cadenza triennale, è alla sua quinta edizione. Quest’anno il calendario delle tre gare di automobili solari, biciclette solari ed alianti solari, è stato definito in modo tale che tutti i partecipanti possano anche prendere parte alla “Seconda Conferenza Mondiale sui Veicoli Elettrici e Solari”, che si svolgerà ad Adelaide nei giorni 25 e 26 ottobre 1999.

La gara di automobili avverrà sul tradizionale percorso di 3.010 km da Darwin (Australia del Nord) ad Adelaide (Australia del Sud), che affronta diversi ambienti climatici. Nella prima gara del 1987 il percorso è stato effettuato dal “Sunraycer” della General Motors ad una velocità media di 67 km/h; nell’ultima edizione la “Honda Dream” lo ha percorso af una velocità media di 89,76 km/h.

La gara di biciclette si svilupperà, invece, su un percorso di 1.526 km, da Alice Springs ad Adelaide. La prima gara di biciclette solari ha avuto luogo nel 1996 ed è stata vinta da concorrenti giapponesi con una velocità media di 54,9 km/h.

La gara di alianti solari, che è alla sua prima edizione, si svolgerà da Darwin ad Adelaide. È prevista una partecipazione di circa 20 squadre. Questa nuova tipologia di gara aggiunge una nuova componente alla manifestazione e consente di dimostrare, in modo spettacolare, come sia possibile alimentare con l’energia solare le varie attività umane.

Per informazioni:
World Solar Challenge
http://www.wsc.com.au

UNO STUDIO SULLA ELETTRICITÀ DA RINNOVABILI NEGLI USA
Secondo un recente studio dell’Union of Concerned Scientists, il contributo delle energie rinnovabili (vento, solare, biomassa e geotermico) alla produzione di energia elettrica negli Stati Uniti potrebbe aumentare di 10 volte, rispetto agli attuali livelli nei prossimi 20 anni, a fronte di un calo dei costi dell’elettricità dell’ordine del 13%.

Una così significativa penetrazione delle fonti rinnovabili nel sistema elettrico statunitense consentirebbe di ridurre le emissioni di CO2 ai livelli del 2000, contribuendo in modo sostanziale a raggiungere gli obiettivi fissati negli accordi di Kyoto.

Lo studio, dal titolo “A Powerful Opportunity Making Renewable Electricity the Standard”, parte dalla considerazione della grande opportunità offerta dalla ristrutturazione del settore elettrico, con il conseguente cambiamento delle regole sul modo di produrre e vendere elettricità, fornendo un quadro particolarmente esauriente dei costi e benefici derivanti dalle varie proposte in studio. In particolare, il rapporto evidenzia due possibili opzioni; una ambiziosa proposta dal senatore repubblicano James Jeffords, favorevole a un incremento del 20% del contributo delle fonti rinnovabili per la produzione di elettricità al 2020, ed una proposta più modesta dell’attuale amministrazione Clinton, relativa ad un contributo del 5,5 al 2010. Viene dimostrato, comunque come anche la proposta più ambiziosa sia praticabile e consentirebbe agli Stati Uniti di fare un passo significativo nella protezione dell’ambiente.

Secondo il rapporto, i costi di produzione dell’energia elettrica diminuiranno nei prossimi 20 anni grazie alla sostituzione di impianti antieconomici con impianti meno costosi e più efficienti. Ad esempio, se dovesse essere adottata la proposta Jeffords, il costo della bolletta elettrica mensile, per una abitazione media, dovrebbe passare dagli attuali 40 dollari a 35,47 dollari nel 2020. Ciò consentirebbe di utilizzare tale margine per lo sviluppo diffuso delle energie pulite.

Per informazioni:
Union of Concerned Scientists
http://www.ucs.org

NOTIZIE DA ISES ITALIA

L’INSERTO DI MARZO PER I SOCI È:

ENERGIA TERMICA DAL SOLE
Le applicazioni a bassa temperatura
a cura di Luca Rubini

Gli argomenti trattati:

  1. La radiazione solare: una risposta sottovalutata
  2. Acqua calda dal Sole
  3. Il pannello solare: dove e come
  4. La progettazione degli impianti solari
  5. Il fai-da-te del solare termico
  6. Appendice

L’INCONTRO TECNICO SULLA POMPA DI CALORE ELETTRICA ORGANIZZATO DA ISES ITALIA
Il 6 febbraio scorso, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza”, si è svolto l’incontro tecnico “La pompa di calore elettrica”, organizzato da ISES ITALIA.

Vi hanno partecipato, oltre ad installatori e studenti, professionisti, professori di Istituti Tecnici Industriali, rappresentanti di industrie del settore, di Università, di studi di ingegneria, di autostrade, dell’ACEA, del CNR, di Ordini degli Ingegneri.

Ai convenuti è stato distribuito materiale didattico (Relazione Tecnica e Atti di un Convegno ENEL) e materiale illustrativo dei prodotti delle industrie che hanno svolto gli interventi nel corso del pomeriggio.

L’incontro tecnico è il primo di una serie di iniziative promosse da ISES ITALIA con l’obiettivo di divulgare la conoscenza della pompa di calore sia elettrica sia termica. Con questa iniziativa si mira a coinvolgere una platea sempre più vasta di soggetti interessati alla climatizzazione, che diano sempre più attenzione ad un uso razionale dell’energia attraverso tecnologie che possano validamente contribuire anche ad una migliore salvaguardia ambientale.

È stata molto apprezzata la dimostrazione di utilizzo del software “Elettra” predisposto per la valutazione di fattibilità tecnica e di convenienza economica in applicazioni nel comparto abitativo. Nel pomeriggio, industrie del settore hanno illustrato le apparecchiature più innovative oggi offerte dal mercato.

Visto il lusinghiero successo di questo primo incontro, ISES ITALIA ha in programma un’iniziativa analoga, specificatamente rivolta alle pompe di calore funzionanti a metano, che verrà realizzata con la fattiva collaborazione della Società Romana Gas, del Gruppo Italgas. Sull’incontro tecnico, che si terrà a Roma il prossimo 16 giugno, informeremo a breve nel dettaglio tutti i nostri lettori.
Per informazioni: p.i. Giacomo KORN (Segreteria di ISES ITALIA)

SUNDAY99
La data del SunDay99 è fissata in tutta Europa per
Domenica 20 giugno 1999

Dalla prima edizione del 1993, il SunDay è diventato un appuntamento annuale che interessa quasi tutti i paesi europei, dalle Repubbliche dell’ex Unione Sovietica a quelli che si affacciano sulle coste dell’Atlantico.

L’istituzione di questa manifestazione è stata promossa da ISES Europe in collaborazione con le sezioni nazionali dell’ISES, con lo scopo di richiamare l’attenzione sulle possibilità offerte dalle tecnologie solari.

Nelle precedenti edizioni sono stati organizzati, su base volontaria, centinaia di eventi, piccoli e grandi, ai quali hanno partecipato da poche decine di persone a migliaia. Scuole, industrie del solare, organizzazioni ambientaliste, centri di ricerca hanno dedicato il SunDay a far conoscere le prospettive offerte dalle tecnologie solari.

All’edizione del SunDay98 hanno partecipato 18 paesi e sono stati realizzati 48 eventi, dalle caratteristiche più diverse: dalla visita ad industrie e centri di ricerca, a conferenze tecnico-scientifiche, a gare di disegni sul sole, a gare con veicoli elettrosolari.

Per il SunDay del 1999 ISES ITALIA suggerisce i seguenti programmi:

  1. presentazione dei risultati di sperimentazioni e progetti solari nelle scuole (vedi anche Programma ISES ITALIA per le Scuole)
  2. proiezione di documentari e filmati legati all’energia solare e alla cultura del sole nelle varie civiltà
  3. promozione della lettura di libri dedicati all’energia solare
  4. gemellaggi su internet con manifestazioni del SunDay organizzate in altri paesi europei
    Qualunque iniziativa andrà svolta su base volontaria e quindi promossa e realizzate a cura di coloro che hanno deciso di partecipare al SunDay99.

ISES ITALIA, tramite il sito Internet e la newsletter mensile, divulgherà notizie e informazioni sulle iniziative proposte e sugli eventuali sostegni che organizzazioni e società volessero mettere a disposizione per il SunDay99.

Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria di ISES ITALIA