In questo numero:
- “SOLAR MEANS BUSINESS”: TEMA DEL CONGRESSO MONDIALE DELL’ISES SULL’ENERGIA SOLARE
- IL RUOLO DELLE BANCHE NEL FINANZIAMENTO DELLE RINNOVABILI IN UNA CONFERENZA A BONN
- SOSTEGNO FINANZIARIO DELLA BANCA MONDIALE AL FOTOVOLTAICO NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO: UN GIRO DI AFFARI DI ALCUNE CENTINAIA DI MILIONI DI DOLLARI
- I SISTEMI FOTOVOLTAICI ISOLATI NEI PVS: ASPETTI FINANZIARI
- UN QUARTIERE DI UNA CITTÀ SVEDESE RISCALDATO QUASI INTERAMENTE CON BIOMASSA ED ENERGIA SOLARE
- LA RETE OPET: UN SERVIZIO PER INVESTIRE ANCHE NELLE RINNOVABILI
- L’ENERGIA SOLARE IN INTERNET – THE GLOBAL ENERGY MARKETPLACE
- ASPETTI NORMATIVI E COMUNITARI
- NOTIZIE FLASH
- TUTTI I NUMERI DELLE RINNOVABILI
- NOTIZIE DA ISES ITALIA
“SOLAR MEANS BUSINESS”: TEMA DEL CONGRESSO MONDIALE DELL’ISES SULL’ENERGIA SOLARE
Accresciuta sensibilità ambientale, continuo sviluppo tecnologico, nuovi e più adeguati interventi legislativi, enorme potenziale nei pvs e nei paesi industrializzati sembrano favorire, mai come in questo momento, la crescita (15-20% all’anno) del mercato delle tecnologie solari: questo è quanto emerso nel Congresso dell’ISES svoltosi in Corea del Sud dal 24 al 30 agosto.
Per la prima volta il Congresso mondiale dell’International Solar Energy Society ha avuto come tema conduttore lo sviluppo del mercato delle tecnologie solari, riassunto nello slogan “Solar means business”. Con questo slogan, l’ISES, che ha sempre condotto incontri internazionali centrati su aspetti strettamente scientifici e tecnologici, ha voluto enfatizzare la nuova dimensione commerciale delle tecnologie solari.
Nel loro diversificato panorama, dal solare fotovoltaico (FV) ai generatori eolici, ai collettori solari termici, ai sistemi per lo sfruttamento della biomassa, queste tecnologie contribuiscono già oggi a un giro di affari dell’ordine delle decine di migliaia di miliardi, producendo profitti industriali e nuova occupazione. Questa dimensione economica del settore solare è il frutto di una serie di opportunità che hanno saputo cogliere in modo “intelligente” sia i governi più lungimiranti, con il varo di appropriate iniziative legislative, sia gli investitori privati attenti e interessati sul piano commerciale a tecnologie capaci di assicurare energia pulita e rinnovabile.
Secondo alcuni esperti il solare potrebbe costituire, in tempi brevi, il quarto mega-mercato tecnologico dopo quello dei computer portatili, dei telefoni cellulari e della televisione digitale. Le economie di scala nella produzione delle celle FV, dei pannelli solari termici e delle turbine eoliche sono già una realtà e stanno determinando significative riduzioni dei costi delle tecnologie. A questo elemento vanno aggiunti i buoni livelli ottenuti, grazie anche ai fondi destinati alla ricerca e sviluppo, nella maturazione tecnologica dei prodotti e dei processi produttivi. Questi risultati, anche se con differenze sostanziali tra le varie tecnologie, hanno consentito, rispetto ai primi anni ’90, un abbattimento medio dei costi di circa 2 volte e il settore, nel suo insieme, sta crescendo ad un tasso oscillante tra il 15 e il 20% all’anno. Restano comunque notevoli spazi per ulteriori investimenti in R&S: un terreno sul quale dovranno impegnarsi gli organismi multilaterali ed i governi dei paesi industrializzati.
Ma quali sono i fattori che indicano, come è stato sottolineato nel recente Congresso dell’ISES, che le condizioni per un decollo del mercato delle rinnovabili sono sempre più mature?
Innanzitutto si deve considerare l’enorme opportunità del potenziale mercato presente nei paesi in via di sviluppo, soprattutto in riferimento all’elettrificazione rurale (vedi articolisotto): 2 miliardi di persone (un terzo della popolazione del pianeta) non hanno alcuno accesso all’energia elettrica e un altro miliardo può contare su meno di 10 ore giornaliere di elettricità. Solamente attraverso un’adeguata offerta energetica si potranno ottenere risultati soddisfacenti in campo sanitario, educativo e abitativo, condizioni preliminari anche per innescare i necessari processi di sviluppo delle società.
I mercati dei paesi industrializzati tuttavia possono offrire un’opportunità ancora più interessante. Secondo l’associazione delle industrie solari americane (SEIA), ad esempio, le attuali tendenze verso la deregulation, la privatizzazione e il decentramento nella produzione energetica potrebbero stimolare un’analisi più accurata degli usi finali dell’energia, e favorire così un maggior impiego delle tecnologie rinnovabili che, per definizione, hanno caratteristiche modulari.
Intanto, la consapevolezza e le conseguenti misure internazionali per la protezione ambientale e la riduzione delle emissioni di gas serra sembrano essere un forte elemento trainante per la diffusione delle fonti di energia rinnovabili. In Europa, Giappone e Stati Uniti imponenti iniziative per una crescita del mercato del solare si stanno attuando attraverso numerosi programmi nazionali di integrazione del FV negli edifici: gli investimenti diretti dei governi nel settore ammontano a 500 milioni di dollari all’anno.
In definitiva, il Congresso dell’ISES, “Solar means business”, ha voluto richiamare l’attenzione dei decisori politici mondiali, sul fatto che, nonostante siano ancora numerose le barriere che rimangono da superare, mai come in questo momento storico sono presenti una serie di condizioni favorevoli allo sviluppo del mercato delle tecnologie rinnovabili; un settore che certamente conserva una forte valenza positiva per il contributo ecologico che può offrire alle prossime generazioni, ma che ormai va visto sempre più come anche un’occasione di profitto.
Durante il Congresso dell’ISES, il Prof. Roland Winston del Fermilab di Chicago ha consegnato al Prof. Adolph Goetzberger, membro del consiglio direttivo dell’ISES, in rappresentanza della sezione tedesca, “The 1997 Karl W. Boer Solar Energy Medal of Merit”, una medaglia di bronzo ed un premio di 40.000 dollari. Il Prof. Goetzberger è stato premiato per la sua attività internazionale nel promuovere lo sviluppo dell’energia solare e per aver fondato l’Istituto Fraunhofer per l’energia solare.
Il premio era stato conferito nel 1993 all’ex presidente americano Jimmy Carter per aver richiamato l’attenzione mondiale sull’uso dell’energia solare e nel 1995 a David E. Carlson, per le scoperte e lo sviluppo delle celle solari a film sottili in silicio amorfo.
IL RUOLO DELLE BANCHE NEL FINANZIAMENTO DELLE RINNOVABILI IN UNA CONFERENZA A BONN
La scarsità di finanziamento da parte delle banche in progetti di fonti di energia rinnovabili può essere considerata uno dei fattori che più hanno limitato il definitivo decollo commerciale del settore.
Su questo tema si sono confrontati a Bonn, dall’1 al 3 settembre, oltre 150 operatori, esperti e organizzazioni internazionali del settore insieme a rappresentanti di banche e gruppi finanziari interessati ad investirvi nei prossimi anni.
Dal convegno “Financing Renewable Energy”, organizzato da Eurosolar, se, da una parte, si è nuovamente ribadita la necessità da parte dei costruttori e degli investitori privati di poter accedere ad adeguati finanziamenti, ancora troppo limitati, dall’altra è emersa una maggiore disponibilità del settore bancario ad intervenire più attivamente in futuro nel campo delle rinnovabili. Le motivazioni che ostacolano il finanziamento di progetti in tecnologie rinnovabili, secondo le dichiarazioni dei rappresentanti delle banche, sono legate al fatto che essi presentano alti fattori di rischio per i finanziatori, che ovviamente continuano a basarsi sul principio del profitto: infatti, i progetti di rinnovabili, quasi sempre su piccola scala, spesso presentano un’insufficiente garanzia sia dal punto di vista della produzione, sia per ciò che concerne le scarse garanzie di copertura finanziaria che piccoli gestori/produttori possono offrire alle banche. A questo si deve aggiungere che resta ancora diffusa una certa incertezza sulla stabilità e sicurezza dei prezzi di acquisto dell’elettricità prodotta. È necessario, affinché ci siano reali possibilità di finanziamento da parte delle banche, un sistema di norme e regole che autorizzino in tempi brevi la realizzazione di impianti di conversione, che accertino la qualità degli impianti stessi e che siano garantiti nel tempo i prezzi dell’energia elettrica prodotta.
Tuttavia le banche ritengono che il mercato delle rinnovabili sia ancora troppo debole e che, forse ad esclusione dell’eolico, il settore ha bisogno di forme di incentivazione da parte delle diverse istituzioni nazionali e internazionali (governi, Unione Europea, organismi ONU, ecc.). Nel caso in cui esistano garanzie sicure e coperture fornite da tali istituzioni (come sussidi, sgravi fiscali, ecc.) le banche si dichiarano, allo stato attuale, disposte a finanziare i progetti a loro sottoposti. I rappresentanti delle istituzioni hanno comunque messo in evidenza che un sistema di norme per le autorizzazioni è già in vigore in quasi tutti i paesi e che i finanziamenti, sussidi e incentivi hanno in passato permesso spesso un rapido sviluppo tecnologico.
Il settore finanziario e quello degli operatori delle rinnovabili sono solo all’inizio della loro collaborazione; vanno pertanto superate tutte quelle difficoltà dovute alla carenza di informazione di un comparto tecnologico comunque innovativo. Esistono, però, diversi esempi di finanziamento che alcuni esperti delle banche hanno voluto illustrare nel corso del convegno e specifici uffici delle banche che lavorano su questo terreno con l’aiuto di esperti tecnologici ed energetici.
Il convegno di Bonn è stata anche l’occasione per analizzare tutta una serie forme di finanziamento che hanno visto la luce solo recentemente e che possono essere ipotizzate nel prossimo futuro: creazione di speciali istituti di credito (solar bank, green bank) finanziati con azioni di proprietà dei consumatori finali di energia, forme di prestiti a basso interesse, finanziamento da parte degli stessi consumatori (green electricity).
Per informazioni:
Dr. Antonio Ricci (ENEA-Casaccia)
tel: 06/30484791 fax: 06/30484643
Eurosolar – fax: +49 228 361279
SOSTEGNO FINANZIARIO DELLA BANCA MONDIALE AL FOTOVOLTAICO NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO: UN GIRO DI AFFARI DI ALCUNE CENTINAIA DI MILIONI DI DOLLARI
Due nuove iniziative promettono la continuazione del sostegno della Banca Mondiale alla realizzazione di progetti nel settore del fotovoltaico nei paesi in via di sviluppo: la “Solar Development Corporation” (SDC) e la “Photovoltaic Market Transformation Initiative (PVMTI)”
Mentre attraverso il GEF (Global Environmental Fund), la Banca Mondiale ha sostenuto finanziariamente, a partire dal 1994, vari programmi di applicazione del fotovoltaico nei pvs, con un impegno complessivo dell’ordine dei 45-60 milioni di dollari, con la SDC si vuole creare una vera e propria società privata che abbia l’obiettivo di promuovere iniziative commerciali e attività finanziarie per lo sviluppo di progetti nei pvs nel settore del fotovoltaico. L’idea è nata da alcuni incontri tenuti quest’anno dalla Banca Mondiale e dalla Rockefeller Foundation; a giugno è stato creato un consorzio multinazionale per valutare le implicazioni della realizzazione di una tale struttura: i risultati dovrebbero essere pronti entro il prossimo novembre.
La SDC sarà in pratica una banca commerciale specializzata che, dopo un primo periodo di 3 anni, dovrà operare in maniera del tutto autonoma: ad esempio, cercherà di rimuovere le barriere economiche dovute agli elevati costi iniziali dei progetti e quegli ostacoli dovuti dalla mancanza di sostegno e formazione a chi deve gestire gli impianti dopo la loro installazione (una delle principali cause di abbandono dei sistemi di rinnovabili nei pvs). La SDC non finanzierà direttamente i consumatori finali, ma collaborerà con le istituzioni finanziarie locali e con i distributori, oltre a valutare, con i potenziali utenti ed anche con gli organismi non-governativi locali, gli schemi di finanziamento più idonei.
La capitalizzazione iniziale prevista è di 50 milioni di dollari. Le risorse finanziarie destinate a progetti fotovoltaici dopo la prima fase dovrebbero raggiungere circa i 100 milioni di dollari annuali.
La “Photovoltaic Market Transformation Initiative” (PVMTI) è un’iniziativa dell’International Financial Corporation (IFC), istituto finanziario della Banca Mondiale, con lo scopo di utilizzare fino a 30 milioni di dollari dei fondi del GEF affinché si possa stimolare il mercato fotovoltaico, soprattutto attraverso la formazione di joint-venture; inizialmente si svilupperà solo in tre paesi selezionati: India, Kenya e Marocco.
L’iniziativa mira ad accelerare la commercializzazione, la penetrazione e la fattibilità finanziaria delle tecnologie fotovoltaiche coinvolgendo anche governo, utility e istituzioni private. Si ritiene che il PVMTI possa innescare un giro di affari complessivo pari a circa 100 milioni di dollari.
Per informazioni:
Solar Development Corporation – SDC
Mr. Mike Allen – E&Co. Energy House
383, Franklin St., Bloomfield, New Jersey
fax: +1 973 6808066
e-mail: eco@energyhouse.com
Photovoltaic Market Transformation Initiative – PVMTI
Mr. Vikram Widge – IFC (Washington)
fax: +1 202 9744349
e-mail: Vwidge@ifc.org
Global Environment Facility – GEF
http://www.worldbank.org/html/gef
I SISTEMI FOTOVOLTAICI ISOLATI NEI PVS: ASPETTI FINANZIARI
Secondo l’UNDP (United Nations Development Programme) 400 milioni di famiglie (quasi 2 miliardi di persone) non hanno accesso all’elettricità.
Si è stimato che il mercato mondiale potenziale per applicazioni fotovoltaiche (FV) per case isolate (solar home systems) è di circa 200 milioni di famiglie.
Attualmente circa 400.000 famiglie nei paesi in via di sviluppo usano piccoli sistemi FV per alimentare lampade fluorescenti, radio, apparecchi TV ed altri piccoli elettrodomestici (sistemi solari che hanno moduli FV compresi tra 20 e 60 W di potenza).
Secondo la Banca Mondiale, i sistemi FV sono diffusi maggiormente in Cina (50.000 impianti installati), India (50.000), Sud Africa (50.000), Messico (40.000), Indonesia (20.000), Kenia (20.000); in questi paesi esiste un’ampia fascia di popolazione rurale lontana dalla rete elettrica e che lo resterà per moltissimi anni a venire.
Per queste popolazioni il costo di un sistema FV per l’illuminazione dell’abitazione è paragonabile ad una spesa mensile media per l’acquisto di candele, del kerosene o di costose batterie per radio-registratori che quasi ogni famiglia possiede. Uno studio della Banca Mondiale del ’93 in diversi pvs ha valutato che tali spese sono comprese in un range che va da 2,3 $, per le famiglie più povere, a 17,6 $ per nuclei familiari con redditi più elevati; la convenienza ad usare sistemi FV esiste visto che mediamente essi comportano per l’utente un costo mensile di circa 10$. La stessa estensione della rete elettrica, quando è possibile tecnicamente, spesso non è un’alternativa economicamente fattibile. Alcuni studi di mercato condotti da varie agenzie di sviluppo internazionali in India, Cina, Sri Lanka, Sud Africa e Kenya, nel corso degli ultimi 5 anni, hanno messo in evidenza (vedi schema) che solo il 5% degli abitanti di una comunità rurale è in grado di pagare in contanti per i sistemi FV, il 20-30% può permettersi un sistema FV con un credito a breve o medio termine, e un altro 25% può permetterselo con un credito a lungo termine o attraverso un contratto di leasing.
Esiste comunque un buon margine per operare uno sforzo di commercializzazione dei prodotti FV orientandosi inizialmente sulla minoranza relativamente più ricca della comunità (“cream-skimming approach”).
Un altro elemento rilevante, riscontrato in queste ricerche, è che le famiglie rurali dei pvs, benché molto povere, tendono ad onorare quasi sempre il proprio debito, soprattutto per motivi di ordine culturale.
UN QUARTIERE DI UNA CITTÀ SVEDESE RISCALDATO QUASI INTERAMENTE CON BIOMASSA ED ENERGIA SOLARE
Una società immobiliare svedese, l’EKSTA, ha ricevuto un riconoscimento ambientale dall’associazione svedese delle Società Immobiliari Municipali (SABO) per l’utilizzo “pioneristico” dell’energia solare e da biomassa nel parco edilizio di sua proprietà .
L’EKSTA ha costruito recentemente, su un suo terreno, nel distretto urbano di Kungsbacka, 100.000 m2 di abitazioni e si è occupata del riscaldamento dell’84% di esse. Attualmente circa l’85% della fornitura di calore è prodotta da fonti di energia rinnovabili: 70% da legna trattata, il 15% da collettori solari e solo il 15% da petrolio ed elettricità.
L’obiettivo della società immobiliare è di ottenere, in questo quartiere, il 100% del calore da rinnovabili e di produrre il 100% dell’energia elettrica consumata grazie all’installazione di turbine eoliche.
Le aree edilizie più grandi hanno tutte un impianto centrale di riscaldamento alimentato da collettori solari integrati ai tetti; è previsto un deposito per la raccolta del calore in modo da fornire acqua calda durante il periodo estivo. In inverno (ottobre-marzo) il calore è prodotto grazie alla presenza di moderni generatori alimentati a legna. Impianti funzionanti a petrolio sono usati esclusivamente nel periodo invernale più freddo e per integrare i collettori solari in caso di insufficiente radiazione solare. Un elemento determinante per lo sfruttamento di queste tecnologie a costi competitivi è quello di avere edifici ben isolati termicamente. La domanda di calore media annuale nelle abitazioni più recenti è stata valutata in circa 50 kWh per m2.
L’EKSTA, attiva nel settore dal 1979, ha fatto installare e gestisce in tutti i distretti di sua proprietà 6.000 m2 di collettori solari che producono un calore equivalente a quello prodotto da 250 m3 di petrolio all’anno. Per quanto riguarda i boilers alimentati a legna (il più grande è di 1 MW), quelli gestiti dalla società immobiliare possono fornire lo stesso calore prodotto con 1000 m3/anno di petrolio.
I progetti realizzati dalla EKSTA hanno dimostrato che è possibile abbinare elevati standard abitativi e l’offerta di calore attraverso fonti di energia rinnovabili a costi concorrenziali.
Ad esempio, il costo dell’energia prodotta con i collettori solari è di circa lire 110/kWh (anche se grazie a favorevoli condizioni di finanziamento). Le alternative di riscaldamento, durante il periodo estivo, hanno i seguenti prezzi: per l’elettricità lire 145/kWh, per il petrolio lire 100/kWh, per la legna è di lire 45/kWh.
Fonte: CADDET – Renewable Energy Newsletter, giugno 1997.
http://www.caddet.co.uk
LA RETE OPET: UN SERVIZIO PER INVESTIRE ANCHE NELLE RINNOVABILI
Nell’ambito della promozione della tecnologie che utilizzano fonti di energia rinnovabili, come anche delle tecnologie innovative del settore energetico, va segnalata la rete OPET (Organisation for the Promotion of Energy Technology) presente in tutti gli Stati Membri dell’U.E. e nei paesi associati.
Le 39 OPET attualmente esistenti (4 agenzie sono in Italia) svolgono un’ampia gamma di attività a livello locale, regionale e nazionale come l’organizzazione di seminari tecnici specializzati, mostre, corsi sulle diverse tecnologie, consulenze per valutazioni dei diversi aspetti del mercato dell’energia, ecc.
Le OPET sono uno strumento di informazioni per i potenziali operatori del settore energetico (industrie, utility, rappresentanti finanziari, settore pubblico, ricerca) al fine di favorire gli investimenti in questo campo.
La rete OPET è sostenuta dalla Commissione Europea attraverso il Programma INNOVATIVE (DG XIII) e dalla componente dimostrativa del Programma JOULE-THERMIE (DG XII e XVII) nell’ambito del Quarto Programma Quadro.
Un ampio panorama informativo sull’OPET Network si può trovare sul sito internet:
www.cordis.lu/opet/home.html
Le OPET in Italia sono:
ASTER-CESEN – Milena Guizzardi
tel.: 051/236242 fax: 051/227803
e-mail: opet@aster.it
ENEA – Walter Cariani
tel.: 06/30483686 fax: 06/30484447
e-mail: cariani@casaccia.enea.it
ICIE – Mariella Melchiorri
tel.: 06/8549141 fax: 06/8550250
e-mail: icie.rm@agora.stm.it
SOGES – Fernando Garzello
tel.: 011/3190833-3186492
fax: 011/3190292
e-mail: soges@mbox.vol.it
L’ENERGIA SOLARE IN INTERNET – THE GLOBAL ENERGY MARKETPLACE
http://gem.crest.org
Il Global Energy Marketplace (GEM) è la porta di ingresso per una ricerca veloce di importanti documenti, contatti e risorse su tutto ciò che concerne l’argomento della cosiddetta “energia sostenibile”, cioè lo strumento per prevenire e ridurre le emissione di gas serra nell’atmosfera.
GEM è dunque un potente database in rete che è in grado di richiamare oltre 2500 siti, documenti, pubblicazioni, gruppi di discussione, analisi economiche su efficienza energetica e fonti di energia rinnovabili.
L’utilizzo di GEM consentirà di risparmiare molto tempo nella ricerca di documenti del settore rispetto ai tradizionali motori di ricerca spesso imprecisi in caso di richieste troppo settoriali.
Il Global Energy Marketplace è un progetto dell’organismo americano CREST (Center for Renewable Energy and Sustainable Technology).
ASPETTI NORMATIVI E COMUNITARI
FINANZIAMENTO DI 97 MILIONI DI ECU PER LA RICERCA EUROPEA NEL SETTORE DELL’ENERGIA NON NUCLEARE
La Commissione Europea ha approvato un finanziamento destinato a 107 progetti di ricerca nel settore dell’energia non nucleare. I progetti che sono stati selezionati a seguito della seconda gara d’appalto nell’ambito della sezione JOULE del programma specifico JOULE/THERMIE (G.U. n° S 180 del 17.9.1996), otterranno da parte della Comunità una dotazione di circa 97 milioni di ECU (circa 184 miliardi di lire).
I progetti selezionati riguardano le attività previste nelle quattro aree principali del programma: strategia di ricerca e sviluppo nel settore dell’energia; uso razionale dell’energia (URE); energie rinnovabili; combustibili fossili. È interessante notare che un terzo dei futuri contraenti partecipa al programma JOULE per la prima volta e che il 59% di questi proviene dal settore industriale.
Nel gennaio 1997 è stata indetta una terza ed ultima gara d’appalto nel settore delle fonti di energia rinnovabili (GU N° C 18 del 17.1.1997, pag. 11). Il bando di gara, i cui risultati saranno resi noti in autunno, completerà l’attuazione del programma JOULE nell’ambito del Quarto Programma Quadro.
Per informazioni:
Commissione Europea – DG XII, Affari scientifici, ricerca e sviluppo – Mr. Michel Poireau – DG XII/F
rue de la Loi 200 (MO75 6/20) B-1049 Bruxelles
fax: +32 2 2966882 e-mail: helpline-energy@dg12.cec.be
PROGRAMMA THERMIE: INVITO FINALE A PRESENTARE PROPOSTE DI PROGETTI DIMOSTRATIVI
L’invito finale THERMIE dovrebbe essere lanciato il 16 settembre 1997 e disporrà probabilmente di oltre 100 milioni di ECU per il sostegno dei progetti di dimostrazione. Gli inviti a presentare proposte riguarderanno progetti in settori come l’uso razionale dell’energia negli edifici, nell’industria e nei trasporti; le energie rinnovabili, tra cui: fotovoltaica, eolica, da biomassa e rifiuti, idroelettrica su scala ridotta e geotermica; la produzione pulita di elettricità a partire da combustibili solidi (cicli convenzionali ed avanzati); gli idrocarburi (ricerca esplorativa, produzione, trasporto di oli e gas, tecnologie nel settore dei gas naturali e prodotti di software).
Per informazioni:
APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea)
tel.: 06/3232617 fax: 06/3232618 e-mail: apre@uni.net
RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO DELL’U.E. PER LA PROMOZIONE DELLE RINNOVABILI
In una risoluzione del Consiglio dell’U.E. del 27 giugno 1997 si afferma che lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili sono un fattore rilevante per conseguire un obiettivo di crescita sostenibile, per la sicurezza dell’approvvigionamento, per creare posti di lavoro e realizzare lo sviluppo regionale, per il rafforzamento della struttura economica delle regioni ultraperiferiche.
Il loro sviluppo va pertanto ricercato attraverso una strategia che porti ad una migliore competitività e a una quota sostanziale sul totale della produzione energetica (raddoppio entro il 2010 per i paesi dell’Unione). Le linee guida nell’attuazione di questa strategia, anche se descritte piuttosto genericamente, vengono delineate nella risoluzione e possono essere sintetizzate in uno sforzo mirato nei seguenti campi: ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione, condizioni di mercato, informazione, coordinamento e sorveglianza dei progressi compiuti.
Per informazioni:
Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee, n. C. 210/1 dell’11.7.97
UN LIBRO SULLE OPZIONI DI RS&D NEL SETTORE DELL’ENERGIA PER UN FUTURO SOSTENIBILE IN EUROPA
La DG XII della Commissione Europea ha pubblicato la relazione “Overview of Energy RS&D Options for a Sustainable Future” concernente la fase II di un progetto finanziato in ambito JOULE. La pubblicazione è stata compilata da Università di Utrecht (Paesi Bassi), FhG-ISI (Germania), ENEA (Italia) e Università di Lund (Svezia).
Il progetto mira alla valutazione, dal punto di vista della stabilità, delle attuali strategie di ricerca, sviluppo e dimostrazione (RS&D) adottate nell’UE, negli Stati membri dell’UE e in alcuni altri paesi membri dell’OCSE, nonché alla presentazione di proposte per l’aggiornamento di tali strategie.
Avendo obiettivi definiti di RS&D nel settore dell’energia, la fase II del progetto consiste nella fornitura di una visione d’insieme delle diverse opzioni. La terza e quarta fase, invece, riguardano la creazione di una banca dati sugli attuali programmi di RS&D nel settore dell’energia e la fornitura di strategie aggiornate per la RS&D nel settore dell’energia.
Il potenziale di ricerca e la redditività della ricerca stessa hanno costituito i due principali criteri utilizzati per la valutazione delle opzioni di RS&D. Il documento esamina il raggiungimento dell’efficienza energetica in diversi settori, come industria, edilizia, trasporti e agricoltura, nonché le prospettive di lungo termine per un efficiente uso dell’energia. In particolare vengono presi in esame i settori seguenti: biomassa, solare fotovoltaico, solare termico, eolico, geotermico, generazione combinata di calore ed elettricità, pile a combustibile, tecnologie pulite del carbone, allontanamento dell’anidride carbonica.
Copie del libro, disponibile soltanto in inglese, possono essere ottenute (salvo disponibilità) presso:
Commissione europea – DG XII – Affari scientifici, ricerca e
sviluppo – Mr. Pierre Valette, Unità F/1
rue de la Loi, 200 (MO-75 7/27) B-1049 Bruxelles
fax: +32 2 2994991
SEMINARIO SUL FINANZIAMENTO DELLE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI A PARIGI IL PROSSIMO 28 OTTOBRE
Il 28 ottobre 1997 a Parigi si terrà un seminario sul tema “Finanziamento delle energie rinnovabili”. Il seminario è organizzato da CLER, un membro della rete OPET (Organizations for the Promotion of Energy Technology) della Commissione Europea.
Tra i principali temi della giornata saranno trattati:
- il mercato europeo delle energie rinnovabili;
- le agenzie di finanziamento internazionali;
- le attuali fonti europee di finanziamento;
- la gestione e la valutazione dei rischi;
- la valutazione della redditività (con esempi di progetti europei in corso in Francia, Austria e Danimarca).
La lingua di lavoro del seminario sarà il francese.
Per informazioni:
CLER – Mr. Richard Loyen
rue Basfroi 28 F-75011 Parigi (Francia)
tel.: +33 1 46590444 fax: +33 1 46590392
e-mail: cler@worldnet.fr
NOTIZIE FLASH
PER LA CONPHOEBUS IMPORTANTI PROGETTI A TORINO E NEL LAZIO
La Conphoebus, società di Catania attiva in studi e sviluppo nel campo del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, si è aggiudicata la gara d’appalto per la progettazione e realizzazione del parco scientifico e tecnologico per l’ambiente di Torino. Il progetto, che ha un costo di 36 miliardi di lire, prevede, tra l’altro, l’integrazione delle rinnovabili, l’applicazione di sistemi di riscaldamento e condizionamento passivi che useranno biomasse e acque fluviali; inoltre, si utilizzeranno dispositivi di controllo solare e di utilizzo della luce naturale.
La Conphoebus ha vinto anche, insieme all’Aicom di Firenze, l’appalto bandito dalla Regione Lazio, per la realizzazione del Piano Energetico Regionale. In base al piano, si potrà definire quale sia il ruolo per il risparmio energetico, la cogenerazione e l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili.
Per informazione:
Conphoebus scrl
Passo Martino, Z.I. – 95030 Piano d’Arci (CT)
tel.: 095/7489111 fax: 095/7489207
IN CINA 1000 MW EOLICI PER L’ANNO 2000: SI PARTE DA 50 MW
La Cina, secondo il suo piano energetico, persegue l’obiettivo di installare 1000 MW eolici per il 2000. Attualmente sono installate turbine per una potenza di solo 50 MW, ma è stata annunciata l’installazione imminente di 70 MW, interamente finanziati da fondi nazionali. Si prevede una sempre maggiore partecipazione dell’industria cinese associata in joint-venture con industrie straniere. In particolare, sono stati firmati importanti contratti con le società danesi Vesta e Micon. Altri accordi commerciali sono stati già realizzati con l’azienda tedesca TackeWindtechnik, con i danesi della Nordtank e Bonus, mentre la Nordex Balcke-Dürr ha firmato un accordo con la Xian Aero Engine Co. Aviation per installare almeno 200 MW.
Fonte: Systèmes Solaires, luglio-agosto 1997.
EXPO 1998: ESTESA APPLICAZIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI
Per l’EXPO 1998, che avrà luogo a Lisbona (Portogallo), è in fase realizzativa uno dei maggiori progetti di ristrutturazione urbana a livello europeo. Un’area di circa 300 ettari, nel porto della capitale portoghese, è stata liberata di tutte le precedenti infrastrutture industriali per far sorgere una città per 50.000 abitanti dotata di una serie di centri ed edifici in grado sia di ospitare l’EXPO 1998, sia di costituire un’importante struttura al servizio della città.
Il progetto prevede un’estesa applicazione delle più moderne tecnologie per il monitoraggio dei servizi urbani (acqua, luce, calore), per la riduzione e l’uso razionale dei consumi energetici, per lo sfruttamento dell’energia solare e delle energie rinnovabili in genere. Si prevede un risparmio dei consumi energetici di oltre il 50%.
Il progetto è realizzato anche con il contributo dell’Unione Europea.
Per informazioni:
Parque EXPO 98 – Lisbona
tel.: +351 1 831 9898
fax: +351 1 8370022
COREA: COMPETIZIONE SOLARE DI STUDENTI IN ARCHITETTURA
La sezione coreana dell’ISES (Korean Solar Energy Society) ha organizzato una competizione internazionale tra studenti di architettura di tutto il mondo per la progettazione di una stazione ferroviaria ubicata sul percorso di una linea ad alta velocità in via di costruzione, vicina all’antica città di Kyongiu.
Tra i criteri di progettazione: l’uso dell’energia solare sia per il riscaldamento che per il condizionamento estivo degli ambienti, l’utilizzo dell’illuminazione naturale e di ogni altro accorgimento volto a ridurre i consumi energetici.
Alla fine del mese di luglio del 1997, avevano presentato proposte di progetto 174 gruppi (sui 259 iscritti al concorso) di 34 paesi. I lavori esaminati, dopo uno scrutinio iniziale, sono stati 108.
Il primo premio è stato vinto da un gruppo di studenti australiani. Per l’Italia hanno partecipato 4 studenti della facoltà di architettura di Firenze che hanno avuto l’onore della citazione.
I lavori dei vincitori sono stati esposti in una mostra tenuta a Seul dal 25 agosto al 1 settembre 1997.
Per informazioni:
Korean Energy Solar Society
fax: +82 2 3623856
e-mail: kses@nownuri.nowcom.co.kr
TUTTI I NUMERI DELLE RINNOVABILI

(media per il periodo 1990-95)
Secondo uno studio realizzato dalla Vrije University di Amsterdam per Greenpeace, di cui riportiamo a fianco la tabella riassuntiva, si riscontra che l’energia di origine fossile e quella nucleare continuano ad ottenere in Europa occidentale, dai vari governi degli Stati membri e dai programmi comunitari, una quota di sussidi nettamente superiore a quella destinata alle fonti di energia rinnovabili e per il risparmio energetico.
La tabella mostra come i sussidi diretti annuali medi all’energia fossile e nucleare (14,9 miliardi di US$) siano più di 3 volte superiori di quelli per le rinnovabili e il risparmio energetico (4,7 miliardi di US$). Il denaro pubblico destinato alle rinnovabili è quasi 7 volte inferiore a quello destinato ai combustibili fossili e 3 volte inferiore a quello destinato al nucleare.
I sussidi diretti sono definiti come incentivi alla produzione, al consumo, al risparmio, fondi per la ricerca e lo sviluppo e come agevolazioni fiscali.
NOTIZIE DA ISES ITALIA
PRIMA RIUNIONE E PRIME DECISIONI DEL NUOVO VERTICE DI ISES INTERNATIONAL
Il nuovo vertice dell’International Solar Energy Society (ISES), formato dal Presidente australiano David Mills e dai due Vicepresidenti, Cesare Silvi di ISES ITALIA e lo statunitense Donald Aitken, si è riunito per la prima volta a Taejon nella Corea del Sud il 30 e 31 agosto 1997 a conclusione del Congresso mondiale sull’energia solare.
La nuova presidenza dell’ISES ha tracciato le priorità dell’associazione per i prossimi due anni: ulteriore sviluppo delle sezioni nazionali e varo di concrete iniziative per favorire l’adesione di nuovi soci; puntare al top delle conoscenze scientifiche e tecnologiche in progetti di alto livello e di interesse generale per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Riguardo a quest’ultimo punto, il “Comitato Scienza e Tecnologia” dell’associazione si è arricchito di nuove collaborazioni di scienziati e tecnici di riconosciuta fama mondiale.
Al momento, l’ISES ha in fase di realizzazione un pacchetto di 10 progetti per un importo complessivo medio annuale di oltre 1 miliardo di lire. Tra questi, il progetto WIRE (Word-wide Information Renewable Energy system) di 1 milione di marchi (in 3 anni) è senz’altro quello di maggiore rilievo per il previsto impatto nella circolazione delle informazioni tra le sezioni nazionali, i soci e, più in generale, tra tutti coloro che si interessano di energie rinnovabili.
Inoltre, il nuovo vertice ha accolto la proposta di organizzare una serie di eventi nel 2000 con sede centrale in Messico.
Queste sono le sedi dei prossimi congressi biennali dell’ISES: in Israele (1999), in Australia (2001) e in Svezia (2003).