N. 6 GIUGNO 1997

In questo numero:

  • LE PROPOSTE DI ISES ITALIA PER LO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI IN ITALIA
  • PER IL RILANCIO DELLE RINNOVABILI UN TAVOLO DI LAVORO COMUNE TRA I MINISTERI DELL’INDUSTRIA E DELL’AMBIENTE
  • FINANZIAMENTO TRAMITE TERZI: UNA OPPORTUNITÀ PER L’EFFICIENZA ENERGETICA E LE FONTI RINNOVABILI
  • IL SETTORE EOLICO DELLA RIVA CALZONI SI TRASFERISCE A FOGGIA CON LA RWT
  • WORKSHOP DI ISES ITALIA A GUBBIO: L’UTILIZZO DEL FOTOVOLTAICO NELLE CITTÀ E NELLE AREE RURALI D’ITALIA
  • L’EUROENERGY GROUP REALIZZERÀ IN ITALIA 70 MW DI IMPIANTI DA BIOMASSA
  • A FRANCOFORTE UN GRATTACIELO BIOCLIMATICO: ARIA, LUCE, GIARDINI E NOTEVOLI RISPARMI DI ENERGIA
  • A SETTEMBRE CORSO TEORICO-PRATICO DI EDILIZIA ECOLOGICA
  • L’ENERGIA SOLARE IN INTERNET – NATIONAL RENEWABLE ENERGY LABORATORY
  • ASPETTI NORMATIVI E COMUNITARI
  • NOTIZIE FLASH
  • TUTTI I NUMERI DELLE RINNOVABILI
  • NOTIZIE DA ISES ITALIA

LE PROPOSTE DI ISES ITALIA PER LO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI IN ITALIA

Nel convegno del 4 giugno sono state avanzate alcune proposte per superare le barriere che ostacolano lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili nel nostro paese. La loro importanza alla luce dei nuovi impegni sulla riduzione dei gas serra per il 2010. ISES Italia chiede una rapida attivazione dei nuovi provvedimenti a favore del settore.

In occasione del convegno di ISES Italia, che ha avuto luogo a Roma il 4 giugno sul tema “Le barriere alla diffusione delle fonti rinnovabili: come superarle”, sono state esposte le difficoltà che, in quest’ultimo periodo, il settore sta vivendo: congelamento del vecchio sistema di incentivazioni (CIP 6/92) e incertezza sulle prossime decisioni in merito ai provvedimenti in materia, limitati fondi per la ricerca (soprattutto rispetto a quelli destinati ad altre fonti energetiche), esclusione dal calcolo economico dei costi esterni delle fonti convenzionali, scarso coinvolgimento degli enti locali e delle aziende municipalizzate ed ostacoli, di antica data, come quelli di natura culturale e normativo-procedurale. L’intera situazione, inoltre, va inserita nel nuovo contesto di privatizzazione e liberalizzazione del mercato energetico che potrebbe rendere ancor più confuso il futuro delle rinnovabili.

Al tempo stesso, diversi relatori hanno sottolineato come un rilancio delle rinnovabili sia, oggi più che mai, sollecitato e strettamente legato a motivazioni di carattere ambientale. L’Italia, ad esempio, si è impegnata a ridurre, entro il 2010, del 7% le emissioni di anidride carbonica rispetto al 1990, il principale dei gas responsabili dell’effetto serra e questo obiettivo verrà presentato a dicembre alla Conferenza delle Parti a Kyoto. Il raggiungimento di tale risultato non può prescindere, però, da un intenso impegno nella diffusione delle energie rinnovabili da parte dei nostri responsabili di governo, soprattutto con iniziative tese a favorire le condizioni per un loro sviluppo. Queste fonti sono, infatti, sostanzialmente prive di emissioni di CO2 e di altre sostanze inquinanti e possono quindi garantire un considerevole apporto alla soluzione dell’effetto serra, in particolare nel medio periodo. Non deve poi essere sottovalutato il fatto che i prezzi del petrolio non potranno restare così bassi nei prossimi anni e che una politica industriale miope in questo settore rischierebbe di far trovare poco competitivo il nostro paese quando dal mercato verrà una forte domanda di tecnologie rinnovabili: secondo molti osservatori il vero decollo, su scala mondiale, dovrebbe già avvenire all’inizio del prossimo decennio.

Nel corso del dibattito, ISES Italia ha presentato alcune proposte per superare le barriere che si frappongono ad un’ampia diffusione delle rinnovabili. ISES Italia richiede che il nuovo provvedimento in sostituzione del CIP 6 preveda, al contrario di quanto accaduto finora, una maggiore incentivazione alle rinnovabili “pure” (in particolare, eolico, fotovoltaico, biomasse, minidraulica) rispetto alle cosiddette “assimilate”, che hanno usufruito largamente di tale misura, anche se già competitive sul mercato. nel determinare le prossime tariffe, l’Autorità per l’energia ed il gas, potrebbe pertanto inserire sia un “sovrapprezzo ambientale”, sia gli oneri connessi all’incentivazione di nuova energia elettrica prodotta da rinnovabili. Queste misure dovrebbero valorizzare tali fonti per i loro benefici ambientali ed incentivare le tecnologie non ancora competitive, ma con sicure potenzialità per il prossimo futuro.

Per gli impianti non connessi alla rete e per gli impianti non elettrici (come gli scaldacqua solari) si potrebbero invece introdurre agevolazioni di natura fiscale o, per le tecnologie meno mature, incentivi fissati già nella prossima legge finanziaria. Nel corso del convegno si è sottolineato che la ricerca è senza dubbio un altro degli elementi fondamentali nella strategia di sviluppo delle rinnovabili: accanto agli attuali programmi europei, si ritiene che sia necessario finanziare iniziative nazionali. Anche se, mentre per alcune tecnologie vi è ancora bisogno di ulteriori investimenti nella ricerca, per altre, si può ritenere che i traguardi raggiunti a livello tecnico le rendano pronte per il mercato.

Infine si è discusso sull’importanza, per il processo di crescita delle rinnovabili in Italia, delle iniziative che nascono a livello locale. A tale proposito va ricordato che dei “Piani Energetici Regionali” e dei “Piani di sviluppo delle fonti rinnovabili per i comuni con oltre 50.000 abitanti”, previsti dall’art.5 della legge 10 del 1991, solo un 10% dei soggetti istituzionali ha ottemperato agli obblighi di legge.

PER IL RILANCIO DELLE RINNOVABILI UN TAVOLO DI LAVORO COMUNE TRA I MINISTERI DELL’INDUSTRIA E DELL’AMBIENTE

Nella seconda metà del mese di giugno il Ministro dell’Ambiente Ronchi ed il Ministro dell’Industria Bersani hanno deciso di attivare un “tavolo di lavoro comune” per rilanciare le fonti di energia rinnovabili in Italia.

L’impegno nasce sulla spinta delle indicazioni fornite dal Libro Verde che ritiene possibile il raddoppio della quota delle rinnovabili per l’Unione Europea per il 2010 (circa il 12%) e a meno di sei mesi dalla Conferenza delle Parti per la Convenzione mondiale sul clima che si terrà a Kyoto (Giappone) in dicembre.

Lo sviluppo delle fonti rinnovabili avrà, secondo il Ministero dell’Ambiente, un ruolo determinante nell’ambito della seconda comunicazione nazionale sui cambiamenti climatici in cui sarà definito l’impegno di riduzione dei gas serra al 2010 per il nostro paese.

FINANZIAMENTO TRAMITE TERZI: UNA OPPORTUNITÀ PER L’EFFICIENZA ENERGETICA E LE FONTI RINNOVABILI

L’ENEA ha pubblicato un volume sul finanziamento tramite terzi, un argomento che come spiega l’autore, Giampaolo Valentini, in Italia è ancora poco conosciuto dai responsabili tecnici e finanziari del settore pubblico e privato, mentre ha ottenuto un buon successo in paesi come la Gran Bretagna, Belgio, Spagna, ma anche in Germania, Francia Olanda e Portogallo.

Il sistema del finanziamento tramite terzi (o third party financing) nasce negli Stati Uniti a metà degli anni ’80 per promuovere interventi di risparmio energetico e di sostituzione delle fonti energetiche convenzionali con fonti rinnovabili allo scopo di migliorare l’efficienza energetica del paese e, nel caso delle società private, ridurre la bolletta energetica aziendale.

Il finanziamento tramite terzi consiste nella fornitura, da parte di una società esterna (Energy Service Company o “esco”), dei servizi di diagnosi, finanziamento, progettazione installazione gestione e manutenzione di un impianto tecnologico dalle cui prestazioni si può ottenere un risparmio energetico, e di conseguenza monetario, tale da consentire alla “esco” di recuperare l’investimento effettuato e di remunerare il capitale investito. La “esco” finanzia tutti i costi e le spese del programma e recupera il costo totale dell’investimento (comprensivo del proprio profitto) in base al risparmio che risulta dal progetto. Questo strumento viene incontro alle esigenze dei consumatori di energia visto che risolve i problemi di investimento senza rischi di ordine tecnico e finanziario liberando delle risorse verso altri progetti che rientrano più direttamente nella attività dell’utente. Gli interventi possono essere realizzati nel settore industriale, residenziale e terziario.

Una “esco” è, quindi, un’impresa che promuove e sviluppa un progetto di razionalizzazione energetica assumendosi le responsabilità dei rischi tecnici e finanziari; possiede le adeguate competenze tecniche (anche attraverso organizzazioni collegate) e le disponibilità economiche necessarie alla realizzazione del progetto: è finanziata da risorse proprie o da istituti di credito esterni a seconda delle necessità. Il beneficiario del progetto verserà alla “esco” un canone pari alla differenza della bolletta energetica prima e dopo l’intervento per un numero di anni stabilito dal contratto.

Nel volume, inoltre, vengono esaminati sei “casi successo” realizzati in Europa, menzionati modelli di contratto e una guida alla loro redazione.

Per richiedere il volume:
G. Valentini, Il ricorso al finanziamento tramite terzi, Ediz. ENEA, 1997.
(pagg. 89, Lire 30.000) rivolgersi alla
DEI srl, Via Nomentana, 16 – 00161 Roma,
tel: 06/4402046 fax: 06/4403307

IL SETTORE EOLICO DELLA RIVA CALZONI SI TRASFERISCE A FOGGIA CON LA RWT

Alla fine del mese di maggio, la società bolognese Riva Calzoni SpA ha costituito una nuova società, la Riva Wind Turbines (RWT) srl, che ha sede nell’area industriale dell’Incoronata, presso Foggia.

A partire dal prossimo anno, la nuova società rileverà l’intero settore eolico della Riva Calzoni che svolge la sua attività anche in altri settori.

Lo spostamento degli stabilimenti dell’azienda in Puglia è legato alla vicinanza del polo eolico più importante in Italia, quello compreso tra le provincie di Foggia, Benevento e Potenza; questa nuova sede, secondo i dirigenti della società, dovrebbe favorire un incremento di occupazione in quest’area.

La Riva Calzoni ha programmi eolici per circa 235 MW di potenza fino al 2001 (221 MW solo nell’Appennino meridionale). Al dicembre del ’96 i megawatt eolici ammessi alla cessione dell’elettricità alla rete ENEL risultavano 152.

La RWT realizzerà prossimamente, in accordo con l’ISMES, Istituto di ricerca dell’ENEL, la costruzione di tre centrali per un totale di 30 MW e un investimento di 60 miliardi di lire. Gli impianti sorgeranno, in ordine di tempo, a Foiano (SA), Orsara (FG) e Vaglio (FG).

WORKSHOP DI ISES ITALIA A GUBBIO: L’UTILIZZO DEL FOTOVOLTAICO NELLE CITTÀ E NELLE AREE RURALI D’ITALIA

Il 23 giugno, a Gubbio (PG), ISES Italia ha organizzato – in collaborazione con l’ENEA, il Programma ALTENER, ANIT ed Eurosolare – il workshop “Le applicazioni fotovoltaiche per usi civili e rurali nei comuni d’Italia”. Una giornata dedicata appunto al fotovoltaico (FV), un’occasione di incontro e di confronto fra operatori pubblici, il mondo della ricerca, le industrie e gli utilizzatori attuali e potenziali di questa tecnologia.

L’introduzione del Dr. Li Causi (ENEA) ha fornito un quadro dello stato dell’arte del FV in Italia e nel mondo. Si è evidenziato come il FV possieda il vantaggio di essere utilizzato per una serie di applicazioni che vanno dall’alimentazione di gadget (orologi o calcolatrici) alle centrali con più di un MW di potenza. Pertanto l’estrema modularità e la facilità di uso rendono il FV una tecnologia adatta ad impianti nei centri urbani, nei diversi settori dei servizi e nel contesto rurale e agricolo.

Nel 1996 sono state prodotte nel mondo celle FV per poco meno di 90 MW (16% in più rispetto al ’95). Fino agli anni ’90 le realizzazioni erano orientate sia verso i grossi impianti di potenza dimostrativi, sia verso applicazioni commerciali di piccola potenza. Negli ultimi anni l’interesse per questo ultimo tipo di applicazione e per gli impianti per la generazione diffusa o distribuita (piccole unità localizzate in punti della rete elettrica vicini ai potenziali utilizzatori) è divenuto predominante. In Italia sono installati poco più di 15 MW di FV (40 % dei quali sono di impianti di media-grande taglia). Il FV, come è noto, è caratterizzato da alti costi di investimento e bassi costi costi di esercizio e manutenzione. Il costo per kW installato è oggi, per impianti di media taglia, di circa 12 milioni di lire; il costo del kWh è di circa 5-8 volte del costo del kWh convenzionale, in dipendenza delle condizioni operative, dunque ancora piuttosto lontano dalla competitività. I costi del FV, tuttavia, andrebbero valutati in relazione ai costi sociali prodotti dall’utilizzo delle fonti energetiche di origine fossile.

Il FV, inoltre, potrebbe essere un’importante opzione per il futuro; significativi progressi potrebbero realizzarsi accedendo gradualmente all’ampio mercato costituito dall’integrazione del fotovoltaico nelle strutture architettoniche. Un primo passo in tal senso sono i grandi programmi relativi ai “tetti fotovoltaici”. La Germania ha già realizzato 2.250 tetti (6,7 MW); Austria, Svizzera, Olanda, Regno Unito hanno da tempo avviato programmi analoghi. Gli Stati Uniti pensano ad un milione di tetti FV entro il 2010 (3.000 MW), mentre in Giappone sono stati già realizzati i primi 1.600 impianti di un programma che prevede 70.000 tetti (245 MW). In questo tipo di esperienza l’Italia è in ritardo, ma è in corso di definizione un programma per la realizzazione di 10.000 tetti FV (40 MW).

Secondo l’Ing. Trezza (ENEL), la diffusione dei tetti FV è, nel medio periodo, una possibilità attraente anche per gli autoproduttori, ma richiede ancora un notevole sforzo di ricerca applicata, architettonica ed elettrica, nonché di monitoraggio; vanno, inoltre, superati quei vincoli giuridici e commerciali legati all’interfacciamento con la rete elettrica.

Moltissime soluzioni per l’integrazione del FV negli edifici e le possibilità di utilizzarlo come materiale costruttivo sono state discusse dall’Arch. Abbate (IEA). Tra i diversi vantaggi di tale approccio va considerato il risparmio di materiali di rivestimento convenzionali, l’occupazione di superfici altrimenti non utilizzabili, l’utilizzazione dell’elettricità nel luogo e al momento della domanda, ecc.

Una questione tuttavia resta aperta: oggi la capacità produttiva annuale mondiale è di 150-200 MW (in Italia, circa 4 MW), in eccesso rispetto alla domanda. La prevista costante crescita del settore FV potrebbe essere condizionata dalla non sufficiente disponibilità di silicio cristallino, oggi reperito sul mercato degli scarti dell’industria elettronica. Questa prospettiva va considerata alla luce di alcune previsioni che indicano in circa 1.000 MW/anno la produzione di FV nel 2010.

Anche il settore FV italiano deve valutare questo aspetto e prepararsi per tempo, onde evitare di lasciare l’iniziativa alle industrie straniere.

LE AZIENDE AL WORKSHOP DI GUBBIO

Le industrie del settore del FV hanno potuto presentare la loro attività ed i loro prodotti ed esporre obiettivi e difficoltà in un settore ancora ostacolato da numerose barriere di carattere tecnico, economico e normativo, oltre a quello culturale.

Le aziende che hanno contribuito all’organizzazione del workshop, sono:

ANIT
Via N. Lorenzi, 8 – 16152 Genova
tel: 010/6553011 fax: 010/6553310
EUROSOLARE
Via A. D’Andrea, 6 – 00048 Nettuno (Rm)
tel: 06/985601 fax: 06/9850267
ELETTROIMPIANTI CARUGO
Lungo Mallero Diaz, 31/D – 23100 Sondrio
tel: 0342/515170 fax: 0342/513188
GECHELIN GROUP
Via Ticino, 16 – 36016 Thiene (VI)
tel: 0445/380050 fax: 0445/381020
MANIERO ELETTRONICA
Via Chiusa, 1/B – 35020 S.Angelo di Piove (PD)
tel: 049/5846688 fax: 049/5847688
SITECH
Via Fontivegge, 51 – 06124 Perugia
tel: 075/5004899 fax: 075/5005330

L’EUROENERGY GROUP REALIZZERÀ IN ITALIA 70 MW DI IMPIANTI DA BIOMASSA

L’EuroEnergy Group, una joint venture creata un anno fa dal Gruppo Marcegaglia e dalla società statunitense Thermo Ecotek Corp., realizzerà 6 impianti per produrre energia dalle biomasse per una potenza totale di circa 70 MW. La potenza varia da 6 a 20 MW per ciascun impianto e l’investimento previsto totale è dell’ordine di 400 miliardi di lire con una creazione di posti di lavoro totale, tra occupati diretti e indotto, di circa 900 addetti.

I primi impianti avranno sede a Manfredonia, Brindisi, Crotone; in seguito ne saranno costruiti altri in Sardegna, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte.

L’obiettivo dell’EuroEnergy Group è di iniziare a produrre energia elettrica da immettere nella rete elettrica nazionale entro il 1999.

Prima di iniziare la costruzione degli impianti (probabilmente la fine di quest’anno) si sta procedendo alla chiusura della fase di ricorso al finanziamento: i costi di tutte le realizzazioni saranno coperti, per una quota preponderante, dal project financing, e la restante parte utilizzando gli incentivi del provvedimento CIP 6/92 (per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili da parte di produttori privati).

Il Gruppo Marcegaglia è leader, in Italia, nel settore dell’acciaio, ma, attraverso la società controllata, si è specializzato nella costruzione delle caldaie alimentate a biomassa per poi passare alla vera e propria produzione di energia. La Thermo Ecotek è, a livello mondiale, tra le più importanti aziende nell’ambito dell’energia da biomassa.

Per informazioni:
EuroEnergy Group
Ing. Roberto Garavaglia (Amm. Del.)
Via R. Sanzio, 2/B – 21013 Gallarate (VA)
tel: 0331/777681 fax: 0331/777680

A FRANCOFORTE UN GRATTACIELO BIOCLIMATICO: ARIA, LUCE, GIARDINI E NOTEVOLI RISPARMI DI ENERGIA

L’edificio che ospiterà gli uffici della sede centrale della Commerzbank a Francoforte, in Germania, progettato dall’architetto inglese Norman Foster, sarà il primo grattacielo al mondo che risponde ad esigenza di natura ecologica (vedi foto).

A FRANCOFORTE UN GRATTACIELO BIOCLIMATICO: ARIA, LUCE, GIARDINI E NOTEVOLI RISPARMI DI ENERGIA
A FRANCOFORTE UN GRATTACIELO BIOCLIMATICO: ARIA, LUCE, GIARDINI E NOTEVOLI RISPARMI DI ENERGIA

L’edificio ha 60 piani ed è stato concepito secondo principi del tutto innovativi rispetto ai comuni edifici a torre. Il grattacielo, di pianta a forma triangolare, riprende l’idea dell’atrio centrale, intorno al quale si sviluppano uffici e giardini: 9 terrazzi-giardini, con un’altezza equivalente a 4 piani e che possono ospitare alberi fino a 9 metri di altezza, si intercalano con gruppi di 8 piani di uffici. Questi ampi spazi verdi disposti a spirale diventano gli autentici centri visuali e sociali della torre; gli uffici possono così affacciarsi verso l’esterno e verso l’atrio che, viene illuminato e ventilato naturalmente attraverso le aperture dei giardini.

Contrariamente a quello che accade nelle torri convenzionali, le finestrature degli uffici che guardano l’atrio possono essere aperte direttamente dagli utenti, consentendo la ventilazione naturale con l’aria “protetta” dell’atrio ed evitando, durante la maggior parte dell’anno, la ventilazione meccanica. Lo stesso succede con gli uffici che si affacciano all’esterno: qui una seconda pelle (vetrata con infissi di alluminio) è provvista di “fessure” che permettono l’ingresso dell’aria esterna. Nei giorni di tempo inclemente o con temperature esterne estreme, tuttavia, un sistema centralizzato di controllo automatico “chiude” l’edificio e mette in funzione l’impianto di climatizzazione. I sistemi di schermatura solare regolabili trovano posto nello spazio tra la seconda pelle e le finestrature degli uffici.

Al fine di evitare correnti di aria e di fumo, l’atrio è stato diviso con tetti di vetro ogni 12 piani.

Le facciate della torre sono leggermente curvate ed incorniciate dalle zone di servizio ubicate negli angoli del triangolo; queste zone ospitano i pilastri portanti dell’edificio dove appoggiano le travi Vierendeels, che consentono di coprire i giardini e gli uffici, lasciandoli completamente liberi da pilastri.

Aria, luce e verde vengono così integrati in questa nuova concezione di grattacielo che offrirà livelli di comfort termico, luminoso ed ambientale decisamente superiori alla media esistente.

A SETTEMBRE CORSO TEORICO-PRATICO DI EDILIZIA ECOLOGICA

Gubbio, 15-20 settembre 1997

Dopo il successo del corso che si è tenuto tra maggio e giugno il Centro Edilizia Ecologica ha aperto le iscrizioni per una nuova serie di seminari che avranno luogo, questa volta, nell’arco di una sola settimana. Tra il 15 e il 20 settembre si svolgeranno, a Gubbio, 5 incontri che introdurranno nella materia dell’edilizia ecologica. Saranno esposti i più importanti problemi che l’edilizia attuale pone dal punto di vista ecologico e le soluzioni alternative che l’edilizia ecologica propone.

Il corso si rivolge agli operatori del settore edile, in particolare progettisti, ma anche a studenti, committenze e rivenditori interessati. Al termine del corso, verrà rilasciato ai partecipanti un attestato di frequenza.

La quota di iscrizione, comprensiva di materiale didattico e pranzi, è di 750.000 lire (250.000 lire per gli studenti). L’alloggio è presso la struttura agrituristica in cui si svolgerà il corso (35.000 lire al giorno inclusa colazione).

Per programma ed iscrizione: Centro Edilizia Ecologica
Arch. Uwe Wienke
S. Croce di Monte Bagnolo – 06070 Perugia-Cenerente
telefax: 075/5899047

L’ENERGIA SOLARE IN INTERNET – NATIONAL RENEWABLE ENERGY LABORATORY

http://www.nrel.gov

La ricchezza dei contenuti presenti nel sito internet del National Renewable Energy Laboratory (NREL) è paragonabile all’importanza, a livello mondiale, del centro di ricerca del Colorado che proprio nel luglio di quest’anno celebra i suoi 20 anni di attività.

L’obiettivo del NREL è di sviluppare le fonti di energia rinnovabili e di trasferire queste conoscenze al settore privato.

Il sito, di facile accessibilità, contiene, tra l’altro, informazioni didattiche (Clean Energy Basics) e per esperti (Science & Technology) su ogni tecnologia; nella sezione Data & Documents si possono ottenere dati aggiornati, relativamente alle rinnovabili, sullo stato della diffusione e sulle risorse presenti negli Stati Uniti, pubblicazioni e documentazione fotografica; una parte del sito (News & Events) è dedicata alla diffusione delle notizie e al calendario degli eventi. Infine un’altra sezione (Global & Local Partnerships) menziona le attività di collaborazione, i programmi internazionali e locali del NREL.

ASPETTI NORMATIVI E COMUNITARI

ALCUNE PROPOSTE DAL PARLAMENTO EUROPEO PER LO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI
L’europarlamentare Rolf Linkohr ha inviato un appello alle istituzione dell’Unione Europea affinché decidano, nel corso dell’anno, alcune iniziative per una nuova politica energetica che si basi, tra l’altro, su un più decisivo ruolo per le fonti rinnovabili. Ecco alcune delle sue proposte:
a) la futura proposta della Commissione sull’armonizzazione delle imposte sui carburanti dovrebbe prevedere anche un incentivo all’uso delle energie rinnovabili (ad esempio, tassi ridotti o esenzioni fiscali per tutte le forme di energia rinnovabile);
b) l’introduzione di una tassa sull’elettricità da cui sarebbe esentata l’elettricità prodotta da fonte rinnovabile;
c) la creazione di un Fondo europeo per la ricerca, lo sviluppo e la vendita delle rinnovabili e delle nuove tecniche destinate a ridurre l’uso di energia. Il Fondo potrebbe essere finanziato da due fonti: 1) un aumento minimo, in tutta l’U.E. delle imposte sui carburanti, con un prelievo di 2 ECU (3800 lire) su ogni tonnellata di benzina e di 1 ECU (1900 lire) per ogni t di gasolio: si potrebbero raccogliere 360 milioni di ECU (circa 684 miliardi di lire) all’anno, in pratica un costo irrisorio per gli automobilisti; 2) una fusione di questo nuovo Fondo con l’aspetto “ricerca” del bilancio Ceca per creare una “Fondazione europea per l’energia e il clima”.

Le proposte, secondo l’europarlamentare, nascono anche per favorire, in tempi rapidi, la competitività europea di queste tecnologie, in un mercato in forte crescita, che vede molto attivi americani e giapponesi.

Fonte: Scienza Tecnica, n.3

A SETTEMBRE DUE CONVEGNI IN SCANDINAVIA SULLE BIOMASSE ORGANIZZATI NELL’AMBITO DI ALTENER
Nel mese di settembre si terranno in due paesi della Scandinavia altrettanti incontri sull’energia da biomassa organizzati nell’ambito del programma comunitario ALTENER.

Il primo workshop, dal titolo “The future of biogas in Europe”, si terrà a Herning in Danimarca nei giorni 8 e 9 ed è organizzato dal Danish Biomass Institute. Le due giornate vedranno la partecipazione di decision makers, pianificatori, industrie che hanno particolari interessi nella produzione di biogas. Si parlerà degli sviluppi della tecnologia e del suo miglioramento, del futuro del biogas in Europa, del suo potenziale e delle risorse disponibili.

L’altra conferenza, “Implementation of solid biofuels dioxide mitigation”, avrà luogo ad Uppsala (Svezia) nei giorni 29 e 30 e sarà organizzata dal Department of Forest-Industry-Market Studies dell’Università svedese di Scienze dell’Agricoltura, in collaborazione con la Belgian Biomass Association e il Joanneum Research Institute (Austria). Gli argomenti principali dell’incontro verteranno sui seguenti temi generali:

  • Considerazioni sull’intera catena energetica di produzione dei biocombustibili;

    Aspetti economici;

    Impatto ambientale, soprattutto per quanto riguarda l’emissione di CO2, nella produzione di biocombustibili.

IL SISTEMA BRITANNICO DI INCENTIVAZIONE DELLE RINNOVABILI: “NON-FOSSIL FUEL OBLIGATION” (NFFO)
Nel corso dei recenti dibattiti sul futuro sistema di incentivazione delle fonti di energia rinnovabili, che dovrà sostituire i provvedimenti attualmente sospesi in Italia, è stato più volte accennato, anche da parte dei vertici del Ministero dell’Industria e dell’ENEL, alla politica di sostegno in vigore nel Regno Unito, il “Non-Fossil Fuel Obligation” (NFFO). A questo proposito forniamo una breve presentazione del NFFO e dei risultati ottenuti nei suoi 7 anni di vita.

Il NFFO (Non-Fossil Fuel Obligation) ha la funzione di “proteggere” le fonti di energia rinnovabili dal mercato, dando agli operatori del settore il diritto di produrre a prezzi fissi, che emergono a seguito di gare pubbliche al ribasso. L’obiettivo è di farle crescere tecnologicamente e di far raggiungere una stabile convergenza fra i prezzi (il NFFO vale anche per l’energia nucleare).

Il Ministero dell’Industria e Commercio, attraverso l’ “Offer”, decide sul tipo di tecnologia da promuovere e sulla quantità, senza fornire alcuna indicazione sulle tariffe o sulla dimensione degli impianti.

Dal 1990 ad oggi sono stati emessi 4 bandi di richieste da proporre. In genere occorre un anno per il lavoro di valutazione tecnica-economica dei progetti presentati, prima che il Ministero emetta un “NFFO Order” in cui si richiede alle imprese regionali di distribuzione di elettricità (Pubblic Electric Suppliers – PES) di acquistare un certo ammontare di energia elettrica da fonte rinnovabile. Questa viene, di solito pagata, ad un prezzo più elevato del chilowattora convenzionale prodotto; la differenza tra questo prezzo e il prezzo medio di acquisto dell’elettricità nel corso del mese è rimborsata all’impresa di distribuzione dalla Non Fossil Purchasing Agency (NFPA) attraverso un prelievo sulla tassa sui combustibili fossili (Fossil Fuel Levy), a sua volta pagata dai consumatori per mezzo della bolletta elettrica. Dalla data dell’ordine vi sono 5 anni di tempo per costruire l’impianto, dopodiché l’ordine decade.

In definitiva la caratteristica distintiva del sistema di incentivazione britannico è che il Governo, attraverso il Ministero dell’Industria, stabilisce una quantità obiettivo di elettricità da fonti rinnovabili (la potenza prevista per il 2000 è di 1.500 MW) e che i contratti vengono assegnati in base ad aste competitive, attivando le forze del mercato: il progetto che offre il prezzo più basso, a parità di altre condizioni, si vede assegnato il contratto.

Nel primo ordine (1990) furono firmati 75 progetti per un totale di 152 MW; nel secondo (1991) 122 progetti per un totale di 472 MW; nel terzo (fine ’94) sono stati firmati progetti per 627 MW totali. Nel quarto ordine, attualmente in corso, si prevedono progetti per 400-500 MW di potenza.

I risultati sono stati evidenti fin dal NFFO-3 in cui c’è stato un notevole calo dei prezzi: per l’eolico dal NFFO-2 al NFFO-3 un vero e proprio dimezzamento del prezzo di offerta (in media da 11 p/kWh a 4,32 p/kWh). Il quinto ordine sarà attivato per il 1998.

NOTIZIE FLASH

ACQUA POTABILE CON I SISTEMI SOLARI IN TANZANIA
Sistemi solari per la pastorizzazione dell’acqua sono stati acquistati da alcune organizzazioni del Colorado presso la Safe Water Systems di Honolulu e installati in Tanzania per fornire acqua potabile alle aree più remote e povere del paese africano. Le destinazioni di questi sistemi sono state ospedali, scuole e villaggi dove migliaia di persone, soprattutto bambini, hanno potuto beneficiare di acqua pulita.

I sistemi solari per la pastorizzazione dell’acqua, in genere proveniente da corsi inquinati, funzionano secondo lo stesso principio dei pannelli solari termici, ma sono in grado di disinfettare fino a 750 litri di acqua al giorno. L’acqua non potabile viene canalizzata all’interno di un pannello solare e qui intrappolata, grazie ad una valvola di controllo termico, fino a quando non raggiunge la temperatura di 79,4 °C, sufficiente a distruggere i batteri causa di malattie.

Nei paesi in via di sviluppo l’acqua contaminata è la causa dell’80% delle malattie infettive. La legna per bollire l’acqua in queste aree non sempre è disponibile ed è comunque troppo cara per gran parte della popolazione. I pastorizzatori solari, oltre a fornire acqua potabile sicura senza arrecare danno all’ambiente potrebbero essere anche prodotti sul posto a basso costo offrendo così una opportunità di reddito alle comunità locali.

Per informazioni:
Safe Water Systems
tel: +1 808 539 3937
e-mail: info@safewatersystems.com
web: http://safewatersystems.com

NUOVI PAESI SI AFFACCIANO ALL’ENERGIA EOLICA
Secondo l’AWEA (American Wind Energy Association) fin dal 1998 l’industria eolica non dipenderà più così strettamente dalla domanda di paesi come la Germania, la Danimarca o l’India. Infatti, già da ora nuovi stati stanno iniziando ad integrare l’energia eolica nel proprio sistema energetico. Il Costa Rica ha installato lo scorso anno 20 MW ed altri sono stati programmati per i prossimi anni; il Messico ha pianificato per quest’anno 54 MW; l’Egitto ha in cantiere 240 MW; la Nuova Zelanda, lo scorso maggio, ha installato le sue prime turbine eoliche e diverse decine di MW sono in programma. Molti altri paesi stanno entrando sulla scena eolica mondiale tanto che le proiezioni AWEA parlano di 23.500 MW installati, a livello mondiale, per l’anno 2005 (alla fine del ’96 erano stati installati circa 6.100 MW).

VOLUME DELL’ENEA SULLA LEGISLAZIONE ENERGETICA
Il Dipartimento di Energia dell’ENEA ha realizzato un volume che fa un quadro completo dell’evoluzione legislativa che si è succeduta dall’emanazione delle leggi n.9 e n.10 al 31 marzo 1997. Il volume è venduto con una “Raccolta Legislativa Energetica”, su supporto informatico, contenente più di 125 provvedimenti coordinati e aggiornati.

Il volume è indirizzato a tutti gli operatori del settore energetico come la Pubblica Amministrazione, Enti Energetici e di Ricerca, Energy Managers, Professionisti, Società di produzione, distribuzione e utilizzo di energia.

Per informazioni:
“Legislazione energetica. Raccolta dei provvedimenti attuativi delle leggi 9 e 10 del 1991”, Edizioni ENEA, Roma 1997, pagg.130 + 2 floppy disk, Lire 120.000
È disponibile presso le migliori librerie tecniche oppure presso
DEI – Tipografia del Genio Civile
Via Nomentana, 16/20 – 00161 Roma
tel: 06/4402046 fax: 06/4403307

GARA DI AUTO SOLARI PER LE SCUOLE MEDIE DEL COLORADO
Gli studenti della scuola Longmont’s Westview hanno vinto, nel mese di maggio, la corsa “1997 Junior Solar Sprint”, una gara su un tracciato di 20 metri riservata a piccoli modelli di auto solari costruiti da squadre composte di studenti delle scuole medie del Colorado. La competizione di quest’anno ha visto la partecipazione di 45 squadre che hanno ricevuto dal NREL (National Renewable Energy Laboratory), per la costruzione di un veicolo alimentato esclusivamente ad energia solare, una cella fotovoltaica (per la conversione della luce in elettricità) e un motore. L’auto non doveva superare 60 cm. di lunghezza , 40 cm. di larghezza e 30 cm. di altezza. Oltre alla macchina più veloce sono stati assegnati altri premi, in particolare per i migliori design, l’aspetto innovativo e la capacità costruttiva.

La “Junior Solar Sprint” è iniziata sette anni fa con il fine di educare i giovanissimi alle fonti di energia rinnovabili e all’ambiente.

Fonte: NREL News

TUTTI I NUMERI DELLE RINNOVABILI

INIZIATIVE DI PRODUTTORI INDIPENDENTI PER IMPIANTI DA FONTI RINNOVABILI 
INIZIATIVE DI PRODUTTORI INDIPENDENTI PER IMPIANTI DA FONTI RINNOVABILI

Potenza da cedere all’ENEL in MW
Fonte: ENEL DSR

Nella tabella è indicata, nella prima colonna, la potenza complessiva di impianti di produttori indipendenti che utilizzano fonti rinnovabili (Cat. A) che, in base al decreto del Ministero dell’Industria 24/1/97, potranno usufruire degli incentivi previsti dal CIP 6/92 e potranno cedere l’energia elettrica alla rete ENEL. Per questi impianti, relativi fino alla 6a gradutoria (al 30/6/95), è stata firmata la convenzione preliminare.

Nella seconda colonna sono elencate le ulteriori proposte (in MW) dei produttori terzi a tutto il 31/12/96 (7a, 8a e 9a graduatoria). Tali proposte hanno già superato la verifica di compatibilità dell’ENEL.

A questa potenza si devono aggiungere anche 1.224 MW circa di centrali che utilizzano fonti rinnovabili da parte dell’ENEL.

L’entità delle iniziative testimonia il grande interesse per le rinnovabili ed il rilievo del potenziale sfruttabile a costi relativamente bassi. È auspicabile che lo sforzo intrapreso dal governo per definire i nuovi criteri di incentivazione alle rinnovabili giunga presto a positiva conclusione.

NOTIZIE DA ISES ITALIA

CORSI DI FORMAZIONE PER L’OCCUPAZIONE NEL MEZZOGIORNO
“Promoter delle fonti di energia rinnovabili. Esperto delle tecnologie solari e alternative”

I corsi, riservati a diplomati e laureati, sono orientati alla creazione di operatori per le piccole e medie imprese del settore del solare termico a bassa temperatura.

Si svolgerenno nelle seguenti Regioni:

  • Abruzzo (sede Pescara): 20 promoter
  • Campania (sede Napoli): 20 promoter
  • Sicilia (sede Palermo): 20 promoter

I corsi avranno la durata di 700 ore, di cui 140 ore saranno riservate a stages con industrie del solare termico. Gli allievi ammessi al corso percepiranno un’indennità oraria di 3.000 lire.

Inizio corsi: Settembre 1997

Per informazioni:
ACAI-EAFRA- tel: 06/68892797 fax: 06/68219560
IDIS – tel: 081/7352221 fax: 0812301031
ISES ITALIA: tel: 06/44249241-7 fax: 06/44249243