N. 4 APRILE 1997

In questo numero:

  • CONVEGNO DI ISES ITALIA: SUPERARE GLI OSTACOLI ALLA DIFFUSIONE DELLE RINNOVABILI
  • IL CENTRO RICERCA ENEA DI PORTICI REALIZZA RECORD EUROPEO DI EFFICIENZA PER UN MODULO FV AL SILICIO AMORFO
  • LO SVILUPPO DELLE CELLE FOTOVOLTAICHE AL SILICIO AMORFO
  • IL GREEN PRICING: COMPRARE ENERGIA ELETTRICA “PULITA” CON POCHI DOLLARI AL MESE. I PROGRAMMI E L’ATTEGGIAMENTO DEGLI UTENTI
  • LE ESPERIENZE DI GREEN PRICING
  • LE RICERCHE DI MERCATO SULLA DISPONIBILITÀ A PAGARE DEGLI UTENTI
  • L’AZIENDA MUNICIPALE DEL GAS DI PALERMO PROMUOVE IL SOLARE IN CITTÀ
  • STUDI SUL SETTORE DELL’ENERGIA DA BIOMASSA IN ITALIA
  • IN VALLE D’AOSTA UNA “SETTIMANA DEL SOLE”
  • L’ENERGIA SOLARE IN INTERNET – CADDET RENEWABLE ENERGY
  • ASPETTI NORMATIVI E COMUNITARI
  • NOTIZIE FLASH
  • TUTTI I NUMERI DELLE RINNOVABILI
  • NOTIZIE DA ISES ITALIA

CONVEGNO DI ISES ITALIA: SUPERARE GLI OSTACOLI ALLA DIFFUSIONE DELLE RINNOVABILI

Il prossimo 4 giugno si terrà a Roma, presso la Sala del Cenacolo, un convegno intitolato “Le barriere alla diffusione delle fonti rinnovabili: come superarle”. ISES Italia presenterà delle proposte legislative e normative che saranno discusse durante l’incontro insieme agli esponenti del governo, del mondo industriale e ambientalista.

Si terrà a Roma, il 4 giugno 1997, il convegno annuale di ISES Italia che farà il punto sullo stato dell’arte del settore delle energie rinnovabili. Quest’anno il convegno avrà come titolo “Le barriere alla diffusione delle fonti rinnovabili: come superarle”. Nel corso dell’incontro sarà presentata la nuova rivista trimestrale dell’associazione “Quaderni del Sole” e verrà assegnato il “Premio giornalistico ISES Italia” rivolto a giornalisti che abbiano, attraverso la stampa, la radio o la televisione fornito un particolare contributo alla diffusione delle tematiche relative alle fonti rinnovabili e al risparmio energetico.

Gli ostacoli al processo di sviluppo del settore dell’energia rinnovabile in Italia e sugli strumenti più idonei a superarli, verranno analizzati da alcuni esponenti di primo piano del governo, della politica, dell’industria, della ricerca e del mondo ambientalista alla luce delle rispettive esperienze.

Le barriere alla diffusione delle fonti rinnovabili sono di tipo tecnico, economico, ambientale e di natura informativa, ma le numerose e sempre più attente analisi sull’argomento hanno messo ormai in evidenza la centralità del ruolo assunto dalle barriere di natura politica e legislativa, che spesso tutte le altre, in minore o maggiore misura, comprendono ed influenzano.

La ridottissima quota delle fonti rinnovabili sul totale del mercato dell’energia non deve far dimenticare che, in questi ultimi anni, si è assistito su scala mondiale ad un importante sviluppo di alcune tecnologie come l’eolico che, in soli due anni, ha fatto registrare un incremento delle installazioni del 65% (quasi 6.100 MW della fine del ’96 rispetto ai 3.700 MW installati alla fine del ’94), come il solare termico a bassa temperatura il cui mercato cresce annualmente del 15% oppure come il fotovoltaico (aumento della produzione annuale del 18%) e la biomassa, una risorsa energetica con enormi potenzialità. Una cifra conservativa sul volume di affari del mercato delle rinnovabili nel mondo si aggira intorno ai 13.000 miliardi di lire, ma dovrebbe aumentare, secondo molti osservatori di decine di volte già all’inizio del prossimo decennio.

La crescita del settore delle rinnovabili, confortata dagli ottimi risultati ottenuti dalla ricerca e stimolata dalla sempre più impellente questione ambientale, è da non sottovalutare per capire quale ruolo si vuole attribuire agli operatori italiani nella quadro della competizione internazionale.

A questo fine sembra necessario trovare dei meccanismi in grado di rimuovere alcune barriere che si frappongono specialmente alla riduzione dei costi e al rafforzamento dell’industria del nostro paese. Una delle soluzione è quella di aprire il mercato delle rinnovabili attraverso lo strumento degli incentivi, anche se di natura provvisoria. La definizione di tali misure spetta alle politiche, siano esse realizzate a livello comunitario, nazionale o regionale/locale. Come in molti paesi europei, anche la leglislazione italiana, ha attivato una vasta gamma di incentivi, ma la strada da percorrere sembra ancora lunga, visto che gran parte delle tecnologie non hanno raggiunto una piena maturità tecnica ed economica. Il ruolo della politica resta fondamentale, anche perché deve consentire a finanziatori ed industriali di agire in un clima legislativo e strategico chiaro e di lungo termine che restringa ogni rischio di investimento.

Il convegno organizzato da ISES Italia del 4 giugno intende formulare alcune indicazioni sulle prossime iniziative che le parti in causa hanno in animo di promuovere per la diffusione dell’energia pulita nel nostro paese.

IL CENTRO RICERCA ENEA DI PORTICI REALIZZA RECORD EUROPEO DI EFFICIENZA PER UN MODULO FV AL SILICIO AMORFO

L’attività di ricerca nel campo della fabbricazione di moduli fotovoltaici integrati a film sottile di silicio amorfo, presso i laboratori della Sezione ERG FORI SIAM del Centro Ricerche dell’ENEA a Portici, ha portato alla realizzazione di un modulo da 900 cm2 (modulo a larga scala) con efficienza di conversione pari al 9.1%. Tale rendimento è un record per l’Europa ed é molto vicino a quanto ottenuto negli Stati Uniti e in Giappone, paesi leader in questo campo.

La tecnologia di questo tipo di moduli può considerarsi, tra le tecnologie alternative a quelle del silicio cristallino, come la più consolidata. Essa risulta vantaggiosa dal punto di vista economico, poiché utilizza materiali a basso costo e processi di manifattura con ridotto impiego di energia adatti a produzioni su larga scala. Il silicio amorfo, inoltre, è un materiale semitrasparente e potrebbe quindi essere depositato sui vetri degli edifici in modo da ridurre l’insolazione, producendo, allo stesso tempo, energia elettrica.

Struttura di un modulo fotovoltaico tandem al silicio amorfo (30x30 cm)
Struttura di un modulo fotovoltaico
tandem al silicio amorfo (30×30 cm)

La struttura del modulo è quella rappresentata nel disegno. Il supporto del dispositivo é una semplice lastra di vetro con sopra una successione di strati sottilissimi (tutti al di sotto di un micron) che sono, nell’ordine: il contatto anteriore costituito da un ossido trasparente e conduttivo (TCO); il dispositivo vero e proprio, che é una “cella tandem” (due celle di silicio amorfo depositate in cascata per sfruttare al meglio la luce solare incidente); il contatto posteriore di ossido di zinco e argento; ed infine, una protezione incapsulante a base di materiale plastico.

La realizzazione del modulo prevede la suddivisione del film sottile, depositato sulla lastra, in strisce contigue attraverso l’impiego di una sorgente laser; questo processo permette la connessione in serie delle strisce di materiale attivo. Modulando il numero e l’ampiezza di queste strisce, é possibile variare la tensione e la corrente che il modulo offre agli utilizzatori quando é esposto alla luce solare. La potenza elettrica fornita dai moduli fotovoltaici al silicio amorfo, del tipo e delle dimensioni descritte, quando sono illuminati dal sole, é pari a circa 7 Watt.

Per ulteriori informazioni:
Dr. Ezio Terzini – ERG FORI SIAM – C R ENEA Portici
Via Vecchio Macello, 80055 Portici (Napoli)
fax: 081/7723344
e-mail: Terzini@epoca1portici.enea.it

LO SVILUPPO DELLE CELLE FOTOVOLTAICHE AL SILICIO AMORFO

La produzione mondiale delle celle fotovoltaiche (FV) è rappresentata per l’85% da celle al silicio cristallino (mono e policristallino). Nonostante il loro maggiore rendimento rispetto agli altri materiali semiconduttori (le celle in commercio al silicio monocristallino hanno un’efficienza del 15%, quelle al silicio policristallino intorno al 13%), non è certo che potranno assicurare, nel medio-lungo periodo, quegli obiettivi che i ricercatori del settore si sono prefissati: efficienza dei moduli del 18% e costo per kWh di 0.06 $ (100 lire circa) negli anni 2010-30.

In questi ultimi anni, è aumentata quindi la ricerca sui cosiddetti film sottili e, in particolare quella sul silicio amorfo. Questa tecnologia è stata scoperta in un laboratorio scozzese e realizzata per la prima volta dagli americani nel 1982. Le prime celle FV al silicio amorfo avevano un’efficienza dell’1-2%, ma in breve tempo le efficienze iniziali raggiunsero il 10%. Nella metà degli anni ’90 l’efficienza di moduli ad ampia area (circa 1 m2) si è stabilizzata, almeno negli Stati Uniti e in Giappone, intorno al 10%.

Fino ad oggi i moduli con celle al silicio amorfo sono stati prodotti a livello commerciale soprattutto per applicazioni di piccola potenza. Resta incerto il loro utilizzo futuro per applicazioni collegate alla rete a causa del fenomeno conosciuto come effetto di Staebler-Wronski: perdita dell’efficienza (circa del 30%) proprio a causa dell’esposizione alla radiazione luminosa, probabilmente dovuta ad una disorganizzazione degli atomi di idrogeno contenuti negli strati sottili della cella.

Un continuo studio sui materiali e sul processo produttivo potrebbe compensare la mancanza di stabilità nel rendimento. Miglioramenti in questa direzione hanno comunque già permesso di ottenere delle efficienze stabilizzate in laboratorio del 12%. Secondo gli esperti, i prossimi 4 o 5 anni saranno determinanti per il futuro dell’industria FV del silicio amorfo, soprattutto alla luce dei costi competitivi per la produzione di questo tipo di celle (substrati a basso costo e processi di manifattura adatti a produzioni su vasta scala). L’attuale processo di fabbricazione, detto “roll-to-roll” permette di produrre in continuo porzioni di celle di diversi centinaia di metri.

A conferma degli sviluppi del settore, la Solarex Corp.(filiale delle società Amoco e Enron), la United Solar Systems Corp. e la Canon Japan, da quest’anno, produrranno insieme celle al silicio amorfo per 25 MW di potenza annuale. Gran parte di questa produzione sembra destinata alle applicazione fotovoltaiche integrate negli edifici.

IL GREEN PRICING: COMPRARE ENERGIA ELETTRICA “PULITA” CON POCHI DOLLARI AL MESE. I PROGRAMMI E L’ATTEGGIAMENTO DEGLI UTENTI

Il “Green Pricing” è una recente strategia utilizzata da alcune compagnie elettriche (utility), specialmente americane, con lo scopo di aprire nuovi mercati alle fonti di energia rinnovabili o per accrescere quelli tuttora esistenti. Il Green Pricing (Prezzi Verdi per l’energia), ancora in una fase iniziale di sviluppo, si basa sull’opzione, offerta agli utenti, di pagare un prezzo aggiuntivo sulla bolletta elettrica in modo che l’elettricità consumata (tutta o solo una porzione) sia generata da impianti alimentati da fonti rinnovabili. L’elemento comune a quasi tutta la vasta gamma delle tipologie di programmi realizzati, o in via di realizzazione, è che i pagamenti sono di natura strettamente volontaristica.

I programmi Green Pricing possono essere distinti generalmente secondo due approcci: a) ogni utility offre all’utente di contribuire, con una certa somma, ad un fondo destinato alla realizzazione futura di un progetto di energia rinnovabile non ancora specificato; b) l’utente paga quel “premium” per un progetto da realizzare, ma già definito.

Gli utenti sono, dunque, disposti a rinunciare ad un servizio elettrico meno caro se convinti della bontà dell’offerta da parte della loro utility e soprattutto del miglioramento delle condizioni ambientali.

L’esperienza in questo settore è iniziata in coincidenza alla fase di liberalizzazione del mercato dell’energia e della conseguente ristrutturazione delle utility. Tale processo dovrebbe condurre in futuro sempre più spesso alla possibilità per il consumatore di decidere, diversamente dal passato, tra fonti energetiche ed anche tra fornitori della stessa fonte di energia. Le scelte degli utenti saranno fatte, in primo luogo, in base al prezzo, e poi secondo la qualità del servizio reso e dell’impatto ambientale legato alla generazione elettrica. Su queste preferenze verteranno le prossime strategie delle compagnie elettriche dei paesi industrializzati e il Green Pricing è senza dubbio da vedere come parte di questo cambiamento.

I programmi Green Pricing che finora hanno avuto un discreto successo sono dovuti soprattutto al fatto che le utility hanno messo in vendita un prodotto energetico “pulito” ad un numero limitato di utenti con conseguenti ridotti impegni finanziari. I rappresentanti di diverse utility, alla luce dei risultati non sempre chiari delle ricerche di mercato che precedono e accompagnano questi programmi, si chiedono quanto è realmente ampia quella che, attualmente, si deve considerare ancora una nicchia di mercato e se coloro che hanno una disponibilità a parteciparvi possano risultare una massa critica sufficiente alla realizzazione di progetti su grande scala commerciale.

Per favorire l’atteggiamento positivo nei confronti del Green Pricing si ritiene che sia comunque importante una buona promozione del programma che sappia mettere in evidenza i vantaggi ottenibili nel lungo periodo (costi più bassi dell’energia elettrica) e nel breve periodo (aiuto all’ambiente).

LE ESPERIENZE DI GREEN PRICING

I primi programmi “Green Pricing” sono partiti negli Stati Uniti nel 1993, ma esempi di questo nuovo schema di finanziamento per le rinnovabili hanno visto la luce anche in Canada, Australia, Olanda, Germania e stanno diffondendosi anche in altri paesi industrializzati.

Tra le decine di approcci utilizzati, quello senza dubbio più sperimentato è il programma della Sacramento Municipal Utility District (SMUD) che offre la possibilità di installare un tetto fotovoltaico connesso alla rete elettrica per 100 utenti residenti nell’area di competenza per ogni anno. Per partecipare al programma l’utente deve pagare 4$ sulla bolletta elettrica mensile (il 10-15% in più del costo ordinario) per un periodo di 10 anni. La SMUD finanzia il restante costo del sistema e assolverà alle operazioni di installazione e manutenzione. Questo approccio, definito “pagamento fisso mensile”, all’inizio del ’96 aveva fatto registrare l’installazione di 350 tetti fotovoltaici per un totale di 1.216 kW di potenza. Ogni anno ci sono 1000 richieste di partecipazione.

Un altro esempio è la cosiddetta “tariffa verde”, pagata in relazione all’ammontare di energia rinnovabile acquistata; è utilizzata dalla Traverse City Light and Power del Michigan: l’utente paga un premium di 1,58 cent per kWh per finanziare una turbina eolica di 600 kW di potenza connessa alla rete elettrica della comunità; per l’utente residenziale ciò comporta un costo mensile più elevato di 7,58$ per 3 anni (10 anni per gli utenti commerciali). Le richieste di sottoscrizione per la prima fase hanno superato le 150-200 unità previste.

Alcune utility hanno realizzato programmi in cui il consumatore propone l’ammontare della cifra da pagare, a volte scegliendo tra diverse opzioni (Public Service of Colorado, Gainesville Regional Utilities, Wisconsin Public Service Corp., ecc.).

Programmi leggermente differenti dal classico Green Pricing, più orientati sul piccolo utente, sono quelli che prevedono la vendita all’ingrosso di energia rinnovabile. Un esempio è il programma della Portland General Electric che ha stipulato un contratto con la città di Portland per la vendita 11,2 milioni di kWh da fonte eolica in 5 anni (5% del consumo totale della città con un risparmio di 850.000$).

LE RICERCHE DI MERCATO SULLA DISPONIBILITÀ A PAGARE DEGLI UTENTI

Sondaggi di opinione condotti negli Stati Uniti rivelano che esiste un diffusa preferenza e disponibilità a pagare somme addizionali per le rinnovabili (tra il 40 e il 70% dei campioni intervistati). Esiste però un’enorme differenza tra ciò che viene dichiarato in generici sondaggi e la reale partecipazione ai programmi Green Pricing. Alcune ricerche di mercato indicano la strada per coprire questa distanza; si pensa così che alcuni fattori possano influenzare positivamente i potenziali sottoscrittori: offerta di prodotti competitivi (bassi costi di partecipazione, stabilità delle tariffe nel lungo periodo, rischi ridotti), fiducia nelle motivazioni ambientali dell’utility, facilità di comprensione dei programmi e semplificata procedura di partecipazione. In generale, gli utenti rispondono in maniera più favorevole quando i programmi sono ben definiti (anche a livello tecnologico), hanno una certa visibilità e soprattutto se sono ideati per incontrare i reali bisogni degli utenti stessi.

Finora l’esperienza ha dimostrato che la partecipazione, entro 2 anni dall’inizio dei programmi, è solo dell’1-2% della popolazione coinvolta. Tuttavia tale livello di partecipazione consente già di far partire i primi progetti in cantiere.

Le future ricerche dovranno sempre più essere orientate sulla domanda locale e sperimentare configurazioni di prodotti adeguati agli specifici interessi delle famiglie, delle industrie e delle municipalità.

L’AZIENDA MUNICIPALE DEL GAS DI PALERMO PROMUOVE IL SOLARE IN CITTÀ

L’Azienda Municipale del Gas (AMGP) di Palermo sta realizzando alcune attività dirette alla promozione e alla diffusione dell’energia solare.

Verranno, ad esempio, realizzate 4 aree di parcheggio di interscambio equipaggiate con pensiline fotovoltaiche per il rifornimento di 80 veicoli elettrici messi a disposizione dei cittadini per accedere nelle zone a traffico limitato. Una delle pensiline fotovoltaiche, fornita dall’ENEL, di potenza pari a 15 kW, è già in fase di realizzazione. Altra iniziativa per la diffusione dei sistemi ad energia solare è quella relativa alla realizzazione di sistemi misti solare/gas per la produzione di acqua calda sanitaria. L’azienda municipalizzata ha identificato e selezionato 10 attici residenziali dotati di adeguati connotati tecnici (esposizione, ombre, superficie e tipo di tetto, connessione alla rete di distribuzione del metano) per installare gratuitamente e in via sperimentale tali impianti. L’obiettivo è di verificare la fattibilità tecnico-economica della vendita di “acqua calda solare” al posto di metano.

Nell’ambito del programma ALTENER, l’AMGP cura l’organizzazione, in collaborazione con l’associazione dei consumatori ADICONSUM, una mostra itinerante, mediante un camper attrezzato per la pubblicizzazione delle tecnologie solari. La mostra sarà presentata alla prossima edizione della fiera del Mediterraneo prevista per la fine maggio.

Per informazioni:
Azienda Municipale del Gas di Palermo
Via E. De Amicis, 44 – 90143 Palermo
tel: 091/6271111 fax: 091/6271241

POTENZIALE DI ENERGIA PRODUCIBILE CON FONTI RINNOVABILI IN SICILIA – 121.451 GWh/anno – Domanda energia elettrica nel ’94 = 15.500 GWh

POTENZIALE DI ENERGIA PRODUCIBILE CON FONTI RINNOVABILI IN SICILIA
POTENZIALE DI ENERGIA PRODUCIBILE CON FONTI RINNOVABILI IN SICILIA

Fonte:: IPTS, Studio di pre-fattibilità di un’Agenzia Mediterranea in Sicilia per la promozione delle energie rinnovabili e la gestione efficiente dell’acqua, giugno 1996.

STUDI SUL SETTORE DELL’ENERGIA DA BIOMASSA IN ITALIA

Per avere un ampio quadro della situazione del settore dell’energia da biomassa in Italia consigliamo alcuni studi ricchi di informazioni e di dati.

European Energy Crops Overview.
Country Report for Italy
agosto 1996, pp.100
Nel rapporto, realizzato dal Dr. Vito Pignatelli (Dip. Innovazione, Div. Biotecnologie e Agricoltura dell’ENEA) sono descritti gli studi e le ricerche più aggiornate nel settore delle colture energetiche in Italia. In particolare si forniscono informazioni tecniche, economiche e statistiche sulla produzione, la raccolta, il trattamento e l’utilizzo della biomassa nel nostro paese.

Alcuni studi più settoriali nel campo della biomassa sono elencati qui di seguito. Sono dei rapporti per l’Italia, realizzati da un gruppo di lavoro nazionale, nell’ambito del programma ALTENER:Agricultural and Forestry Biomass
settembre 1995, pp.25
Liquid Biofuels Production and Use
settembre 1995, pp.27
Waste for Energy
settembre 1995, pp.19

Per richiedere tutti i documenti segnalati:
ITABIA
tel: 06/77201038 fax: 06/7009380
e-mail: MC9898@MCLINK.IT

IN VALLE D’AOSTA UNA “SETTIMANA DEL SOLE”

L’Ecosportello per il Risparmio Energetico e la Bioarchitettura, insieme al Servizio Energia della Regione Autonoma Valle D’Aosta, organizzano, dall’8 al 12 maggio 1997, “La Settimana del Sole”. La manifestazione comprenderà una mostra sulle applicazioni solari e un convegno “Idee con il Sole. Utilizzare l’energia solare”.

L’obiettivo di questo evento, come di gran parte dell’attività dell’Ecosportello, sono di divulgare la conoscenza sulle possibilità di impiego delle tecnologie solari soprattutto per la Valle d’Aosta.

Per informazioni:
Ecosportello per il risparmio energetico e la bioarchitettura
Arch. Vincenzo Di Dato
Piazza Chanoux, 8 – 11100 Aosta
tel: 0165/238125 fax: 0165/238089
e-mail: ravdabb@mbox.vol.it

L’ENERGIA SOLARE IN INTERNET – CADDET RENEWABLE ENERGY

http://www.caddet.co.uk

Per avere informazioni aggiornate su progetti riguardanti le tecnologie che utilizzano fonti di energia rinnovabili consigliamo di visitare il sito CADDET Renewable Energy. Qui è possibile trovare veri e propri database di oltre 300 progetti commerciali e dimostrativi realizzati per le diverse tecnologie in moltissimi paesi. In particolare CADDET Renewable Energy raccoglie informazioni dai National Teams dei paesi membri (Australia, Danimarca, Finlandia, Giappone, Corea, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Svezia, Svizzera, Gran Bretagna e Stati Uniti). Tali informazioni, oltre ad essere registrate nel database, vengono offerte ai visitatori del sito attraverso alcuni mezzi: casi studio più interessanti (Technical Brochures), newsletter trimestrale on line (CADDET Renewable Energy Newsletter) e brevi studi settoriali realizzati da esperti (Mini-review and Review Topics). Ogni progetto o attività sulle rinnovabili è ricca di descrizioni, dati tecnici ed economici e, per ottenere ulteriori informazioni, sono segnalati i contatti a cui far riferimento.

ASPETTI NORMATIVI E COMUNITARI

IL PROGRAMMA THERMIE: AZIONI DIMOSTRATIVE PER LE RINNOVABILI ED ALTRE TECNOLOGIE ENERGETICHE
La Direzione Generale XVII ricorda ai potenziali partecipanti che il programma THERMIE è aperto anche a partner che non fanno parte dell’Unione Europea. La partecipazione, con finanziamenti comunitari, è possibile per organizzazioni, enti di ricerca, università, industrie ed altre entità dell’Unione Europea, Stati associati (Norvegia, Liechtenstein, Islanda e Israele), Stati dell’Europa centrale e orientale, Malta, Cipro, Turchia e Stati europei dell’ex Unione Sovietica. Possono essere coordinatori dei progetti solo entità degli Stati Membri e di Norvegia, Islanda e Liechtenstein. Eventuali partner provenienti da paesi che hanno accordi di cooperazione tecnica-scientifica con L’U.E. (attualmente, Canada, Sud Africa e Svizzera), come anche organizzazioni internazionali possono partecipare alle azioni THERMIE a loro spese.

I settori in cui si possono presentare progetti nell’ambito di THERMIE che, ricordiamo, è la componente dimostrativa del programma JOULE-THERMIE, sono suddivisi in due distinte categorie:

A – azioni di progetti dimostrativi per l’implementazione di tecnologie energetiche innnovative per gli usi razionali dell’energia, fonti di energia rinnovabili e combustibili fossili;
B – azioni di supporto di altre attività quali studi di pre-fattibilità o studi di mercato, seminari, conferenze e attività di formazione.

L’Unione Europea copre i costi fino ad un massimo del 40% per le azioni di tipo A e fino al 100% dei costi per le azioni di tipo B. I progetti devono essere di interesse per le politiche comunitarie, devono essere presentati da un minimo di 2 partecipanti provenienti da Stati dell’U.E. o associati (almeno uno deve essere uno Stato Membro).

La scadenza finale per la presentazione delle proposte di progetto è il 17 dicembre 1997. Le proposte possono essere sottoposte alla valutazione in qualsiasi momento fino a questa data.

Per informazioni:
European Commission – DG XVII – Energy
THERMIE International Cooperation (Unit D/1)
200 rue de la Loi
B-1049 Brussels (Belgium)
fax: +32 2 2956118
oppure
APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea)
Via Flaminia, 43 – 00198 Roma
tel.: 06 3232617 fax: 06 3232618
e-mail: apre@uni.net
http://www.apre.it

PUBBLICATE LE SINOPSI DEI PROGETTI FINANZIATI NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA DI RICERCA E SVILUPPO “JOULE”
La Commissione Europea, DG XII, ha pubblicato un libro contenente i sommari dei 194 progetti finanziati nel 1995-96 per il programma Joule.

Il libro pone in evidenza gli scopi e gli obiettivi dei progetti, oltre alle informazioni su coordinatori e partner. I progetti coinvolgono 1.295 partecipanti con differenti esperienze nel settore energetico (industria, università, enti di ricerca, piccole e medie imprese e Joint Research Centre) e riguardano le seguenti aree del programma:

  • Energie rinnovabili (115 progetti)
  • Usi razionali dell’energia (43)
  • Combustibili fossili (25)
  • Strategia e modellistica energetica (11).

Per richiedere copia del libro (prezzo 30 ECU) contattare:
Licosa SpA
Via Duca di Calabria, 1 – C.P. 552 – 50125 Firenze
tel: 055/645415 fax: 055/641257
oppure
Office for Official Pubblications
of the European Communities (Eur-OP)
2 rue Mercier
L-2985 Luxembourg
fax: +352 292942759

LA NORMATIVA NAZIONALE SULLE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI/3
Questo mese spieghiamo brevemente, da un punto di vista qualitativo e quantititavo, in cosa consistono le incentivazioni tariffarie previste dal CIP 6/92 nell’ambito della cessione di energia alla rete ENEL da parte di autoproduttori.

Come abbiamo scritto nel numero di febbraio il CIP 6/92 stabilisce le incentivazioni tariffarie per gli autoproduttori che intendano cedere all’Enel energia elettrica prodotta con impianti che facciano uso delle fonti rinnovabili. Il CIP 6/92 incentiva la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso un contributo per chilowattora formato da due voci: la prima parte del contributo si basa sul criterio dei costi evitati dall’ENEL in termini di costruzione ed esercizio di impianti convenzionali; non dipende dalla tecnologia usata, viene erogata per tutta la vita dell’impianto e per tutta l’energia immessa in rete.

La seconda parte del contributo è basata sui maggiori costi di investimento richiesti dagli impianti che utilizzano fonti rinovabili; viene erogata per 8 anni a partire dalla data di entrata in esercizio dell’impianto e ha un valore diverso a seconda della tipologia dell’impianto e del tipo di accordo per la cessione dell’energia. L’articolazione dei prezzi di cessione dell’energia dipende in particolare dal tipo tipo di fornitura (cessione di tutta o parte della potenza oppure delle eccedenze), dall’utilizzazione o meno dei contributi in conto capitale per la realizzazione dell’impianto (legge 10/91) ed anche dall’entità dei “costi sostenuti ed accertati” rispetto al “costo convenzionale” fissato annualmente.

Si riportano a titolo di esempio i prezzi di cessione all’ENEL, in Lit/kWh, per alcuni tipi di impianti di recente realizzazione che non abbiano usufruito di contributi alla realizzazione previste dalla legge 10/91 (tariffe valide dal 1 gennaio 1996).

Gli oneri per l’allacciamento ad impianti alimentati da fonti rinnovabili sono ripartiti per un terzo a carico del cedente e per due terzi a carico dell’impresa acquirente (Enel o altra società di distribuzione).

NOTIZIE FLASH

GALLES: REALIZZATA PIÙ GRANDE CENTRALE EOLICA D’EUROPA 
La più grande centrale eolica europea è entrata in funzione a Carno, nel Galles. La centrale ha una potenza di 33,6 MW e può produrre, in un anno, elettricità sufficiente per circa 25.000 abitazioni (90 GWh) pari al 15% del fabbisogno totale della contea di Powys. È la quarta centrale eolica della contea: soddisfano insieme il 40% della domanda di elettricità.

Le 56 turbine messe in funzione dalla National Wind Power (600 kW ciascuna), alte 31, 5 metri e con rotori di 44 m. di diametro, sono distribuite su un’area di 600 ettari a 450 m. di altitudine dove il vento ha una velocità media annua di 8m/sec.

L’entrata in funzione della “wind farm” consentirà un minore uso di carbone e, quindi, una diminuzione delle emissioni di CO2 di circa 80.000 t. e 1.200 t. di pioggia acida all’anno. Inoltre la centrale darà un contributo annuale all’economia locale equivalente a circa 1 miliardo di lire.

Per informazioni:
National Wind Power
Furlong Rd, Bourne End SL8 5A, UK
tel: + 44 1628 532300 fax: +44 1628 535646

OLTRE 3000 OCCUPATI NELL’INDUSTRIA DELLE RINNOVABILI IN TEXAS
Una recente ricerca, in via di completamento, condotta dal Dipartimento del Commercio del Texas (TDOC) indica che l’industria dell’energia rinnovabile fornisce occupazione ad oltre 3.000 persone nello Stato. Le industrie del settore sono 145: circa il 52% di fanno parte dell’area delle tecnologie solari (fotovoltaico, solare passivo e scaldacqua solari); energia eolica e biomassa seguono con il 14% ciascuna; l’idroelettrico ha il 5%, il geotermico il 4% e il restante 3% riguarda le industrie che producono componenti vari. Oltre il 50% delle compagnie ha dichiarato che esporta i propri prodotti in Messico, Sud America e Centro America.

Lo scorso anno il Dipartimento del Commercio texano ha individuato nell’energia rinnovabile uno dei 5 obiettivi primari dell’industria statale e ha lanciato una campagna per accelerarne lo sviluppo.

Il rapporto finale della ricerca sarà disponibile nel prossimo agosto.

Fonte: Dept. of Commerce – Texas
Judy Carroll (Coordinator) http://www.tdoc.state.tx.us

ATLANTE EUROPEO SUL POTENZIALE DI ENERGIA PRODOTTA DALLE ONDE
Il progetto WERATLAS (Wave Energy Resources Atlas), la prima mappa europea sull’energia prodotta dalle onde, è stato completato (finanziato dal programma JOULE).

I dati raccolti comprendono: altezza delle onde, distribuzione per periodo e per potenza, direzione della potenza, ecc., di aree dell’area mediterranea e atlantica. Soprattutto in quest’ultima si sono osservarti 41 siti molto interessanti.

Se si considera che le onde hanno una velocità di 30-40 km/h sotto costa e che sarebbe possibile disporre, in fila, una serie di turbine su un tratto di mare anche piuttosto ampio, si può concludere che l’energia delle onde potrebbe essere usata per fornire grandi quantità di elettricità (in inverno al largo delle coste irlandesi e scozzesi si può ottenere una potenza di 150 MW/km).

Per informazioni:
Instituto Nacional de Engenharia e Tecnologia Industrial
Ms. Teresa Pontes
Estrada do Paco do Lumiar, P-1699 Lisboa, Portugal
tel: +351 1 7162712 fax: +351 1 7160901

UN’OPERA D’ARTE SOLARE PERMANENTE REALIZZATA IN USA 
L’artista americano Peter Erskine ha completato nel mese di marzo un’opera d’arte solare permanente nel centro commerciale Puente Hills nella City of Industry, presso Los Angeles, in California.

“Sun Dance”, questo il nome dell’opera, è realizzata con la cattura dei raggi del sole con un eliostato posto sopra il tetto del centro commerciale; i raggi vengono riflessi e scomposti all’interno dell’atrio del centro con speciali specchi realizzati con il laser. La luce dello spettro solare è proiettata sulle varie componenti architettoniche presenti nell’atrio, dalle scale alla colonna dell’ascensore. Quella di Puente Hills è la prima opera di Peter Erskine esposta in forma permanente.

Mostre solari temporanee di Peter Erskine hanno avuto luogo negli anni passati con l’opera “Secrets of the Sun” a Roma (1992) con la collaborazione di ISES Italia, a Berlino (1994) e a Los Angeles (1995).

TUTTI I NUMERI DELLE RINNOVABILI

BIOMASSA PER LA PRODUZIONE DI ELETTRICITÀ IN ITALIA: STATO ATTUALE E PROSPETTIVE FUTURE
Se si escludono i residui solidi urbani ed i fanghi delle acque di scolo, la somma dei residui di biomassa di origine agricola e forestale prodotta in Italia ogni anno ammonta a circa 33 milioni di tonnellate di materia secca (Risorsa totale). La Risorsa accessibile è stimata in 17 milioni di t., mentre la Risorsa praticabile (utilizzabile secondo le condizioni tecnologiche e socio-economiche date) al presente è valutata tra 7.5-9.5 milioni di t. (3-4 milioni di tep-tonnelate equivalenti petrolio). Questa quantità è pari al 2% dei bisogni energetici globali dell’Italia.

Due settori utilizzano questo tipo di biomassa:

  • le famiglie: 3.57 Mt non commercializzata e 2.4 commercializzata come legna da ardere);
  • agro-industria: impianti per 17 MWe sono in funzione alimentati con 2,4 Mt di residui da biomassa autoprodotti.

Nella tabella viene anche evidenziata la prevista crescita del settore nel breve e medio periodo.

Biomassa per la produzione di elettricità in Italia: Stato attuale e prospettive future
Biomassa per la produzione di elettricità in Italia:
Stato attuale e prospettive future

Fonte: European Energy Crop Overview. Country Report for Italy, European Commission – DG XII, 1996

NOTIZIE DA ISES ITALIA

È IN USCITA IL PRIMO NUMERO DELLA NUOVA RIVISTA TRIMESTRALE DI ISES ITALIA
“QUADERNI DEL SOLE” – ENERGIE RINNOVABILI E SVILUPPO SOSTENIBILE
“Quaderni del Sole”, che segue la precedente rivista di ISES Italia “HTE”, è una pubblicazione trimestrale di 64 pagine realizzata con la collaborazione dell’ENEA, dell’ENEL e del MICA che sarà uno dei luoghi deputati a discutere del potenziale, delle applicazioni, degli ostacoli che incontrano le rinnovabili nella loro processo di diffusione e delle azioni necessarie a superarli. Quaderni del Sole è dunque soprattutto una pubblicazione di “policy”, destinata e aperta alla collaborazione di chiunque sia impegnato nel settore delle fonti di energia rinnovabili e che abbia interesse per lo sviluppo di questo settore.

Direttore Responsabile
Roberto Vigotti
Responsasbile Scientifico
Marcello Garozzo
Comitato di Indirizzo
Giuseppe Montesano
Coordinatore della Redazione
Valter Cirillo
EDIZIONI DEDALO srl

ISES ITALIA
in collaborazione con
ENEA e Programma ALTENER organizza un workshop su

“APPLICAZIONI FOTOVOLTAICHE PER USI CIVILI E RURALI NEI COMUNI D’ITALIA”
Gubbio, 23 giugno 1997
L’incontro di Gubbio è organizzato da ISES Italia con l’obiettivo di creare un momento di confronto fra istituzioni, mondo industriale, ricerca scientifica e mercato della domanda nel settore delle applicazioni fotovoltaiche.

In particolare l’iniziativa verterà su questi argomenti:

  • stato dell’arte del fotovoltaico, con particolare riferimento agli usi nell’edilizia abitativa, nei servizi e nelle infrastrutture delle città e delle aree rurali;
  • fonti di finanziamento;
  • quadro del settore dell’offerta in Italia.

Per informazioni: Ing. F. P. Vivoli
ISES Italia (tel: 06/44249241-7) o ENEA (tel: 06/30484143)
e-mail: vivoli@casaccia.enea.it