N. 3 MARZO 1997

In questo numero:

  • IL SOLARE TERMICO IN ITALIA E LE POLITICHE ADOTTATE IN ALTRI PAESI
  • I PROGRAMMI DELLA RIVA CALZONI FINO AL 2001: PREVISTI 221 MW EOLICI NELL’APPENNINO MERIDIONALE
  • INAUGURATO IN UN’AZIENDA ZOOTECNICA UN GRANDE IMPIANTO SOLARE PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA
  • LE ATTIVITÀ DELLA PROVINCIA DI BOLZANO PER LE RINNOVABILI E IL RISPARMIO ENERGETICO
  • “PUNTO ENERGIA”. RETE INFORMATIVA IN LOMBARDIA
  • I RECENTI SVILUPPI DEL TELERISCALDAMENTO SOLARE NEI PAESI DELL’EUROPA DEL NORD
  • SOLARIZZAZIONE DEL VILLAGGIO OLIMPICO DI “SYDNEY 2000”
  • TERESE II: THE EUROPEAN RENEWABLE ENERGY STUDY
  • L’ENERGIA SOLARE SU INTERNET – MR. SOLAR HOME PAGE
  • ASPETTI NORMATIVI E COMUNITARI
  • NOTIZIE FLASH
  • TUTTI I NUMERI DELLE RINNOVABILI
  • NOTIZIE DA ISES ITALIA

IL SOLARE TERMICO IN ITALIA E LE POLITICHE ADOTTATE IN ALTRI PAESI

Il mercato italiano del solare termico per la produzione di acqua calda è tra i meno sviluppati d’Europa. Eppure il potenziale del settore è enorme, come anche la sua capacità di creare posti di lavoro. Quali sono le ragioni di questo insufficiente sviluppo. Le strategie e gli incentivi negli altri paesi. Le proposte che ISES Italia sta elaborando.

Uno studio ESIF (European Solar Industry Federation) del ’96 prevede che il mercato europeo degli scaldacqua solari potrà arrivare all’installazione aggiuntiva di 33 milioni di m2 di pannelli, entro il 2005. Secondo tale ipotesi di sviluppo, il contributo dell’Italia potrebbe continuare ad essere marginale a meno che non si attuino le politiche di incentivazione e le strategie che hanno permesso un’ampia diffusione della tecnologia in altri paesi. Nonostante l’enorme potenziale presente in Italia, il solare termico a bassa temperatura, deve registrare una diffusione tra le più basse d’Europa (poco meno di 200.000 m2 installati).Eppure, come mostra il grafico, tra gli anni ’70 e ’80 l’Italia aveva una posizione di primo piano a livello europeo. Già dopo il 1982, però, le vendite dei collettori solari sono state superiori in paesi come la Grecia e la Turchia con un’insolazione simile a quella del nostro centro-sud; dal 1987 anche le installazioni annuali in Austria e Germania sono state più elevate; in quel periodo, l’Italia raggiungeva il minimo storico delle installazioni (circa 8-10 mila m2/anno), che ancora oggi non riesce a superare.

Produzione annuale collettori solari - 1980 e 1994
Produzione annuale collettori solari – 1980 e 1994

Si discute molto sulle strategie di rilancio di una tecnologia che ha effettive possibilità di espansione e che consentirebbe un’importante creazione di posti di lavoro, ma ogni politica di sviluppo, dal lato della domanda e dell’offerta, dovrebbe basarsi su un’attenta analisi degli effetti creati dalle precedenti politiche pubbliche di incentivazione, degli errori commessi e dello stato attuale del mercato.

È opinione diffusa che uno stop alla crescita del settore sia stato causato proprio da quelle politiche attuate nel periodo 1983-87, orientate a favorire esclusivamente l’incentivazione della domanda, ad esempio sfruttando i finanziamenti all’edilizia popolare e al recupero edilizio, favorendo le agevolazioni finanziarie e la consulenza tecnica all’utente. Fu trascurato però il fatto che, all’epoca, la tecnologia era ancora poco matura e necessitava di sviluppare una maggiore diversificazione nell’offerta dei prodotti, in conseguenza anche delle diverse condizioni climatiche presenti in Italia. Nella campagna “Acqua calda dal Sole”, promossa in quel periodo dall’ENEL, si ritenne opportuno, al fine di standardizzare la produzione e di diminuire i costi, orientarsi principalmente su impianti a circolazione forzata e di grande taglia, piuttosto costosi e non sempre rispondenti alle reali necessità degli utenti finali; inoltre, molti impianti si dimostrarono, in breve tempo, difettosi e mal installati. Accanto ad altri importanti aspetti che sarebbe complesso elencare, tale situazione, oltre a produrre una certa sfiducia verso il solare (ancora oggi piuttosto radicata), secondo un’attenta analisi di Francesco Tutino (“L’industria degli scaldacqua solare in Italia”, Economia delle fonti di energia e dell’ambiente, n.2, 1996), ha condotto a: 1) un’elevata concentrazione dell’offerta verso imprese di grandi dimensioni localizzate specialmente nel settentrione; 2) una minore efficienza della produzione italiana rispetto a quella estera; 3) un andamento delle vendite correlato negativamente all’indice qualità/prezzo.

La conseguenza è che oggi l’offerta è dominata da prodotti di importazione e da imprese medio-grandi del settore calore che considerano tale mercato come residuale.

In altri paesi, dopo un breve periodo di crisi, si è rilanciato il mercato grazie anche al deciso intervento pubblico. In molti paesi europei e mediterranei si è stimolata l’attività di R&S che, quasi ovunque, ha avuto una ricaduta positiva nel miglioramento tecnico dei sistemi. Ciò ha permesso di realizzare, in Grecia, Israele, Austria, Germania, Olanda, prodotti competitivi con tecnologie semplificate (impianti a circolazione naturale, sistemi compatti, collettori in plastica, kit fai-da-te).Si sono avuti poi interventi nell’ambito della normative, degli incentivi economici e finanziari tesi a favorire produzione e domanda di impianti solari termici. Possiamo fare solo qualche esempio. In Grecia si sono previste sovvenzioni per l’industria secondo la regione (40-55%); in Israele una legge del ’79 obbligava ad attrezzare tutti gli edifici pubblici con sistemi solari (come a Cipro) e, dal 1980, si estende questo obbligo a tutti gli edifici più bassi di 27 metri; in anni più recenti, l’Austria ha favorito la strategia del sistema autocostruito, più economico e capace di promuovere, in tempi brevi, il mercato commerciale; in Olanda si è puntato ad un accordo tra produttori, società elettriche municipalizzate e governo per garantire un gran numero iniziale di installazioni e finanziare la R&S per migliorare l’efficienza dei sistemi.

In Italia sarebbe utile concentrare l’impegno nel miglioramento della qualità dell’offerta, stimolando la crescita di piccole imprese che diano carattere innovativo al prodotto, specialmente nelle aree del Mezzogiorno.

Questo obiettivo rientra nelle proposte che anche ISES Italia sta elaborando attraverso la sua Commissione per il rilancio del solare termico. Si punta molto inoltre sulla formazione degli operatori (fabbricanti, installatori) e sull’informazione che deve evidenziare, oltre che i rilevanti vantaggi ambientali, quelli economici (tempi di ritorno dell’investimento, risparmio di energia) per il singolo utente. Non vanno comunque dimenticate quelle forme di finanziamento in grado di incentivare la domanda (pagamenti rateali sulla bolletta elettrica, tassi agevolati, ecc.).

I PROGRAMMI DELLA RIVA CALZONI FINO AL 2001: PREVISTI 221 MW EOLICI NELL’APPENNINO MERIDIONALE

La Riva Calzoni, società bolognese attiva fin dai primi anni ’80 nella realizzazioni di impianti eolici, ha previsto una produzione di circa 235 MW per gli anni 1997-2001. L’energia elettrica prodotta da circa 155 MW installati dovrebbe essere ceduta totalmente all’ENEL; l’energia prodotta dai restanti 80 MW sarà consumata come autoproduzione.

Il 90% di questo programma di realizzazioni sarà localizzato nell’Appennino meridionale, nelle provincie di Foggia (98 MW), Benevento (71 MW) e Potenza (52 MW). Ad oggi la Riva Calzoni ha realizzato in Italia 17,6 MW (vedi tabella).

Ad oggi la Riva Calzoni ha realizzato in Italia 17,6 MW
Ad oggi la Riva Calzoni ha realizzato in Italia 17,6 MW

Le turbine eoliche della Riva Calzoni sono del tipo “monopala”; un’innovazione tecnologica che consente di ridurre il costo del rotore (elementi rotanti dell’aerogeneratore) e il suo peso. La Riva Calzoni ha installato, fino ad ora, in Italia e all’estero, circa 70 turbine eoliche.

Per informazioni:
Riva Calzoni – Division Wind Power
Via Emilia Ponente, 72 – 40133 Bologna
tel: 051/4130511 fax: 051/413050
e-mail: dwp@rivacalzoni.it

INAUGURATO IN UN’AZIENDA ZOOTECNICA UN GRANDE IMPIANTO SOLARE PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA

Un significativo esempio di applicazione dell’energia solare termica al servizio delle imprese zootecniche e agricole è un impianto per la produzione di acqua calda inaugurato di recente nei pressi di Roma (località Testa di Lepre, Fiumicino), in un’azienda facente parte della “Cooperativa Produttori Latte Aurelia”.

L’impianto, composto da 92 pannelli di 2 m2 ciascuno, può fornire un apporto di energia media giornaliera pari a 0,041 tep (15 tep/anno) che, in risparmio monetario significa 102.000 lire al giorno, in base ai prezzi attuali dei combustibili fossili (circa 37.000.000 di lire all’anno). L’acqua calda prodotta a circa 60-70 °C è conservata in un boiler della capacità di 5.000 litri ed è utilizzata per l’igiene degli animali e delle stalle, oltre che per altre necessità aziendali.

Nel periodo invernale, quando la temperatura dell’acqua non raggiunge la gradazione ottimale, è sufficiente fornire un’integrazione energetica con le caldaie preesistenti.

I pannelli solari di fabbricazione Ariston sono stati installati, insieme al resto del sistema, dalla Omniatecno, società con precedenti esperienze nel campo.

L’impianto fa parte di un più ampio progetto, non ancora completato, consistente in complessivi 1.740 collettori solari da installare presso le aziende zootecniche del Lazio. Tale progetto è stato avviato grazie al contributo della legge n. 308/1982 e della successiva legge regionale n. 16/1985. In particolare, alla Cooperativa è stato concesso un contributo in conto capitale pari a 2,5 miliardi di lire e 1,6 miliardi con mutuo agevolato.

Per informazioni:
Omniatecno srl
Viale Manzoni, 48 – 00052 Cerveteri (RM)
telefax: 06/9951029

LE ATTIVITÀ DELLA PROVINCIA DI BOLZANO PER LE RINNOVABILI E IL RISPARMIO ENERGETICO

L’Ufficio risparmio energetico presso l’Assessorato alle acque pubbliche e all’energia della Provincia Autonoma di Bolzano offre un interessante esempio di ciò che si può fare nel campo dell’attività divulgativa e promozionale per le fonti di energia rinnovabile e per il risparmio energetico. L’impegno della Provincia si è manifestato, in questi anni, sul piano informativo e su quello legislativo, in particolare con incentivi al settore.

L’Assessorato ha prodotto e diffuso una serie di dispense informative riguardanti le possibilità di risparmio energetico a livello di utenza domestica e aziendale, la descrizione delle diverse tecnologie che utilizzano fonti rinnovabili e il loro sfruttamento al fine di ridurre i consumi di energia dell’Alto Adige.

Queste pubblicazioni, oltre a dare risalto alle soluzioni pratiche utili al singolo utente, hanno un significato educativo molto rilevante visto che affrontano tematiche ecologiche generali e prospettano alternative di consumo energetico sostenibili, quindi, nuovi stili di vita più rispettosi dell’ambiente. L’Assessorato con questo materiale informativo, sottolineando l’esistenza di un notevole potenziale di energia solare e rinnovabile nella provincia, intende impegnarsi per rendere accessibile all’intera popolazione altoatesina tali fonti energetiche.

Un contributo rilevante allo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e degli usi razionali dell’energia è anche previsto nella Legge Provinciale sul risparmio energetico (n.4 del 19 febbraio 1993).

Con questa legge, la Provincia di Bolzano stabilisce “i criteri di determinazione e di erogazione dei contributi tenendo conto della quantità di energia primaria risparmiata per unità di capitale investito, nonché della validità economica dell’intervento…”.

Una recentissima integrazione della legge provinciale ha inoltre previsto che, per la realizzazione di impianti solari termici e impianti fotovoltaici da parte di singoli utenti (non imprenditori ai sensi della normativa comunitaria), possono essere concessi contributi in conto capitale nella misura massima del 50% delle spese ammesse (vedi schema in basso sugli incentivi previsti dalla Provincia).

L’erogazione dei contributi avviene dopo la verifica dell’avvenuta realizzazione del progetto a fronte della documentazione delle spese. Un altro elemento importante è che i costi dell’opera non devono essere stati affrontati precedentemente alla richiesta di finanziamento, almeno per contributi superiori ai 10 milioni di lire.

L’impegno della Provincia di Bolzano ha consentito di ottenere alcuni significati risultati. Ad esempio sono stati realizzati impianti di teleriscaldamento alimentati a biomassa (specialmente legna) per 31,3 MW di potenza che permettono un risparmio di quasi 7 milioni di litri di gasolio all’anno. Nel settore dei scaldacqua solari si stima che solo nella Provincia di Bolzano (mezzo milione di abitanti) vi sono quasi 4.000 impianti con una superficie installata di circa 40.000 m2, il 20% di tutta l’Italia.

Per informazioni:
Ufficio Risparmio Energetico
Provincia Autonoma di Bolzano
Via Virgilio, 9 – 39100 Bolzano
tel: 0471/271675

ALCUNI INCENTIVI PER L’UTILIZZO DELLE RINNOVABILI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO

Contributo massimo del 50%

  • Installazione di pannelli solari (per edifici privati)
  • Installazione di impianti fotovoltaici o eolici per produzione di energia elettrica
  • Installazione di impianti di combustione di trucioli di legno In agricoltura: impianti per la produzione o il recupero di energia termica e meccanica da fonti rinnovabili (compreso legno e suoi sottoprodotti)
  • Ogni intervento che garantisca un risparmio di energia non inferiore al 30%

Contributo massimo dell’80%

  • Impianti fotovoltaici ed eolici, se l’edificio interessato non dispone di allacciamento elettrico e di nessuna altra forma di energia sufficiente al fabbisogno

Per ogni altra informazione sui contributi relativi ad impianti utilizzanti fonti di energia rinnovabili da parte della Provincia di Bolzano rivolgersi all’Ufficio Risparmio Energetico (vedi sopra).

“PUNTO ENERGIA”. RETE INFORMATIVA IN LOMBARDIA

Dal gennaio di quest’anno è stata costituita dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Brescia e dalla Provincia di Cremona un’associazione denominata “Punto Energia” per la promozione dell’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

L’associazione ha sede a Milano ed ha due sedi locali presso le amministrazioni provinciali di Brescia e di Cremona. Questa associazione, che può considerarsi già una piccola “rete” di punti di informazione e di servizio nel settore energetico, è stata istituita in attuazione delle politiche energetiche dell’Unione Europea (programma della DG XVII, Regional and Urban Energy Planning) d’intesa con le province territorialmente competenti. Ogni sportello è in grado di offrire una serie di servizi ad un’ampia gamma di utenti: singoli consumatori, organizzazioni pubbliche e private, professionisti e operatori del settore.

I servizi generali del Punto Energia riguardano le informazioni sulle opportunità di risparmio energetico e la possibilità di accesso ai finanziamenti previsti sia a livello locale che europeo; l’aggiornamento sulla normativa tecnica e sulla legislazione energetica-ambientale; attività di formazione per operatori del settore quali tecnici, installatori, produttori, ecc.

I campi di intervento dei “Punti Energia” sono principalmente nel settore edilizio (diagnostica e attestazione energetica degli edifici, assistenza alla progettazione e per i contratti di gestione e manutenzione degli impianti) e attività di supporto agli Enti Locali e alle Piccole Medie Imprese.

Il Punto Energia di Brescia è in procinto di preparare una manifestazione espositiva sul settore industriale dei collettori solari in collaborazione con i partner austriaci della Provincia di Feldbach in Stiria, già esperti della tecnologia. L’obiettivo è quello di consentire uno scambio di informazioni sulle azioni necessarie all’attivazione di un piano di sviluppo di questa tecnologia.

Per informazioni:
Punto Energia Milano
Ing. Sergio Zabot
tel: 02/67655344 fax: 02/67655686
Punto Energia Brescia
Ing. Hans Raue, Ing. Raffaella Pessina
tel: 030/3749630 fax: 030/3749686
Punto Energia Cremona
Ing. Stefano Rugginenti
tel: 0372/35562 fax: 0372/456253

I RECENTI SVILUPPI DEL TELERISCALDAMENTO SOLARE NEI PAESI DELL’EUROPA DEL NORD

In alcuni paesi del Nord Europa sono stati realizzati, in questi ultimi anni, impianti centralizzati a collettori solari piani per il riscaldamento da alcune decine ad alcune centinaia di appartamenti (Solar District Heating). Essi hanno superato la fase della sperimentazione e sono ormai considerati una tecnologia matura dal punto di vista tecnico. Queste applicazioni beneficiano dell’effetto scala tanto che alcuni impianti hanno costi già competitivi rispetto alle più comuni applicazioni su piccola scala.

Possiamo dividere le applicazioni di riscaldamento solare centralizzato in due tipologie distinte: sistemi con immagazzinamento di breve periodo, progettati per soddisfare il 10-20% del fabbisogno annuale di calore e sistemi con immagazzinamento di lungo periodo (stagionale) in grado di coprire il 50-80% del fabbisogno annuale. In entrambi i sistemi l’elemento conservato che trasmette il calore è l’acqua e, tranne che per le caratteristiche del serbatoio, il disegno tecnico è pressoché simile. Dal punto di vista del risparmio energetico è molto interessante il secondo tipo di sistema che può essere utilizzato sia a livello di singolo isolato sia di quartiere. È necessario avere a disposizione sufficiente spazio per i collettori e per il serbatoio. In genere è opportuno che i collettori siano posizionati, o meglio, integrati sui tetti degli edifici, anche se possono essere montati a terra nei pressi degli abitati da riscaldare. Gli impianti “stagionali” hanno bisogno di un’area per i collettori di 0,20-0,30 m2 per metro quadrato di superficie riscaldata e un volume del serbatoio di circa 2 m3 per m2 di area dei collettori (l’obiettivo è di coprire il 50-80% del fabbisogno di calore).

I serbatoi sono in genere isolati termicamente e posti al di sotto del terreno in vasche naturali (caverne) o artificiali; possono avere una capacità che va dai 10-50 m3 ai 1000-5000 m3, ma anche fino a 12.000 m3.

Ad esempio, un sistema solare centralizzato ad Amburgo ha un’area dei collettori di 3.000 m2, un volume del serbatoio di 4500 m3 e fornisce calore a 123 appartamenti (14.800 m2).

Gli impianti più importanti si trovano in Germania, Svezia, Danimarca e Austria e sono gestiti generalmente dalle compagnie elettriche locali. Di questi argomenti si discuterà durante il convegno di maggio “Solar Energy & Business”.

SOLARIZZAZIONE DEL VILLAGGIO OLIMPICO DI “SYDNEY 2000”

Il villaggio olimpico di Sydney che ospiterà i prossimi giochi del 2000 sarà la più grande area residenziale alimentata dall’energia solare. Questo è ciò che ha dichiarato il governo dello stato australiano del New South Wales e il SEDA (Sustainable Energy Development Authority), partner del consorzio “Mirvac Village Industry” che ha realizzato il quartiere.

Il villaggio olimpico di Sydney produrrà con l’ausilio di tetti fotovoltaici integrati in 665 abitazioni fino a 1 milione di chilowattora all’anno riducendo del 75% il consumo energetico dell’area con un risparmio di circa 4.200 tonnellate di CO2.

Ogni casa ha a disposizione un tetto fotovoltaico con una superficie di 10 m2 in grado di produrre l’energia elettrica necessaria ai propri consumi e alimenterà allo stesso tempo la rete. Se la domanda di ogni singolo edificio sarà superiore all’offerta, l’energia potrà essere assorbita dalla rete.

Il governo locale è convinto che questo villaggio “solare” cambierà l’atteggiamento del mondo riguarda al potenziale dell’energia solare, offrendo una vetrina di quello che potrebbe essere un possibile sviluppo futuro delle città a centinaia di milioni di spettatori in tutto il pianeta.

Ricordiamo che già le Olimpiadi di Atlanta ’96 avevano dato grande rilievo alle rinnovabili: il tetto della piscina olimpionica (Olympic Aquatic Centre), completamente ricoperto da moduli fotovoltaici, è in grado di produrre poco meno di 500.000 kWh all’anno.

Per informazioni:
SEDA Newsletter, Febbraio 1997
e-mail: seda@seda.nsw.gov.au
web: http://www.seda.nsw.gov.au

TERESE II: THE EUROPEAN RENEWABLE ENERGY STUDY

Rapporto realizzato, per la Commissione Europea (programma ALTENER), dall’Energy for Sustainable Development Ltd (ESD), sulle prospettive di sviluppo delle fonti di energia rinnovabili in 30 paesi europei negli anni che vanno dal 1995 al 2020.

Per informazioni rivolgersi a:
Dr. Umberto Tiberi
ALTENER Programme – DGXVII/C2
E.C. – 200 Rue de la Loi, Brussels
tel: +322 2952281 fax: +322 2966283

L’ENERGIA SOLARE SU INTERNET – MR. SOLAR HOME PAGE

http://www.netins.net/showcase/solarcatalog/index.html

Mr. Solar Home Page è un sito che introduce all’energia solare, ma diversamente da altri, affronta anche gli aspetti pratici che riguardano la realizzazione e l’installazione di impianti che utilizzano fonti di energia rinnovabili da parti di singoli utenti. Mr. Solar, al secolo, Charlie Collins vive in una casa nella campagna dello Utah (Stati Uniti) completamente autonoma energeticamente e attraverso il suo sito Internet si propone di aiutare chiunque desideri soddisfare uguale bisogno.

Con i suoi 21 anni di esperienza Collins fornisce una serie di informazioni sui consumi elettrici, sulle applicazioni degli impianti solari o eolici e anche sul loro acquisto ed utilizzo. Il sito ci fornisce quasi un centinaio di articoli su questi argomenti; una parte di essi è stata scritta da esperti del settore, mentre il resto nasce dalle domande poste da potenziali utenti a cui, in questi ultimi anni, Collins ha risposto.

Diverse sono le rubriche cliccabili dall’Home Page. Tra esse vanno segnalate due interessanti iniziative. La prima detta “Global Network” è un’area in cui si fanno incontrare coloro che desiderano imparare come generare la propria energia pulita (gruppo Cross) e coloro che sono in grado di fornire loro informazioni (gruppo Criss). Per entrare nel network basta compilare un questionario; sarà poi lo stesso Mr. Solar/Collins ad aiutare a mettere in contatto i due gruppi.

Altra iniziativa è il “Solar Electric Course”, un corso in rete, accreditato a livello universitario, che tratta degli aspetti fondamentali delle rinnovabili e su come disegnare, installare e usare sistemi energetici alternativi. Il corso ha una durata di 15 settimane (3 ore per settimana), ha degli esami finali e viene proposto tre volte all’anno. Il suo costo è di 110 $.

ASPETTI NORMATIVI E COMUNITARI

LA DG XII PUBBLICA LE SCHEDE SINOTTICHE DEI PROGETTI APAS ’94: AZIONI PREPARATORIE PER LE RINNOVABILI
La Commissione Europea (DG XII) ha pubblicato le schede sinottiche dei progetti delle azioni preparatorie (APAS) per le fonti di energia rinnovabili attivati nel 1994 a cavallo tra il Terzo e il Quarto Programma Quadro.

Il bando di gara è stato pubblicato nel marzo del ’94 con un budget di 25 milioni di ECU (circa 50 miliardi di lire) e i 71 progetti, selezionati tra le 340 proposte, sono partiti nel dicembre dello stesso anno.

La caratteristica del programma APAS è stata la stretta collaborazione tra i progetti in ciascuna area e il complessivo coordinamento del programma. I progetti hanno coperto 5 argomenti principali:

  • integrazione delle energie rinnovabili, a livello europeo (17 progetti) e a livello locale e regionale (12 progetti);
  • rinnovabili nel mediterraneo (12);
  • sviluppo della bio-elettricità (12);
  • pianificazione urbana massimizzando l’uso delle rinnovabili (11);
  • generazione elettrica da fotovoltaico in cooperazione tra paesi europei e paesi in via di sviluppo (7);

Il libro contiene la sintesi di ciascun progetto compresi i dettagli sui partecipanti e sui coordinatori in modo da ottenere ulteriori informazioni sulle attività dei progetti.

Il prezzo di una copia del rapporto è di 18,5 ECU.

Per informazioni:
Office for Official Pubblications
of the European Communities (Eur-OP)
2 rue Mercier
L-2985 Luxembourg
fax: +352 292942759

UN CONVEGNO SULLA COOPERAZIONE TRA EUROPA E SUD AFRICA NEL SETTORE DELLE RINNOVABILI 
Una conferenza ad alto livello dal titolo, “Sustainable energy development for Southern Africa”, avrà luogo a Midrand (Sud Africa) dal 4 al 6 giugno 1997. La conferenza è un’iniziativa congiunta della Commissione Europea (nell’ambito del programma Joule-Thermie) e il governo olandese. Il principale obiettivo dell’incontro sarà quello di stabilire strumenti di cooperazione tra l’Europa e il Sud Africa, in particolare nel campo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica nell’industria.
La conferenza è organizzata da un consorzio europeo formato da NOVEM (Agenzia olandese per l’Energia e l’Ambiente), ETSU (Energy Technology Support Unit, UK) e EAB (Energie-Anlagen-Berlin, Germany). L’Energy Research Institute dell’Università di Città del Capo è il referente sudafricano.

Per informazioni:
Mr. Theo Haanen – NOVEM
Swentiboldstraat 21, PO Box 17
6130 AA Sittard, The Netherlands
tel: +31 46 4202202 fax: +31 46 4528260

CON IL FINANZIAMENTO THERMIE UN INCONTRO A STOCCOLMA DEI PRODUTTORI DI GASSIFICATORI PER BIOMASSE 
Un seminario sugli impianti di gassificazione alimentati da biomasse (“Innovative biomass boiler technology for European market”) si tiene a Stoccolma nei giorni 9 e 10 aprile ’97. L’incontro è finanziato con fondi del programma THERMIE. Lo scopo del seminario è quello fornire l’occasione ai rappresentanti europei del settore di incontrarsi e di discutere dei più recenti sviluppi della tecnologia e degli aspetti relativi all’apertura di un più ampio mercato europeo. I produttori baseranno le loro relazioni sugli aspetti relativi ai finanziamenti e a quelli giuridici per l’utilizzazione della bioenergia. Verranno presentati impianti per applicazioni di scala medio-grande (200 kW a 100 MW).

Per informazioni:
Mr. Anders Haaker – OPET NUTEK
S-117 86 Stockholm (Sweden)
tel: +46 8 6919514 fax: +46 8 6919328
e-mail: anders.haaker@nutek.se

LA NORMATIVA NAZIONALE SULLE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI/2
Continuiamo anche questo mese ad illustrare la normativa che disciplina il settore delle fonti rinnovabili di energia.

Iniziamo la descrizione della legge 10 del 1991 che regola più direttamente la materia in oggetto.

La legge 10 del 1991 è quasi rivolta interamente all’uso razionale dell’energia e allo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili o assimilate, come ad esempio, la cogenerazione e varie forme di recupero di calore ed energia. Lo scopo di questa legge è quello di migliorare i processi di trasformazione dell’energia, di ridurre i consumi e di migliorare le condizioni di compatibilità ambientale, a parità di servizio reso e di qualità della vita.

La legge 10/91 mette a disposizioni alcuni strumenti di intervento che possono dividersi tra imposizioni di obblighi e misure incentivanti.

La parte della legge che più ci interessa è quella riguardante gli incentivi. Tra queste misure si possono distinguere gli incentivi reali da quelli finanziari. Tra i primi sono comprese le norme che introducono deroghe, regimi speciali, regole di favore o azioni pubbliche positive per stimolare le iniziative dirette al risparmio energetico e all’uso delle fonti rinnovabili come ad esempio la nozione estensiva di fonte rinnovabile, l’ausilio tecnico-scientifico alle imprese da parte di enti ed amministrazioni pubbliche, ecc.

Gli incentivi finanziari previsti dalle legge sono regolati dagli articoli 8-18. Sono ammessi ai contributi le imprese e i consorzi tra imprese, nonché i consorzi tra imprese ed enti pubblici. Gli incentivi possono riguardare lo studio e la progettazione di studi di fattibilità, l’approntamento dei progetti esecutivi e l’elaborazione di progetti dimostrativi.

Per quanto riguarda gli investimenti veri e propri, la legge prevede forme di contributo in conto capitale alle imprese per interventi volti all’utilizzo delle fonti rinnovabili o all’ottenimento di risparmi energetici ovvero che sostituiscano gli idrocarburi con altri combustibili. Per l’entità delle agevolazioni la legge prevede discipline diverse a seconda della potenza dell’impianto e del settore economico di utilizzo.

NOTIZIE FLASH

I PRODUTTORI DI BIODIESEL CERCANO L’APPOGGIO DELL’EUROPA
L’Austrian Biofuels Institute (ABI) si è fatta portavoce dei produttori europei di biodiesel chiedendo alla Commissione Europea di aiutare il settore a superare il profilarsi di una prossima scarsità di materia prima. Infatti, la produzione di biodiesel, prodotto da colture oleaginose (girasole, colza, soia) rischia di essere messa in crisi dalla decisione dell’Unione Europea di dimezzare la percentuale di terreni lasciati incolti (set-aside) portandola al 5%. In genere tali colture energetiche vengono coltivate proprio su questo tipo di terreni; si ritiene pertanto che il raccolto del ’97 subirà un calo considerevole.

Nel 1996 i paesi dell’Unione Europea hanno prodotto 550.000 tonnellate di biodiesel; le quote maggiori sono divise, nell’ordine, tra Francia, Italia e Germania. Prima della decisione di ridurre la quota di set-aside si stimava in 639.000 ton. la produzione totale per il ’97. Il biodiesel potrebbe avere un ruolo interessante come carburante nel settore dell’autotrazione e del riscaldamento visto che le emissioni di gas serra del biodiesel sono molte ridotte, non è tossico ed ha un’elevata biodegradabilità. Inoltre, un più intenso utilizzo consentirebbe di creare un’importante quota addizionale di posti di lavoro.

Il settore industriale dei biocarburanti chiede all’Unione Europea un terreno meno incerto su cui operare e un piano di sviluppo che crei le condizioni per cui il 12% dei consumi europei dei combustibili da trasporto sia, entro il 2020, coperto da biocarburanti.

Fonte: Reuter

MIGLIAIA DI CUCINE SOLARI NEI CAMPI PROFUGHI DEL KENIA
L’associazione Solar Cookers International (SCI) continua a sponsorizzare la diffusione di cucine solari nei campi profughi keniani. A gennaio più di 3000 famiglie hanno frequentato corsi di formazione e, alla fine dell’addestramento hanno potuto riportare nelle loro case delle semplici ed economiche cucine solari. Il costo dell’operazione è stato di soli 10$ per famiglia. Oltre alla cucina solare veniva data anche una pentola nera, una fornitura di cibo per il collaudo e un libretto di istruzioni su come utilizzare la nuova cucina. Recenti controlli hanno constatato che il grado di utilizzo della apparecchiatura è molto elevato. Le stesse famiglie hanno raccontato che non sono più costrette a barattare il cibo per ottenere una scarsa quantità di legna in modo da cuocere ciò che restava loro da mangiare. Un rapporto delle Nazioni Unite stima che le cucine solari possono ridurre l’abbattimento degli alberi nelle regioni aride presso questi campi profughi di circa il 40%.

Per informazioni:
Solar Cookers International
1919 21st Street, Suite 101
Sacramento, CA 95814 USA
E-mail: sbci@igc.apc.org
Web: http://www.accessone.com/~sbcn

12 TURBINE DA 1,5 MW DELLA NORDTANK PER UNA CENTRALE TEDESCA
La più grande centrale eolica (18 MW) con turbine da 1,5 MW ciascuna sarà presto installata a Renkenberg (Germania settentrionale). Le 12 turbine saranno fornite dalla società danese Nordtank con una riconosciuta esperienza nel campo dei generatori eolici di grande taglia. Ognuno di essi ha un’altezza di 80 metri ed il diametro del rotore misura 64 metri.

L’acquirente delle turbine è una società privata tedesca, WP Sustrum GmbH & Co. che realizzerà il progetto con proprie risorse finanziarie senza ricorrere al Project Finance.

Fonte: Nordtank Energy Group Italy
Ing. Cesare Cavazza
C.so Addolorata, 444
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ENERGIA DAL MARE: COOPERAZIONE TRA EUROPA E CINA
Il gruppo Enermar System ha presentato alla Commissione Europea un progetto di cooperazione con la Cina per lo sfruttamento delle correnti marine. Il progetto dovrebbe essere realizzato nello stretto di Jintang (provincia di Zhejiang).

Il consorzio è coordinato dalla società italiana Ponte di Archimede nello Stretto di Messina ed è composto dalla società norvegese Sintef, l’Università di Edimburgo e dalla Delft Hydraulics olandese. L’eventuale realizzazione sarebbe finanziata nell’ambito del programma Synergy.

Fonte: Ansa

TUTTI I NUMERI DELLE RINNOVABILI

POTENZA EOLICA INSTALLATA NEL MONDO A FINE 1996

POTENZA EOLICA INSTALLATA NEL MONDO A FINE 1996
POTENZA EOLICA INSTALLATA NEL MONDO A FINE 1996

Potenza Totale: 6.000 MW
Europa: 3.400 MW
Fonte: ENEA

La potenza eolica installata nel mondo nel solo 1996 è stata di circa 1.000 MW. Rispetto ad un regresso che si è avuto negli Stati Uniti per lo smantellamento di alcuni impianti, in Europa si è assistito ad un notevole incremento della potenza in esercizio.
In Europa, negli anni 1994-96, si è passati da 1.076 MW a 3.400 MW. Nel “Resto del mondo”, durante lo stesso biennio, si è passati da 168 MW a 942 MW: di questi, ben 820 sono stati installati in India.

In Italia, solo nel ’96, si è triplicata la potenza installata.

NOTIZIE DA ISES ITALIA

RIUNIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DI ISES INTERNATIONAL A FRIBURGO
Nei giorni 3 e 4 aprile ha avuto luogo in Germania una riunione informale del Consiglio Direttivo dell’ISES (per ISES Italia era presente l’Ing. Cesare Silvi) per fare il punto sulla riorganizzazione dell’Associazione, dopo la creazione della nuova sede centrale di Friburgo, e in preparazione del prossimo Consiglio in occasione del Congresso mondiale dell’ISES sull’energia solare che si terrà in agosto in Corea del Sud.

Il rafforzamento della sede centrale dell’ISES, con la presenza di uno staff qualificato in grado di gestire le varie problematiche dell’associazione, da quelle di tipo amministrativo a quelle di comunicazioni e informazione, consentirà più stretti e continui rapporti tra le Sezioni Nazionali, che i membri del Consiglio hanno deciso di rappresentare in un nuovo statuto da approvare ad agosto.

Inoltre, in breve tempo, la nuova rete informatica dell’ISES consentirà ad ogni Sezione Nazionale, accedendo al Web “http://www.ises.org”, di raccogliere, arricchire e integrare le informazioni di proprio interesse. Tale sistema sarà un potente strumento di comunicazione tra le Sezioni Nazionali su tutti gli aspetti relativi alle fonti di energia rinnovabili.

ISES ITALIA SU INTERNET
http://www.ises.org/italy/
Il sito Web di ISES ITALIA è stato aggiornato nel mese di marzo ed offre alcune nuove informazioni.

Sono state arricchite due rubriche: “Altri siti su Internet”, che permette il collegamento con oltre 50 importanti siti sulle rinnovabili, tutti divisi per soggetto e “Calendario degli eventi” in cui sono elencate tutte le principali conferenze internazionali del 1997 sulle fonti di energia rinnovabili.

Nel sito è possibile, inoltre, trovare l’elenco delle pubblicazioni di ISES Italia e le modalità per richiederle ed anche gran parte dei contenuti de “IlSoleatrecentosessantagradi” dal gennaio ’95 fino al recente numero di Febbraio ’97.